Capitolo 4

44 5 0
                                    


Ok. Quel giorno fu davvero strano. Non per la bulla, certo. È normale che arrossiscano quando li chiami "senza palle". Le cose strane furono:

1. il fatto che Charlie mi aveva seguita quando mi stavo avvicinando alla bulla e alla ragazzina.

2. la preoccupazione sia di Charlie sia di James (ma non era tanto strano, dopotutto)

3. l'evidente gelosia di James.

Ora voi direte "è chiaro che piaci ad almeno a uno dei due!". Sarà.. ma volevo la certezza che fosse come pensavo. Ora non so se la gelosia di James fosse da amico, o da ragazzo innamorato.

Speravo vivamente l'ultima. Ma avevo anche un altra cosa da capire: il fatto che Charlie mi avesse "seguita". Però pensai che questa fosse solo un fatto di conoscenza, perche magari se avessi conosciuto meglio Charlie lo avrei scoperto.. e cosi feci. Pero, in quegli ultimi tempi, la colazione con James al bar era molto piu... come posso dire?... fredda? Non sentivo piu quell'affetto che c'era prima fra noi, e penso che Rachel se ne accorse. Mi chiamo' in disparte, e disse "Vale ma perche non ridete e scherzate piu? Tu e James, intendo..". "Non lo so, di solito è lui che fa la prima mossa" risposi io. "Senti, io lo conosco molto bene. So che cosa lo fa comportare cosi. Ora dimmi tu che cosa è successo di recente e io ti dirò.." disse lei. Io le raccontai il fatto della bulla e della gelosia improvvisa, lei pareva essersi illuminata con quei fatti. "Ora capisco.." disse. "Potrei capire anch'io?" dissi io. "Vale, secondo me tu gli piaci. Non voglio darti false speranze, però conosco molto bene mio cugino.". io:"È tuo cugino?!" lei:"si.. Ma adesso non c'entra. Quando è geloso, si comporta cosi perche si aspetta che tu vada da lui, se gli piaci. Altrimenti assecondandolo con la sua freddezza puoi solo allontanarlo di piu." io:"Capito, grazie" e con questo la salutai e invitai James ad andare.

Lo trascinai come fece lui con me una volta, per un braccio. Ci sedemmo entrambi sui gradini della scala. "James.." cominciai con lo sguardo basso "vuoi venire a casa mia oggi pomeriggio?" dissi alzando piano piano la testa e nascondendo il fatto che fossi tutta rossa.

Lui raddrizzó lo sguardo, mi guardó, sorrise e annuì.

Pensai che il mio cuore stesse facendo qualche harlem shake,  sembrava che da un momento all'altro uscisse fuori dal mio petto. L'atmosfera fu rovinata dal mio cellulare. Guardai: Stefano. Ok. Non potevo crederci. Il mio migliore amico, dopo due settimane che mi trasferii, ebbe la faccia tosta di chiamarmi dopo che quando lo avevo chiamato io mi aveva sbattuto il telefono in faccia. Ora volevo davvero dirgliene quattro. Risposi: "pronto?" - "Valeeeeeee!" disse con un tono stranamente felice. "Ah ciao Lu.. ehm Stefano". "Lu.. chi?" - "niente, lascia stare." -. James mi chiese piano "chi è?" - "il mio ex migliore amico." risposi a James ad alta voce apposta per farmi sentire da Stefano. "COME IL TUO EX MIGLIORE AMICO?!" urló Stefano.  Io, in tutta tranquillità, gli risposi "si Stefano. Non sei piu il mio migliore amico. Ora vado, sto insieme ad un mio vero amico, sai com'è, non voglio farlo aspettare." - "Vale aspetta!". Detto questo attaccai. Alle mie parole, lo sguardo di James si illuminó.

"Davvero pensi che sia un tuo vero amico?" - "Certo che lo penso" e lì, cogliendolo di sorpresa, lo abbracciai.

Non so da dove mi fosse uscito tutto quel coraggio! Non avevo mai fatto una cosa del genere! Se state pensando che lo abbia fatto solo per far indispettire Stefano, vi sbagliate. Ho sentito l'impulso di farlo, (vi avevo detto che ero impulsiva) e l'ho fatto. Rimanemmo abbracciati per tipo 15 secondi, e anche lui sembrava stesse arrossendo (sentivo la faccia calda sul mio collo). Poi ci staccammo, perche venne Charlie. Lui era sempre sorridente, mi sorpresi che quando mi vide con James si fece serio. Ancora rossa, dissi "Ciao Charlie!" con un sorriso che piu grande non si poteva. Lui ricambió a stento il sorriso e si sedette accanto a me. "Ciao, amico." disse Charlie a James, forse troppo imbarazzato per alzare lo sguardo. Dopo un po vennero anche gli altri ed entrammo. Camille e Rose. all'intervallo, videro che ero un po giu' e mi vennero vicino. "Ehi Vale, che ti è successo?" disse Camille con la sua espressione dolce. "nulla di che.." dissi io sempre con lo sguardo basso.

"Non ci credo, e guarda, ti schiatto di solletico se non ce lo dici" disse con un sorriso amichevole Rose. "Ragazze, davvero. Non ho niente." dissi sempre con lo sguardo basso, poi però mi voltai a guardare Charlie, e quando lui si giró a guardare me io riabbassai lo sguardo. Rose e Camille presero due sedie e si sedettero intorno al mio banco. "riguarda Charlie?" disse Camille sotto voce. "Da quanto li conoscete James e Charlie?"

dissi senza dar retta alla domanda di Camille.

"Dall'anno scorso, però quest'anno si è aggregato al gruppo pure Luke perche è mio cugino" rispose Rose. "Va bene..." dissi io sempre con lo sguardo puntato sul banco. "Ti piace uno dei due?" disse Camille alzandomi la faccia con un dito, e prima che potessi rispondere suonó la campanella. Prima volta nella mia vita che vengo salvata da una campanella scolastica!  A voi però penso di rispondere.. sapete gia che mi piaceva James, no? Devo confessarvelo: mi piaceva anche Charlie, o almeno un po. Però quello che mi lasciava perplessa era il fatto che entrambi sembravano gelosi di me! Ora non vorrei che per colpa mia due migliori amici dovessero litigare. Non me lo perdonerei. Però non ne ero sicura, e per esserlo dovevo consultare due amiche: Rose e Camille. Erano quelle che li conoscevano meglio, e non avevo altra scelta. Le chiamai e chiesi loro se volevano venire da me, tanto abitavamo tutti nella stessa zona e non era un problema andare a casa dell'altro. Perciò, in un quarto d'ora, erano sulla soglia della porta.

Ci mettemmo in camera mia e Camille chiese "Vale cos'è successo?" - "Ragazze siete le mie uniche vere amiche. Devo confessarvelo.." iniziai ad arrossire. "dicci tutto Vale!" disse Rose. "Beh... mi piace James.." dissi, ancora piu rossa. Camille non sembrava sorpresa, sorrise e disse "lo immaginavo, si vede da come ne parli. Hai uno strano bagliore negli occhi." - "Davvero?" dissi io, ormai al limite della vergogna.

"si" disse sorridendo dolcemente Rose. "Ma non è finita qui" continuai "mi piace anche un altro.." - "Chi?" disse Camille, stavolta sembrava sorpresa. Esitai, poi lo dissi: "Charlie.". Si zittirono entrambe, sembrava che le avessi sorprese davvero. "Com'è possibile che ti piacciano due ragazzi?!" disse Rose. "Non lo so. Non è colpa mia, al cuore non si comanda." - "Ha ragione, Rose! Se le piacciono due non è colpa sua!" disse Camille. Le volevo un mondo di bene, riusciva sempre a capirmi, in qualunque circostanza.

"Bene. Ora ve l'ho detto. Devo capire però se piaccio anche io a uno dei due.

Dovete sapere anche altre cose. Quando mi misi contro la bulla, Charlie mi seguì e mi portó in infermeria quando svenni. James era geloso quando io presi la mano a Charlie e lo ringraziai, ma anche Charlie sembrava geloso quando abbracciai James. Voi che dite?" - "Dico che proverò a parlare a Charlie." disse Camille.

"No! Non dirgli niente, senno pensa che te l'ho detto io!" esclamai. "Non ti preoccupare, l'ho gia fatto altre volte e non si è mai accorto di niente." - "E va bene..." mi arresi. "E io parlerò con James!" disse Rose. "Va bene, però state attente a quello che dite...." - "Certo! Grazie per esserti fidata di noi!" mi disse Camille abbracciandomi, poi mi abbracció Rose, le accompagnai alla soglia e se ne andarono..

Avevo il cuore impegnato in mille harlem shake in quel momento, piu che mai.

Vale, contro il mondo interoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora