La sera di quel giorno fantastico, andai a dormire nel mio letto fantastico, dopo aver cenato nella cucina fantastica. La mattina, mi alzai dal mio letto fantastico, uscii dalla mia camera fantastica, e... okok. Basta. Però, Dio! Non riuscivo ancora a crederci! Ok, a parte gli scherzi. Quella sera crollai, letteralmente. La mattina dopo, ero super euforica per la nuova scuola. E nuova scuola, si sa, significava nuova vita. Nuovi amici, nuovi insegnanti, nuove aule, nuovi metodi di studio, nuovo tutto. Mi svegliai alle 7:00, andai in bagno, mi lavai, mi misi una maglia larga con una canotta sotto, un leggins colorato, presi lo zaino, salutai Nico, Denise e papà e mi avviai.
La scuola era vicinissima. Siccome era ancora presto per entrare a scuola, decisi di fermarmi al bar di fronte la scuola a fare colazione. "Buongiorno! Cosa prendi?" disse sorridendo la barista. "Una cioccolata calda" risposi io, ricambiando il sorriso.
"Come mai sei in giro a quest'ora?" chiese lei. Aveva uno sguardo dolce, aveva i capelli biondi legati in una coda, con il cappello e la divisa del bar. "Beh, devo andare a scuola. Ma dato che è troppo presto ho deciso di fermarmi qui a fare colazione." dissi. In quel momento entró un ragazzo nel bar. Era alto, magro, riccio e moro. No. Non poteva essere lui. "Oh ciao James! Cosa prendi oggi?" disse la ragazza sempre sorridendo. "Un cappuccino espresso, grazie Rachel!" disse sorridendo anche lui. Lo guardai. Lui si volto', mi guardo', e sorrise.
No, non poteva essere. Tutti tranne lui. Ho fatto tanto per dimenticarmelo, e chi mi vado a trovare davanti il primo giorno di scuola? Lui. Se ve lo state chiedendo (immagino proprio di si), lui era il ragazzo di cui vi parlai all'inizio, quel tale che veniva al corso di hip hop con me. "Comunque piacere, io sono Rachel" mi disse lei con un sorriso ancora piu grande di prima porgendomi la mano. "Io sono Valentina, piacere mio" dissi sorridendo. "Posso chiamarti Vale?" disse lei. "certo! Anzi, e' meglio se mi chiami cosi! HAHAHAHA". "HAHAHAHA". "A che scuola vai?" chiese lei, sempre con il suo sorriso. "A questa qua di fronte" dissi io indicando l'edificio. "Oh ma è lo stesso in cui andrò io!" disse James, intromettendosi. "Oh magnifico! Allora dopo potreste anche avviarvi insieme, non vi pare?" disse lei.
Evidentemente si era accorta che stavo arrossendo. "Beh per me non c'è problema!" disse James guardandomi e sorridendomi. Sperai che la mia faccia non fosse rossa come me la sentivo. "Ehm.. Si.. Nemmeno per me c'è problema." dissi sorridendo, sempre con la faccia rossa. "Ottimo!" esclamo James mescolando il suo cappuccino. "io sono James comunque, piacere!" disse.
"piacere, Valentina" dissi stringendogli la mano, con la faccia piu rossa di prima.
"Oh guardate! Ci sono dei ragazzi che stanno entrando!" disse quasi urlando Rachel, strizzandomi l'occhio. "Merda! Faremo meglio a muoverci, Vale!" disse acchiappandomi per il braccio. Avevo il cuore che batteva all'impazzata, non penso che mi sentii mai cosi in vita mia. Attraversammo insieme, con lui che mi teneva ancora per il braccio. Arrivati a scuola, io dissi "Ma che...?!" lui:"Ahhhh.. Rachel ci ha presi in giro." disse lui scalciando un sasso e mettendosi a sedere su dei gradini. "Ma... che ore sono?" chiesi io, ancora imbarazzata. "7:50" disse lui guardando il telefono. "Ah.." dissi io guardando l'asfalto. Lui alzo' lo sguardo, mi scrutó a lungo, e disse "È un impressione mia, o ci siamo gia visti prima?". io:"Ehm.. No, non mi sembra" mentii. "Si! Io ti ho gia vista! Ne sono sicuro! Il problema è dove..." io:"Beh, può darsi" riabbassai lo sguardo. Sono sicura di non essermi mai sentita cosi imbarazzata in vita mia.
In quel momento, venne un ragazzo alto piu o meno quanto James, occhi azzurri, capelli neri e snello. "Amico!" disse dando una pacca sulla spalla a James, e sedendosi accanto a lui. "Chi è la tua amica?" disse questo tizio. "Oh, ehm.. ciao Charlie. Lei, ehm, l'ho appena conosciuta. Si chiama Valentina" non so perche, ma anche lui sembrava imbarazzato ora. "Oh, piacere! Mi chiamo Charlie, e sono il migliore amico di questo bel ragazzo!" mi disse sorridendo. "Piacere, Valentina" dissi ricambiando il sorriso. "Cavolo! È proprio carina!" bisbiglio' Charlie nell'orecchio di James, anche se riuscii a sentirlo benissimo. Arrossii di nuovo, perche James annui' con un lieve sorriso. "Cosa fai li' in piedi? Siediti qui, Vale" disse James battendo con la mano accanto a lui sul gradino. Mi accomodai accanto a lui. Un paio di minuti dopo iniziarono ad entrare altri ragazzi e ragazze, quando si riempi' il cortile. James e Charlie mi presentarono altre due ragazze e un ragazzo che facevano parte del loro gruppo, e mi fecero integrare, diciamo cosi.
Una ragazza di chiamava Camille, un po piu bassina di me, aveva i capelli castano chiaro, gli occhi castani, e aveva un bellissimo sorriso. Si vedeva dallo sguardo che era una persona dolce e simpatica. L'altra ragazza si chiamava Rose, era bionda, alta quanto me, e aveva degli occhi che all'apparenza potevano sembrare castani, ma se li andavi a guardare meglio erano verdi. Mi ricordava terribilmente Lucia, solo che Rose aveva uno sguardo piu freddo.
L'ultimo ragazzo, invece, era piu alto di James e Charlie, e si chiamava Luke. Aveva gli occhi azzurro cielo, e i capelli biondi. Lui invece mi ricordava Stefano, solo che ultimamente mi era sembrato piu dolce Luke che Stefano. Tutti e cinque dovevano andare in primo liceo, come me. E, per fortuna, tutti e cinque dovevano andare nella mia stessa classe. Sinceramente non mi importava che nel mio nuovo gruppo c'era il ragazzo che mi piaceva, mi trovavo bene assieme a loro. Quando suono' la campanella, andammo tutti e sei nella nostra nuova classe. James e Charlie si sedettero vicini all'ultimo banco, io e Luke ci mettemmo davanti a loro e Camille e Rose si sedettero infine al secondo banco davanti a me e a Luke. Un'intera fila occupata solo dal nostro gruppo. Mi iniziava gia a piacere quella nuova vita.
Bhe...so che e' un po lunghino...come vi sembra?? ♥
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Vale, contro il mondo intero
FanfictionValentina, ragazza di 14 anni che dovra trasferirsi in america per problemi di famiglia il resto lo scoprirete voi