my beautiful life, is an horror life

Capitolo 3

Andammo dal prof che si presento a noi ragazze.

-be, fatevi una bella arrampicata sulla corda, per farci vedere di che cosa siete capaci.- cominciai a salire su una corda e sara in un altra.

-AAAAAAAAAAAAAH- mi girai e vidi sara tra le braccia di...Louis, mi pare che si chiami cosi.

-bravo louis, cosi si fa.- continuai a salire, sedendomi poi sopra l'asta che sorregge la corda. Quando scesi.

-dai scendi ti prendo io.- praticamente tutti mi guardavano, o almeno, cercavano di guardare sotto ai miei pantaloncini, tentai di scendere senza cadere, ma sbagliai, perche e stata la proma cosa che feci cadere.

-allora sei arrivata tra le.mie braccia ne? Bel culo sodo.-

-Harry!!! Lasciami giu!!! Muoviti cazzo!!!- mi prese sulle spalle e mi fece fare il giro della palestra, mentre tutti ci guardavano e mentre io lo prendevo.a pugni sulla schiena.

-Fanculo Styles!!!- urlai per poi entrare in spogliatoio.

******

Quando tornammo a casa io andai in bagno a farmi una bella doccia, tornai in camera con l'accappatoio, melo tolsi e mi vestii con dei shorts e una canotta blu. Il telefono vibrava.

'grazie bello spettacolo, lo rifaresti un altra volta solo per me?  by harry'

Mi catapulto alla finestra per vedere chi ci fosse fuori e vidi harry arrampicaro sull'albero che era nel mio giardino. Mi saluto con un coltello sporco di rosso, si puo immaginare che cosa e, per poi accorgersene e nascondere la mano col coltello dietro alla schiena.

Sentii suonare il campanello e contro voglia andai ad aprire. Mio zio, insieme a liam!!??!?

-ciao zio, c ciao l liam, c che ci fate qua?-

-be, io sono costretto a venire tutti i giorni e lo sai, mentre liam viene con me. Ah, ma voi vi conoscete? Cmq lui e il mio cigliastro.-

-aaah, si ci conosciamo, andiamo a scuola assieme zio.-

-aaah ok, e si comporta bene liam?- guardai liam che mi fece una faccia strana, questo voleva dire che voleva che dicevo di si.

-ooh, certo, volete il caffe?-

-certo cara, grazie.- andai in cucina seguita da liam, mentre mio zio ci aspettava in salotto, ad un certo punto mi volto e sento che liam mi spinge con il busto contro al marmo che sostiene la macchina del caffe.

-aahia, cretino ma non vedi che mi stai togliendo l'aria?-

-ops, scusa, volevo soo controllare il caffe.-

-si vabbe. Quindi noi due saremmo cugini giusto?-

-si ma no, quindi siamo ancora in tempo.-

-coglione vaffanculo.- prendo il caffe e andiamo in sala versansolo nelle tazzine sopra al tavolo. Evemmo il caffe.

-zio posso chiedere un libro a hope?-

-certo liam, ma solo 5 minuti.-

-certo, segguimi liam.- lo tirai in camera mia e lui ando subito verso la finestra.

-ma harry sta sempre qua fuori?- disse sorridendo e scuotendo la testa.

-si, solo per avermi vista nuda.- mi tiro a se in modo pricoloso.

-vediamo se si ingelosisce.- si avvicina al mio viso e comincia a baciarmi, anche se lo odio, non mi stacco da lui.

-guarda tanto ha gia capito che era una finta.

******

Oggi sarei dovuta andare a scuola, adesso sarei dovuta andare a scuola. Mi preparai e mi incamminai verso scuola, non vedendo che in casa non c'era sara. Arrivai a scuola in 10 minuti. Entrai e vidi il bidello.

-allora, adesso devi mettere aposto quei libri la nello stanzino e devi lavare quelle teglie la negli spogliatoi.- cominciai, misi i libri aposto e dopo andai a mettere le teglie negli spogliatoi. Aprii il getto d'acqua che non tardo ad arivare. Quando mi girai per vedere se erano pulite vidi che era pieno di un liquido molto denso e rosso allora in preda al panico andai ad aprire i rubinetti del lavandino e anche li usciva del sangue. Sentii dei passi, mi voltai e qualcuno armato di coltello melo puntava alla gola.

-wooow, che ci fa una bella ragazza come te qua? Da sola. Hai un ultimo desiderio d...- non lo feci finire che gli tirai un calcio diritto nelle palle. Riuscii a scappare guardando il soffitto mentre correvo vedevo un mucchio di ragaze apese a testa in giu. Poi vidi harry, per fortuna adesso ero felice di vederlo.

-ei, vieni qua forza.- mi abbraccio mentre piangevo. Tremavo come una foglia allora mi diede il suo giaccotto di pelle.