-Tre.

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Il sole che penetra dalle veneziane mi fa svegliare, una bella mattina di fine settembre.

Con la voce impastata dal sonno do il buongiorno a Daniel, ed iniziamo a prepararci velocemente per non arrivare tardi a colazione e non trovare più niente da mangiare; stavo morendo decisamente di fame ed ero di buon umore.

Sorridente, appena vidi Niall per il corridoio, lo tirai a me in un abbraccio e lo trascinai in mensa con me e Daniel.
Quanto invidiavo Niall, era già popolare, amico con tutti, ed aveva un carisma spaventoso, ovviamente anche il senso dell'umorismo faceva la sua parte.
Con mia sorpresa, si sedette al tavolo di Daniel con me, e riuscì fin da subito a far ridere di gusto Harry con battute del tipo "Se io mi nutro e tu ti nutri, perchè Frank si natra?"
Avevano riso tutti, tutti tranne io; quel giorno mi era toccato sedermi vicino ad Harry, siccome Niall voleva sedervi vicino a Zayn, a quanto pare doveva essersi già conosciuti prima, quei due.

Stavo bevendo il mio te, quando la mano di Harry mi sfiorò "per sbaglio" una coscia, io rabbrividii.
Il suo sorriso nei miei confronti fu il corpo di grazia, e quasi mi strozzai con il the.

"Tutto bene, Lou?" chiese Niall.
"Sì, solo che..scotta." Risi sforzatamente.

Continuai a sorseggiare il mio the ed Harry non smetteva di toccarmi, sfiorarmi, con delicatezza che non pensavo avesse, lui specialmente.
Ad un certo punto, strinse a mano sulla mia intimità, e ansimai, tutti puntarono gli occhi su di me, mentre iniziavo ad arrossire violentemente.

"Ahh, ve lo avevo detto che scottava, brucia.." Mentii, e tutti tornarono a parlare dei fatti loro; talmente impegnati a far chiasso che non si accorsero nemmeno che io ed Harry c'eravamo alzati; io per andare in bagno, e lui per seguirmi senza che io gliel'avessi chiesto.
In pochi minuti mi ritrovai spalmato contro la porta fredda del bagno scolastico, con Harry che faceva peso su di me.

Ma che cazzo..PERCHE'?!

Lo sentivo respirare, ed una fragranza di cocco e menta mi invase le narici; non sembrava quel ragazzo con cui fino ad ora avevo avuto a che fare.

Spinse appena con il bacino contro il mio, nel quale si stava formando un principio di erezione; che fosse anche lui di buon umore stamattina?
Ansimai ancora.

"Ti piace, Louis?"
"Oh..Harry.."
"Continuo, Louis?Ti piace?" Diceva provocatoriamente.

In risposta socchiusi gli occhi ed annuii con la bocca semi-aperta dalla quale uscivano continui ansimi per la frizione che si cheava ogni volta che Harry si strusciava su di me, o meglio, su quella parte di me.
Continuò velocemente fino a che non sentii lui e me stesso complentamente duri ed eccitati, con le erezioni doloranti per il fatto di esser contenute dai jeans, specialmente attillati come i suoi.
Abbassai piano le mani verso i suoi jeans e li slacciai, per poi abbassarli in un colpo secco con i boxer.

"Non pensavo fossi-"
"Gay?" mi interruppe lui.
"Esatto." Ansimai in un soffio quelle parole.
"Eppure..."Disse lui.

Con poca delicatezza mi fece sedere sul lavadino a gambe aperte e con una velocità impressionante mi denud dei boxer e dei jeans, penetrandomi.
Gemetti fin da subito muovento il bacino contro il suo in modo da trovare l'inclinazione giusta a colpire il mio punto, quello che mi provocava più piacere.
Gemevo come un ossesso, e caspita se era dotato, mi stava aprendo in due, e non avrei camminato per giorni.
Mi accorsi che stavamo arrivando al limite quando entrambi i bacini continuavano ad accellerare la corsa l'uno verso l'altro, ed esplodemmo all'unisono in un meraviglioso orgasmo raggiunto così velocemente, ma neanche il tempo di accasciarmi contro il muro vicino al lavandino, che lui si era ricomposto, uscendo e lasciandomi solo.
Cercai di ricompormi anche io, ma dovetti sciacquarmi velocemente la faccia, cercando di riprendermi; Prima mi sfotti e poi mi scopi?

HARRY'S POV.

Avevo le guance arrossate, gli occhi lucidi con le pupille dilatate ed i riccioli appicccati alla fronte sudata; mentre cercavo di condurre le mie gambe in sala pranzo, probabimente tutti si stavano chiedendo dove eravamo finiti io e Louis, tra mezz'ora sarebbero rincominciate le lezioni.

"Harry, dove sei stato?E Louis?" Mi chiese il biondo incuriosito dalla mia espressione mentre mangiucchiava un bastoncino di liquirizia.
"Non..so dove sia Louis, io ero in bagno, non mi sentivo bene." Mentii sorridendo sfacciatamente contro il mio solito.

Matthew, seduto davanti a me, mi spinse sotto il muso il piatto ancora pieno di cibo.

"Allora finisci adesso di fare colazione." Disse Matthew il rosso.
"No credo di avere fame."
E mi tirò l'ennesimo calcio sotto il tavolo, fin quado mi alzai, lo mandai a quel paese, e corsi in cortile, nell'angolo più appartato, quel posto era mio, di nessun'altro, tutti sapevano che nessuno doveva metterci piede, io ero Harry Styles.

Mi accesi una sigaretta, ed iniziai a fumare.
Perchè continuo a sfogare la mia rabbia sugli altri?
Non riesco a contenermi.
Continuo a fumare la sigaretta che spegne in men che non si dica i rimorsi della fame, non volevo magiare; non mangiavo da giorni e nessuno se ne era accorto; bastava un po' di palestra a nascondere l'esilità del mio fisico.

Vidi un piccolo uomo avvicinarsi a me con un passo irregolare, zoppicava ed aveva il fiatone, Louis!

"Harry, ti stavo cercando." Disse appoggiandosi sfinito al muretto.
"Perchè mai?"
"Sai, mi hai lasciato lì da solo dopo una cosa del genere, ed io ho pensato che.."
"Che cosa hai pensato, Louis?Che io e te fossimo amici o qualcosa del genere?"

Si era rivelato come tutti gli altri, aveva subito aperto le gambe.
Quel ragazzo probabilmente da quando era arrivato insieme a quel simpatico biondino, mi dava speranza, io suoi occhi me ne davano, eppure di lui sapevo solo il nome e forse l'età.

"Sì, amici.."Disse lui intimidito.
"Non ho amici, non ne ho bisogno."

Lui mi tirò un ceffone in pieno viso, facendomi cadere la sigaretta che tenevo serrata tra le labbra.

"Non ti permetterò di prenderti gioco di me, bastardo."

"Louis.." dissi allungando una mano verso la sua ed accarezzandone le nocche, e lui scappò, proprio come ero scappato io.

MI stavo mostrado debole, no, Harry, smettila, ti ha appena tirato uno schiaffo, picchialo!
"Testa di cazzo" mi sfotte il mio ego ferito.

Anche oggi avrei saltato le lezioni.

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