Capitolo 2

336 4 0
                                    

Tonno pov

Ero entusiasta di far conoscere ai ragazzi la mia nuova fidanzata.

Avevo già parlato di lei con Frank, una mattina, mentre attendevamo gli altri e gli avevo mostrato qualche sua foto che aveva postato nel suo profilo Instagram. "Niente male!" aveva detto Frank.
"Perfetto" pensai...avevo l'approvazione del vecchio saggio del gruppo!

Era arrivata in treno da Milano con 1 ora di ritardo "quei maledetti treni!" sì Milano.... le relazioni a distanza non facevano per me, era certo, ma questa volta ci avrei provato, lo facevo per lei. In questo periodo era l'unica gioia delle mie giornate, le ore di lavoro in studio erano esaustive e le nostre videochiamate erano l'unica cosa che mi miglioravano l'umore.

Lei mi piaceva davvero tanto: il suo corpo estremamente provocante, il suo seno prosperoso, ma non troppo... Tutto in lei rendeva complesso trattenere gli ormoni da 14'enne repressi in me.

Il bacio sulla porta ne era una prova, oggi poi, che era vestita di tutto punto era anche più bella del solito. Mentre ci baciavamo mi sussurrò che mi voleva.
Tutta l'attesa dei 3 mesi di frequentazione era giunta al culmine. Il desiderio era reciproco.

La presentai ai ragazzi frettolosamente e ci avviammo al bagno con nonchalance; chiusi la porta, ci spogliammo, iniziai a baciarla sul collo per poi scendere giù, mentre con una mano le slacciavo il reggiseno lei si sistemò i capelli in una coda bassa.

Iniziò a slacciarmi i jeans, si inginocchiò e...

All'improvviso entrò Dario, che vedendo quella scena rabbrividì, richiuse la porta di scatto e bisbigliò ai ragazzi un qualcosa di irriconoscibile che purtroppo per noi provocò una serie di gemiti da parte loro che avevano l'obbiettivo di prenderci in giro... "dei veri bambini" pensai....
Questo nostro momento di intimità finì ancor prima di raggiungere il culmine.

"Cazzo scusami, non è così che volevo presentarti ai miei amici" le dissi
"Non ti preoccupare" mi rispose "sono stata io ad assecondarti" aggiunse
"Hai ragione,meglio se ora andiamo a casa mia" le proposi
"Okay" disse
Uscimmo dal bagno, lanciai uno sguardo pieno di rabbia ai ragazzi.
Gliel'avrei fatta pagare a quei brutti pezzi di sterco. Non ero incazzato con loro, semplicemente ero deluso dal comportamento che avevano avuto. Certo, io e Marika non avremmo dovuto farlo nel bagno dello studio, ma cazzo, avete 25 anni non 4!

Arrivai a casa, scesi velocemente dalla macchina, le aprii la portiera come un vero gentelman e la feci accomodare nella mia "umile dimora". Preparai un po' di pasta, presi un vino che avevo in cantina e cenammo. Ero un cuoco niente male.
"Questa pasta al ragù è buonissima" disse
"Grazie" risposi
Avendo bevuto eravamo sufficientemente brilli e finimmo ciò che non avevamo finito in studio.
La mia camera era mille volte meglio del bagno dello studio.
Iniziammo a spogliarci, ci stendemmo sul letto e poi ...

La mattina mi svegliai con la sua mano sul mio petto nudo, i suoi capelli emanavano un profumo buonissimo di lavanda che mi invadeva le narici. Decisi di prepararle la colazione, per farle avere il miglior risveglio possibile.

Space ValleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora