Lettera a uno zio

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9 dicembre 2019

Posso fidarmi di te vero?
È sempre stato così. Tu con me, sempre dalla mia parte. Non è cambiato nulla vero? Sei sempre stato un amico più che uno zio, uno di quegli amici su cui sai di poter sempre contare, di quelli di cui ti fidi ciecamente, a cui daresti nelle sue mani la tua vita. Ho paura che non sarà sempre così, un po' come ora, per un motivo o per un'altro. Magari è una sensazione, uno di quei presentimenti infondati sui quali però non riesci a non fare conto. Mi piacerebbe raccontarti ogni cosa, come ho sempre fatto, ma ora ho un po' paura, paura che tu non riesca a guardarmi come prima. Mi piacerebbe tornare bambina a volte, quando i problemi c'erano ma facevi di tutto per tenermi al riparo. Inconsciamente o forse no hai sempre cercato di proteggermi da qualcosa o da qualcuno, e da un po' mi manca quella sensazione. Sto crescendo, il tempo passa, vorrei che si fermasse un attimo. Ogni anno il peso sulle mie spalle aumenta. Io scrivo, spesso non vengo compresa, però sento che l'unico che potrebbe capire sei tu, come è sempre stato. Ti dedico un po' dei miei pensieri, del mio Natale, dei miei ricordi, solo tu sai della loro esistenza. Grazie di tutto, però continua ad esserci, nonostante tutto. Fai si che questo sia un altro dei mostri mille segreti, un altro dei nostri cambiamenti di discorso quando gli altri arrivano. Spero le mie parole siano un buon regalo.

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