Moody!

-Quattro.

LOUIS'S POV.

Le prime due ore, fui fortunatamente in classe con Niall, ed ovviamente, da bravo alunno che non vuole farsi bocciare per la terza volta, iniziai a chiacchierare con Niall, deciso a raccontargli tutto.

"Niall...oggi a colazione sono stato con Harry.."
"In che senso?"

Come poteva non capire?Appoggiai l'indice sul pollice fino a formare un piccolo cerchio, e passarci il dito in mezzo.

"Oh, capisco, apsetta, COSA?!"
"Mi ha provocato da sotto il tavolo, cioè, il the non scottava davvero, poi siamo andati in bagno e-"
"Ti ha aperto in due come un involucro di una merendina."Disse lui sognante.
"Cosa?"
"E poi?"Che è successo?TI è piaciuto..?"
"Sì, cioè, no..forse."

Iniziai ad arrossire violentemente e decidemmo di accantonare il discorso per riprenderlo a mensa.
Passarono in fretta le due ore e quando Niall mi fece notare che avevo riempito il foglio di "Harry, omg, harreh", sgranai gli occhi, perche?!
Stropicciai il foglio e me lo misi in tasca, diretto alle macchinette per il primo intervallo, sempre con Niall che quandò scartò la sua merendina, scoppiai a ridere per il suo assurdo paragone che solo ora avevo capito.

Mentre camminavamo per il corridoio, la mia mano venne stretta da quella di qualcun'altro, che subito si allontanò, bruciando quel contatto.
Giurai di aver vsto una testa riccia correr via.

"Niall, scusa, devo andare."
DIssi salutandolo frettolosamente, per tornare indietro ed assicurarmi che fosse stato Harry.

HARRY'S POV.

Ho visto Louis per il corridoioo, lui non mi ha nemmeno notato, ma quando gli stretto la mano per qualche secondo e poi ho proseguito per la mia strada, giurai di averlo sentito correre dietro di me.
Mi toccò la spalla e mi girai scorbuticco come al solito, volevo dargli il buongiorno ma uscì un "Cosa vuoi?Non vedi che sono impegnato?"

"Impegnato?Sei da solo."
"Questo non vuol dire che io non sia impegnato." Risposti sfacciatamente.
"Pranzi con me oggi?Intendo solo con me."
"Ma non ne ho la più minima intenzione di pranzare con te."

Vidi la delusione nei suoi occhi, che si chiusero.
Stupido Harry, stupido, stupido, stupido.

"Faccio coscì schifo?Eddai, che ti piaccia o no pranzeremo comunque insieme al tavolo con Daniel, che ti costa passare un po' di tempo con me?!"
"Non passo tempo con gente come te, caro."

Con gente come te? E da dove mi è uscita?
Scossi la testa e mi allontanai, trascinandolo però con me, tenendolo per mano.

"Harry?Harry?"

Non risposi.

"Harry? dove caz-"
"STAI ZITTO." sussurrai serio prima di infilarci nel corridoio che ci avrebbe portati nella mia camera.
"Cosa?"
"Zitto."

Durante le lezioni era vietato restare in camera, e se ci avessero scoperti, avrebbero capito che avremmo saltato le lezioni.
Riuscì ad entrare in camera mia con lui, senza farmi sgamare come un coglione.
Io non avevo compagni di stanza, la presidenza non voleva che alzassi le mani a nessuno perciò, mi aveva lasciato solo.

"Perchè mi hai portato qui?"
"Non volevi passare un po' di tempo con me?"
"Non pensavo che tu passassi del tempo con gente come me."
"Touchè."

Vidi stirare le sue labbra in un enorme sorriso che andava da un orecchio all'altro.
Non volevo mangiare con lui, perchè semplicemente non avrei mangiato.
Presi il laptop appoggiato sul letto, e notai che già era acceso, probabilmente avevo dimenticato di spegnerlo la mattina.

"Come ti chiami su twitter?"

LOUIS'S POV.

"Come ti chiami su twitter?" Mi chiese.

Allora, riccio, fly down.
Prima rifiuti il mio invito a pranzo, poi mi porti nella tua stanza e mi chiedi come mi chiamo su Twitter?Ma cos'hai in testa?!Topi morti?Segatura?!

Digitai sulla tastiera il "@Louis_Tomlinson", e mi seguii dal suo profilo, autonomamente.

"Abbiamo lo stesso nick, guarda, Lou."

Notai sul suo profilo il "@Harry_Styles."

"Buffo." Ridacchiai facendo formare sotto i miei occhi le rughette d'espressione che mi caratterizzavano spesso, sorrisi quando vidi il uso ultimo tweet, "His blue eyes."

"I miei occhi blu?"
Lo vidi per la prima volta in difficoltà, arrossì, ed io mi sciolsi.
Gli tolsi il portatile dalle gambe e lo appoggiai sulla scrivania, mettendomi a cavalcioni sul suo bacino.

"I miei occhi blu, Harry?"
"No." sbottò Harry, ed io rimasi deluso, accasciandomi sul suo petto.
"Cristo, Lou, scollati."
Disse, ma nello stesso momento, mi accarezzò i capelli.

Harry aveva qualche problema, e lo capii la prima volta quando mi accorsi che nemmeno lui era d'accordo con le cattiverie che diceva, lo capii quando lo vidi combattere con se stesso, la cattiveria non gli appartieneva.