5.

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Tyana's Pov

Si sbaglia sempre,
Si sbaglia per rabbia,
per amore, per gelosia.
Si sbaglia per imparare.
Imparare e non ripetere mai certi sbagli.
Si sbaglia per poter chiedere scusa,
per poter ammettere di aver sbagliato.
Si sbaglia per crescere e per maturare.
Si sbaglia perché non si è perfetti. (Bob Marley)

<<Finalmente ti sei svegliata. Sapessi che paura che ho avuto quando ti ho trovata priva di sensi in strada!>> Dice lo scagnozzo di Meekan avvicinandosi in punta di piedi verso di me. Quando accende la luce, assotiglio gli occhi e lo squadro per bene come mi succede sempre quando ho di fronte un bel manzo.

Il timbro della sua voce ora è calmo, dolce e rassicurante, e quando si piega in avanti per esaminare la mia ferita al sopracciglio, smetto di respirare. È diverso dal ragazzo che ho avuto modo di conoscere poche ore prima.

Delicato come una piuma tocca con la punta delle dita, lentamente, la lesione poi si raddrizza e mi sorride.
<<Guarirai in fretta, basta riposare un paio di giorni.>> Sussurra tra le labbra grattandosi la nuca.

<<Mi dispiace essere andato giù pesante con te, però Meekan si sarebbe insospetito se non avessi dato il meglio di me là dentro.>> Dice continuando a fissarmi.

Confusa e muta come un pesce non posso far altro che esaminarlo dai piedi alla testa, e devo ammettere che è un bel bocconcino invitante: pelle color cioccolato, alto e robusto al punto giusto, spalle larghe, muscoli ben evidenti sulle braccia. Là dove quel figlio di puttana di Meekan gli ha inflitto la sua rabbia, la pelle è arrossata o piena di lividi violacei.
<<Hai perso ugualmente!>> Gli faccio notare. I suoi diamanti neri luccicano e le sue labbra si allargano in un sorriso da mozzafiato, ma non replica. <<Perché mai avresti dovuto andare piano con me? Non abbiamo tutta questa confidenza e cazzo, nn dovrei essere qui; vuoi per caso mandare tutto a puttane?>> Sbotto poi stizzita, insospetita dalle parole e dal comportamento del moro.

Scuoto la testa e salto in piedi grugnendo. Non ho tempo da perdere con queste stronzate, devo portare a termine la mia missione.
<< Non dovrei essere qui! Il mio borsone, dov'è il mio borsone?>> Sbocco assottigliando gli occhi, le mani appoggiate sopra all'adome. Un dolore allucinante mi fa perdere per un momento l'equilibrio, ma subito, digrignando i denti, mi ergo retta davanti a Shia che mi squadra con una punta di divertimento negli occhi.

<< Devo andarmene da qui e rivoglio il mio borsone. Adesso!>> Sputo fredda tra i denti dato che lo sgherro non risponde. Senza aprire la bocca alza la mano sinistra e indica l'angolo della casa, accanto alla finestra, là dove, sopra a un divanetto sta il mio borsone. A passo spedito con dolori e fitte ovunque lo raccolgo e lo apro velocemente per controllare il suo interno. Alla vista dei verdoni tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso un po'. Le cose sarebbero potuto andare al peggio se invece di questo tizio qualcun altro mi avesse raccolta dalla strada.
Mike sarà preoccupato! Penso e senza attendere altro, metto il prezioso tesoro sulla spalla e cerco di andarmene, ma una mano ricoperta da vene ballerine mi ferma facendomi girare di scatto. Sono pronta ad attaccare ma appena mi specchio negli occhi neri del ragazzo che mi sovvrasta con la sua altezza, due voragini senza fondo, perdo le parole.

<<Aspetta Tyana.>> Dice togliendomi le mani di dosso imbarazzato <<Lo so che dovrei starti, starvi alla larga, ma non farei mai nulla che vi potesse mettere in pericolo, lo prometto. E poi, nessuno sa dove abito, nemmeno Meekan.  Resta a riposare ancora un po', giuro che non ti succederà nulla.>> La sua voce è calma, ma decisa e i suoi occhi non smettono di fissarmi le labbra. Non dovrei, so che non dovrei lasciarmi andare, non dovrei bermi le stronzate che lasciano la bocca invitante del moro, però l'adrenalina inizia a scorrere pura nelle mie vene e il bottoncino in mezzo alle gambe inizia a pulsare impazzito.

La vita va presa di pettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora