Capitolo 3

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Mi sveglio e devo dire che ho dormito come se fossi nella tomba della mia bisnonna. Mi preparo e mi metto questo.

Almeno ZIA Sheila sarà orgogliosa di me, dopotutto

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Almeno ZIA Sheila sarà orgogliosa di me, dopotutto.
Vado a scuola scuola. In macchina mi prendono Mark e James. Prima di salire vedo Alejandro con la sua ragazza che stanno limonando, una cosa rivoltante. Si gira e mi guarda. Sorride. Stanno arrivando anche gli altri.
Jn:Metti in moto, ora.
Mk:Che succede?
Entro in macchina.
Jn:Andiamo?
Jm:Vai parti.
Sono nel sedile di dietro. Appena arriviamo a scuola c'è tanta gente, ma appena facciamo due passi la folla si divide in due parti come il mar rosso o quel che è. Kairi e i suoi amici arrivano.
Aj:Tua cugina è Mosè per caso?
Kr:Hehehe, tutti fanno cosí quando la vedono. Hanno tutti paura di jane. È andata in presidenza 18 volte e ha avuto 5 sospensioni. Vedi quelli?
Mt:Già chi sono?
Kr:I suoi amici. Mark Anastasio il suo migliore amico in assoluto e solo migliore amico.
Rs:Ah, e quello?
Kr:James Charles uno gay. Lei frequenta gente strana a volte anche pericolosa.
Al:E perchè? È popolare?
Kr:Si, oltre a esserlo è anche intelligente, sportiva e a volte anche gentile, ma dipende. Tutti i suoi segreti e tutto ciò che le piace le dice solo a loro due.
Mt:Ah, capisco.
La folla bisbiglia. Io mi giro e vedo che ci sono i ragazzi con quella mocciosa di Katie.
Jm:E quelli chi sono?
Jn: Amici di mio cugino.
Mk:Possiamo andarli a salutare?
Jm:Dai sarà divertente.
Jn:Si ma non fate stronazate.
Andiamo verso di loro. Katie mi guarda perplessa. Sorrido. Ha paura.
Kr:Buongiorno, cugina!
Jn: Si.... E ragazzi questi sono James e Mark, James Mark i ragazzi.
Mk:Tuoi amici?
Kr:Si, sono miei amici.
Si presentano e appena sentono il nome....
Aj:Io sono Alejandro, Alejandro Rosario.
Si guardano tutte e due. Quelli sanno chi è adesso.
Mk:È lui?
Jm:Mi sa di sì.
Jn:Ragazzi.
Mi guardano e zittiscono.
Mk:Se volete in mensa potete sedervi al vostro tav-
Lo guardo malissimo.
Kr:Si perché no.
Mk:Che ore sono?
Jn: 7:55....Cazzo la campanella.
Corriamo verso la scuola e sentiamo la campanella che ha sabotato Mark. Si sento scoreggie, scoreggie, scoreggie..... Solo quelle. E anche il preside che sta impazzendo.
Prs:Chi è stato?!
Anche i ragazzi entrano. E vedono la scena. Il preside si avvicina a me.
Prs:Sei stata te Garcia?!
Jn:No!
Prs:A fine lezioni starai qui in punizione. .
Jn:Oh, andiamo. Non sono stata io. Lo giuro. Lo giuro sul culo di Kairi.
Tutti ridono. Ma che diciamo cazzate?! È stato Mark, ma devo coprirlo.
Prs:ok, ma se scopro che sei te, io...
Jn:"Ti sospendo per i prossimi giorni della sua vita?" Ma per favore....
Prs:So che sei stata tu.
Jn:Lo provi allora.
Lui non sa come provarlo, quindi ritorna nel suo officio.
Jn:Hai cancellato le riprese, no?
Mk:Si, ho fatto tutto
Jn:La prossima volta che fai una cagata...
Mi guarda perplesso.
Jn:Fammi sapere.
Ridiamo.
Mt:Allora chi è stato?
Jn:Cio non ti riguarda.
Kr:Jane...
Jn:Che vuoi? Sto mantenendo la promessa no? Io non ti do fastidio e tu non dai fastidio a me.
Al:Promessa?
Jn:Noi andiamo. Abbiamo la verifica di biologia.
Mk:Mi fai copiare?
Jn:Va bene.
Jm:Ciao ragazzi.
Andiamo in classe. Appena abbiamo finito ce la pausa pranzo. Siamo seduti in mensa, nessuno vuole sedersi con noi. Hanno paura, ci temono. Noi tre siamo tecnicamente diversi, mark pensa solo al football, James a truccarsi e io non so, a farmi i cazzi Miei? Loro sono tipi un po più positivi, anche loro hanno perso una persona speciale nella loro vita. Io sono quella più fredda. Non c'è un perché, lo sono e basta. Loro dicono che sono gentile e affettuosa, non gli do torto,ma posso essere anche un mostro a volte. Ci sono i ragazzi, dato che sono nuovi non sanno dove mettersi. Alejandro sta tenendo il vassoio di Katie. Wow, che coppia...ma devo dire che lei è molto bella, molto più bella di me. Anche se di intelligenza il lei non ne vedo.
James nota che la guardo.
Jm:Lei si trucca e tu no. Guardati, sei anche te bella, bellezza naturale, difficile da trovare.
Gli sorrido. Adoro quando qualcuno mi incoraggia. Mark gli fa cenno di venire nel nostro tavolo. Ma che cazzo fa? Cosí i ragazzi vengono. E si siedono.
Mt:Ciao, possiamo sederci?
Jn:L'avete già fatto.
Sentiamo dei bisbigli su di noi. Come"Ma che fanno? "Che sfigati, pure Garcia lo è" Garcia e i suoi scagnozzi". Sto per perdere la mia pazienza. Così mi metto sopra il tavolo e mi alzo.
Jn:Qualcun'altro vuole condividere ciò che dice?
Si zittiscono.
Jn:Nessuno? Tu!
I dico uno a caso.
Jn:Che hai detto su di loro? Che sono sfigati?
Ragazzo:N-no, io h-Ho
Jn:Tu hai cosa?
Ragazzo:Io devo andare.
Jn:Bene, se sento qualcun'altra parlare alle nostre spalle io gli taglio la lingua, ok?
Fanno sì silenziosamente.
Jn:Non ho sentito!
Tutti fanno sì con una voce più alta.
Scendo dal tavolo.
Jm:Wow, girl! Che cos'era questo?
Jn:Niente, questa mi sta dando un fastidio. Per un po avrò un mal di testa.
Mt:Grazie...
Alzo sguardo e lui guardo.
Jn:Senti non l'ho fatto per voi, ma per me. Perchè se vi credete fighi e non fate altro che farvi notare, qui non soppravivreste neanche un giorno.
Katie e Alejandro stanno inizianso a limonare.
Jn:Non so volete fare anche sesso?
Si staccano e mi guardano.
Jn:A volte voglio essere io quella morta.
Mi alzo e vado via.
Mk:Dove vai?
Jn:Biblioteca.
"Caro diario,
devi ricordarmi di essere più calma la prossima volta"
Mi dirigo verso la biblioteca, sento rabbia e collera nel mio corpo. La mia testa sta andando in fiamme. Appena vado vado però la mia attenzione si rivolge verso un bambino che sta per attraversare la strada. Asco un attimo per vedere. C'è un camino gigantesco e lui ha fatto cadere la sua macchinina. Spostati cazzo! Così corro, il camino sta per avvicinarsi. Lo prendo e ci buttiamo dalla altra parte. Oh cazzo, cosa ho a penna fatto?!
Jn:Hey, stai bene?
Bambino:Io si, e tu stai bene?
La sua vocina mi fa sciogliere il cuore.
Jn:Come ti chiami?
Ol:Oliver. E tu?
Jn:Jane. Piacere.
Stringo la sua mano piccolina, mentre sono in ginocchio...
Jn:Cosa fai tutto solo qui, Oliver?
Ol:Mi sono perso, ho cercato di andare dalla mamma, ma non la trovo.
Jn:Hai il suo numero?
Ol:No, ma mio fratello studia qui, in questa scuola.
Jn:Vieni, hai mangiato?
Ol:No, ho fame.
Jn:Dammi la mano e entriamo.

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