<sai... Stavo pensando... >> odio quando le persone esitano a parlare. <<nn preoccuparti parla>>... <<la settimana prossima ci sarà una festa per l'inizio del nuovo anno scolastico>> <<ehm... Ok? >>
<<volevo, sai... Ti va di venire con me... Se ti va ovviamente... Non ti obbligo.>> rimango spiazzata. Non so cosa dire. <<ehm...>> mi si legge l'insicurezza in faccia <<non...non posso>> lui non fa nessun'espressione, come se non avesse l'anima <<scusa,mi dispiace di avertelo chiesto>> << Non è un no definitivo,ma ho ancora molte cose da fare e voglio dedicarmi allo studio>> <<ah..>> mi dice lui.L'ora vola, e corro in camera per non incontrare Nate.Entrata in camera trovo Virgin stravaccata sul letto. << Bentornata>> mi dice ,mentre guarda il telefono << Dovresti mettere a posto la valigia>> mi dice,mentre si alza a sedere e si mette ad indiano.<<Si,sono venuta per questo>>.Si alza e mi viene ad aiutare.Inizio a cacciare i vestiti , fino a quando lei mi dice <<ma sono i tuoi? sembrano i vestiti di mia nonna>> si fa una grossa risata.Forse è vero. I miei vestiti sono molto diversi dai suoi.Lei continua a ridere.<<A me sembra come una forma di distinzione.>> Continua a ridere e le scendono lacrime impregnate di eyeliner nero su tutte le guance. Si placa coprendosi la bocca con le mani. Ma poi ricomincia a ridere quando vede le mie francesine. Lei indossa tacchi molto alti e alla moda,io invece scarpe basse e soprattutto comode. Non so come fa a camminare su dei trampoli del genere tutto il giorno. << grazie per il sostegno >> dico sbuffando e buttandomi a pancia in giù sul letto.
<<oh no. Nonono>> dico guardando l'ora <<che hai? >>Virgin si gira verso di me. << Nate >> <<Nate? >> non capisce. << ehm... Si>>balbetto <<dovevo incontrarlo al bar... E... E sono in ritardo! >> <<calmati! Non farne una tragedia! >> <<non so neanche dove devo andare, ahhhhhh andiamo male>>Virgin sbuffa.<<ti accompagno io>> dice stiracchiandosi <<dammi il tempo di mettere i tacchi >> Continua <<NON ABBIAMO TEMPO! mettiti le scarpe da ginnastica >> <<se le avessi... Nn le indosso mai>> o mio dio. Dico tra me e me. << tieni, mettiti le mie. >> sono nel pallone. Gliele lancio sul letto mentre mi sistemo i capelli.<<pronta?>> mi dice. <<Si. >> <<allora andiamo>> mi chiudo la porta alle spalle senza neanche chiuderla a chiave perché sono troppo di fretta.
Inizio a correre (non so neanche dove sto andando) e Virgin mi asseconda, inizia a correre. <<ma lo sai dove stai andando!? >> mi blocco
<<effettivamente no>> dico. Virgin scoppia a ridere.
<<vieni con me >>mi afferra la mano e riprende a correre.Mi ritrovo davanti a un bar che sembra un piccolo chioschetto inglese. Vedo Nate, mi giro verso Virgin e le faccio segno di non preoccuparsi e che se ne può andare. Nate mi vede e fa cenno di sedersi al suo tavolo. <<Virgin! >> la chiamo con il tono di voce abbastanza basso per farmi sentire da lei. <<grazie >> dico ancora più a bassa voce. Mi fa l'occhiolino e se ne va. Mi avvicino al tavolo. Nate mi sorride e si tocca i capelli. Abbastanza ammaliante, ma non per me. <<ciao>> << credevo non venissi più >> mi dice. Mi sento in imbarazzo perché non voglio dirgli che me ne ero totalmente dimenticata. <<già >>. <<ehm... Ti va di mangiare qualcosa? >> <<Si, ho una fame. Non mangio da ieri >> accenno una risata. Iniziamo a parlare del più e del meno, dell'anno scolastico... <<da dove vieni? >>mi interessa saperlo. Non so il perché. Si rabbuia un po' ma non lo da molto a vedere.
<<beh, ecco... >>lo vedo un po' incerto.
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occhi grigi come le nuvole
ChickLitChi comincia ad amare deve essere pronto a soffrire.