posso pulirti?

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JeyJey's POV

Ero ancora di spalle quando collegai
tutto.

Non sapevo come reagire, sentivo le gambe cedere e la pressione abbassarsi

E in un attimo mi ritrovai delle mani sugli occhi, ovviamente sue, e mi si formò un sorriso sul volto spontaneamente.

Si avvicinò al mio orecchio sussurrando felicemente un <<hey>>

Senza pensarci due volte mi girai e lo abbracciai.

<<mi hai spaventato idiota>> dissi con la voce soffocata per la mia faccia sprofondata nel suo petto.
<<vedo che però la sorpresa ti è piaciuta>> ridacchia.

Mi stacco per essere sicuro che sia proprio lui in carne ed ossa.

<<cosa ci fai qui?>>
<<mi hanno dimesso, stupido>> mi stropiccia i capelli.
Solo adesso noto i fiori che tiene in mano e li guardo attentamente, sicuramente saranno per Julia

<<Julia ne sarà entusiasta, è proprio fortu->>
<<in realtà sono per te>> mi interrompe velocemente, lasciandomi imbarazzato e con la bocca leggermente spalancata per la sorpresa.
<<vedi...ci siamo lasciati, proprio qualche minuto fa...>>
<<m-mi dispiace, h-ho fatto una domanda ambigua, non d-dovevo>>
<<non è colpa tua, non mi sentivo bene con lei ed è stata una scelta su cui ho riflettuto...da quando abbiamo parlato>>
<<quindi sono io la ragione per cui vi siete lasciati>> mi giro e con un trasparente volto indifferente mi dirigo a prendere un po' d'acqua in cucina.
<<non è assolutamente vero.>>

Mentre sto mettendo l'acqua nel bicchiere, sul mobile della cucina, mi abbraccia da dietro, appoggiando il suo mento sopra la mia testa.
Sono diventato un fottuto peperone.

Intanto come se nulla fosse bevo, e deglutisco a fatica, dato che sono incastrato tra le braccia di Benjamin Krol.

Il mio Benjamin Krol.

<<posa i fiori li>> indico il mio letto, e lui fa ciò che gli dico.
<<hai notizie degli altri?>> mi siedo sul tavolo
<<si sono risvegliati tutti...>> alla fine della frase abbassa la testa. Credo di aver fatto una domanda troppo stupida.
<<...tranne Antonio>>

Antonio? Quella ragazza?

<<o-oh mi dispiace>>
Scuote la testa con un sorriso spento e malinconico e spento fissando ancora per terra.

Di istinto scendo dal tavolo e lo abbraccio.

<<non le succederà nulla, vedrai>>
<<l-lo spero Jorge, lo spero>>
Affonda la sua fronte nei miei capelli, e dopo un pò lo sento singhiozzare.
<<ehi ehi ehi no ti prego>> mi stacco e prendendo un fazzoletto asciugo ogni centimetro del suo viso.

La sua fronte, sudata per l'angoscia e l'ansia che ha dovuto affrontare e che sta ancora affrontando.

Le sue guance, colme di lacrime che da tanto tempo aspettavano solo di far fuoriuscire il benji sensibile e tanto emotivo, che stava affrontando quel periodo con tutto se stesso.

Le sue labbra. Le sue dannate labbra.
Screpolate e secche, piene di tagli creati dal fatto che si mordesse molto spesso il labbro inferiore. Quelle labbra che da tanto non provavano amore.

Come lo so? Queste non sono labbra baciabili. Se ci avesse tenuto seriamente a qualcuna delle sue ex fidanzate, avrebbe messo in atto con tutto se stesso la voglia di curarsi per qualcuno.
Noi timidi e silenziosi notiamo tutto. Ogni singolo particolare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 24, 2020 ⏰

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