Mi sono persa...
Ok, respira e mantieni la calma. Non sai dove ti trovi, cosa puoi fare? Niente! Non puoi fare niente! Non dovevi farmi prendere dal panico e ci sono riuscita...
Io: Ok... Ora che faccio?
Sento un fruscio proveniente da un cespuglio dietro di me. Mi giro impaurita e mi allontano piano piano. Cerco di impormi a qualunque cosa ci sia lì dietro ordinandogli di uscire ma senza successo. Ad un certo punto il mio sesto senso mi allarma di qualcosa che sarebbe successo di lì a poco. Il mio cuore batte ad una velocità impensabile e la tensione in questo momento è sempre più forte. In pochi secondi ho intravisto due occhi luminosi e improvvisamente quel qualcosa esce dal cespuglio e mi salta addosso, o meglio, in braccio... Esatto, l'animale di cui avevo tanta paura era un piccolo e dolce cucciolo di drago.
Io: E tu da dove salti fuori? Mi hai fatto prendere un colpo hahah
Draghetto: Un colpo
Io: Awww che tenero, parli!
Draghetto: Tenero
Io: Parli la mia lingua? Oppure ripeti e basta?
Draghetto: Alice mi ha insegnato a parlare. Quando sei arrivata ho sentito il suo odore ed ho pensato fosse lei, invece eri tu. Sai dov'è? È da tanto tempo che non la vedo...
Io: Alice... Lei è diventata grande adesso. Ha conosciuto un ragazzo e hanno avuto dei figli. Poi i loro bimbi sono cresciuti ed hanno avuto anche loro dei bambini. Io sono una di quei bambini
Draghetto: Quindi se ho capito bene tu sei la figlia dei suoi figli
Io: Esatto, io sono sua nipote
Draghetto: Ah, la puoi chiamare? Mi manca tanto...
Io: Ehm... I-io...
Draghetto: Le è successo qualcosa?
Io: Dopo un po' le persone crescono, invecchiano e se ne vanno
Draghetto: Quindi Alice ora se n'è andata?
Io: Si, ora è in cielo
Draghetto: Io ho le ali, posso volare e raggiungerla
Io: Non è così sempliceQuesta conversazione è davvero triste. La reazione di quel povero draghetto mi ricorda la me del passato quando è venuta a conoscenza della verità... Provo a tirargli su il morale anche se so che sarà difficile
Io: Uhm... Come ti chiami?
Draghetto: Io non ho un nome, però Alice mi chiamava Kaibigan oppure Kai
Io: Che bel nome!
Kai: Davvero? Grazie, Alice aveva dei bei gusti...
Io: Se ti può tirare su il morale lei ti sta guardando, da lassù può vedere tutto. Ha visto crescere me e ha visto crescere te, pensa a quanto sarà stata triste a vederti e non poterti parlare...
Kai: Hai ragione... D'ora in poi sarò sempre felice così sarà felice anche lei
Io: Bravo, è così che si faInaspettatamente mi abbraccia. Era così confuso e triste nonostante abbia promesso di rimanere felice. Il suo abbraccio era forte e trasmetteva strane emozioni, sembrava quasi che ne avesse bisogno. Mi mette malinconia, so quanto sta soffrendo però so al contempo di non poter dire nulla per aiutarlo... Però forse...
Io: Senti, sai per caso dove si trova la casa di Alice?
Kai: Si certo
Io: Mi potresti accompagnare? Io sono nuova qui e non mi sono ancora ambientata
Kai: Nessun problemaKai inizia a brillare in modo strano e delle scie di fumo lo circondano. Ok, ammetto di avere un po' di paura. Mi allontano istintivamente e intanto noto che Kai si sta ingrandendo. E avevo ragione, dal piccolo draghetto che era, ora è diventato gigantesco. Mi fa cenno di salirgli in groppa e vola verso casa. Da quassù posso vedere tutto, anche le isole Luma e il palazzo di Ginto di cui mi aveva parlato il nonno. Arriviamo a casa e lui ritorna il cuccioletto piccolo e carino che era prima
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Magic Ring [incompleta]
Fantasia|| "Non avrei mai pensato che un anello e un luogo potessero essere la stessa cosa" ||