1 marzo 2020 05:04
Ti convinci che è tutto un ricordo e che magari avresti potuto soffrirci meno.
Ti dici 'ma come ho fatto a perderci ore di sonno e lacrime per uno così?'
Passano i mesi, la vita scorre e non ci pensi.
Poi una sera come le altre, una di quelle tra amici, ecco che è di nuovo lì.
Ma che importa no? Tanto l'hai dimenticato e basterà salutarsi e far finta di niente, d'altronde non sarebbe la prima volta.
Tra una bevuta e una battuta ti ritrovi come catapultata indietro di mesi. Un complimento al nuovo taglio di capelli, una battuta che capiamo solo noi e un sorriso complice, quello che era nostro. Quello che mi ha colpito dentro al cuore. Non mi piace guardare le persone negli occhi e all'inizio mi sentivo talmente in imbarazzo a guardare i tuoi che facevo di tutto per non incrociarli. Poi un giorno mi dissi c'è avevo degli occhi bellissimi, anche stasera me l'hai detto, è così che ho iniziato a volere che i nostri sguardi si incatenassero e si sorridessero senza che nessuno se accorgesse. Forse ora è anche meglio sai? Io conosco te e tu me. È così facile. Non come quando eravamo insieme. Sono sempre più convinta che fossimo giusti ma nel momento sbagliato delle nostre vite e mai me lo perdonerò.
Spero di non tormentarmi di nuovo, per fortuna stasera avevi poco profumo e non sono riuscita a sentirlo.
Spero che nel vedere quello stupido gioco che hai insistito per tenere ricorderai il mio sorriso o magari i miei occhi e mi penserai come faccio io.
Spero che nel dirmi che mi avresti mandato una foto del gioco sul comodino tu lo mantenga o forse no perché diventerebbe troppo complicato.
Ma come sempre lo spazio è il mio peggior nemico e raramente ho la forza di superarlo.