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Tyana's Pov

-Ho ancora fiducia nelle persone!
-E allora perché affili i coltelli?
-Mi rilassa il suono...

<<Che cazzo gli è successo?>> Chiedo nuovamente chiudendo con un tonfo la porta alle mie spalle, impedendo agli sguardi indiscreti di farsi i cazzi nostri.
Mike non risponde, sospira con aria afflitta e si lascia cadere sul divanetto in pelle rossa. Con movimenti aggraziati si versa whisky dentro al bicchiere e lo sorseggia lentamente, gli occhi affossati fermi sul corpo immobile di Marshall.

Sposto il peso da una gamba all'altra e dentro di me il sangue inizia a ribollire alla vista del viso tumefatto del biondo.
È sdraiato su un altro divano sotto la luce soffusa di una lampada a muro che lo fa sembrare ancora più cadaverico. A ogni respiro un grugnito lascia le sue labbra sporche di sangue.

Mi avvicino decisa a lui e lo studio attentamente.
Un livido grosso e scuro gli macchia l'occhio destro, ha il labbro inferiore spaccato e sangue rappreso gli sporca la mandibola e l'accenno di barba. I capelli dorati come il grano sono anch'essi macchiati  di sangue rappreso, attaccati alla fronte e alle sopracciglia. Le mani strette in due pugni con le nocche graffiate e gonfie riposano sul petto. Sembra che ogni boccata d'aria che prende sia per lui una tortura.

Sarà pure un cazzone però vederlo conciato in questo modo mi fa venire una collera feroce. L'adrenalina inizia a scorrermi nelle vene e mi grattano, mi prudono le mani, le tempie mi pulsano, e trepidante mi giro verso l'uomo di mezz'età che non ha smesso di fissare Marshall.

<<Mike... cosa è successo? Chi l'ha ridotto in questo modo?>> Chiedo stringendo talmente forte le mani che le unghie si conficcano nella carne.
<<Ha fatto tutto con le sue stesse mani questo testa di cazzo. È andato da solo all'incontro con Meekan, e lo conosci, sai le battute di merda che fa. Ha irritato l'irlandese e questo è il risultato.>> Sospira strofinando le mani sulle gambe.

Anche se le sue parole sono dure, taglienti, il suo sguardo dice tutt'altro. Dentro ai suoi occhi neri come la pece, incorniciati da occhiaie e rughe vistose, riesco a capire tutta l'apprensione, tutta la compassione che prova nel vedere ridotto a uno straccio il biondo.

Uno ad uno Mike ci ha raccolti dalla strada, dalla miseria, quando nessuno ci voleva, quando eravamo soltanto polvere al vento, quando agli occhi degli altri non eravamo altro che immondizia, nulla per cui sprecare il fiato, lui ci ha teso la mano e ci ha dato un posto dove vivere e un lavoro. Anche se quello che ci ha offerto non è lecito, almeno lui ci ha conferito una posizione, un qualcosa che somiglia a una famiglia più di quello che ognuno di noi ha mai avuto. Mike si preoccupa per noi e anche se non lo dice apertamente, ci tiene a ognuno di noi.

<<E non è tutto!>> Continua portandomi alla realtà, mentre recupera il bicchiere dal tavolino e portandoselo alle labbra ne beve il contenuto tutto d'un fiato. <<Meekan non ha pagato né la bionda né la mora, erano più di dieci chili. Merda! Ty, devi andarci tu. Vuole te, ha sempre voluto te sin da quando abbiamo iniziato a fare affari insieme. Ha un debole per te, ma io non posso non sentirmi uno stronzo a mandare sempre te da quel figlio di puttana. Ho visto come ti guarda, sono riuscito a leggergli nel pensiero, lui ti vuole Ty e questa cosa mi fa imbestialire.>> Sospira per l'ennesima volta gonfiando e sbiancando le narici mentre riempie nuovamente il bicchiere.

Annuisco pensierosa perché so che se non sarò in grado di recuperare il denaro che ci spetta saremo nella merda fino al collo. <<Non mi fa paura quel babbeo, non ti preoccupare, ma chi cazzo ha detto a Marshall di andare al posto mio? Me ne sono sempre occupata io di Meekan, perché ora ha dovuto andarci lui?>> Sibilo tra i denti e la voglia di spazzare il pavimento con questo testa di minchia cresce sempre di più. Se non fosse già conciato così male gli avrei già dato due cazzotti, gli avrei spaccato volentieri il muso.

La vita va presa di pettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora