Flashback-Cosa dobbiamo fare dottore?- chiese preoccupata la madre al medico, mentre stringeva le mani di suo figlio, Felix.
Dopo quell' incidente stradale, erano usciti tutti illesi tranne Felix il cui già presente problema ai polmoni si era aggravato dopo il forte botto.
-Signora, la situazione è molto grave. Probabilmente col passare del tempo potrebbe avere seri problemi respiratori, causati dalla fibra muscolare fuori posto e dal polmone danneggiato. Per risolvere il problema dovrà sottoporsi ad un' operazione una volta compiuti i diciottoanni.
Nel mentre, dovrà prendere queste pasticche regolarmente per evitare di subire altri episodi come quello della scorsa notte.- si interruppe scrivendo il nome delle medicine su un postit.
-Mi raccomando, non deve assolutamente sforzarsi, oppure l' operazione non avrà successo. Per evitare tutti i rischi, le consiglio di non fargli praticare più alcun tipo di sport, oppure eventi come quello di ieri sera potrebbero farsi più frequenti.- concluse.La sera prima gli era mancato il respiro per quasi un minuto e tutta la famiglia si era davvero spaventata.
-Grazie mille, dottore, seguirò ogni sua indicazione.- rispose quasi sul punto di piangere.
Guarò il visino lentigginoso del suo bambino che sorrideva ignoto di tutto quello che stessero dicendo, e sentiva che non serebbe riuscita a trattenersi.Dopo aver salutato il dottore, prese Felix per mano, che notando subito il cambio di umore della madre, attirò la sua attenzione.
-Mamma...- picchiettò sul suo fianco.
La madre si girò verso di lui, cercando di regalargli il miglior sorriso possibile.
-Si, Lix?- si accucciò alla sua altezza, scompigliando i capelli del bambino.
-Perchè sei triste?-
-Non è nulla Lix, mamma è allegra come sempre.- mentì quasi commossa dalla bontà del figlio nel preoccuparsi per lei.
-Menomale!- esclamò Felix in risposta mostrando un grande sorriso.***
-Basta, mi sono stufato. Tu, papà e tutti i maggiordomi non mi lasciate un attimo in pace! Ora sono grande e sono libero di fare quel che mi pare. Non me ne frega un bel niente dei miei polmoni, voglio avere una vita normale, così la sto solo sprecando!- disse in fine sbattendo la porta della sua camera.
Da quanti anni stava chiuso in casa?
Ormai aveva perso il conto.
Diede un' occhiata al cellulare, avvertendo il suo migliore amico, Chan, di incontrarsi sotto la finestra di camera sua.
Essendo il figlio di una delle cameriere della sua famiglia, vivevano molto vicini, infatti Chan arrivava sempre sotto casa sua in un battibaleno.
-Hey Felix! Sono quì!- sentì un sussurro proveniente dalla finestra.
Si avvicinò e dopo aver riconosciuto la figura del suo amico, saltò giù dalla finestra, uscendo dalla camera da letto.
-Hai il costume sotto?- gli chiese Chan attrezzato con maschera pinne e boccaio.
-Ovviamente, ho tutto nello zaino.- gli rispose.Si addentrarono nella foresta dietro casa sua e fecero tutto il giro fino ad arrivare in spiaggia.
Facendo quella strada allugavano davvero moltissimo, ma se avessero scoperto Felix in una delle sue brigate l' avrebbero incollato alla sedia di camera sua.
-Muoviamoci, forse ti stanno già cercando.- gli dosse Chan invitandolo a indossare tutta l' attrezzatura da sub.
Dopo essersi preparati, si misero in posizione e presero la rincorsa dall' inizio della spiaggia fino ad arrivare alla riva e buttarsi in mare.
Per Felix quella era molto più di una secchiata di acqua fresca.
Lui e Chan potevano vedersi almeno una volta alla settimana, per evitare di creare sospetti, e lo portava sempre in spiaggia a fare qualcosa di nuovo.Il rituale aveva come primo step una gara di nuoto.
Era davvero estrema:
Iniziava con una ricorsa dall' inizio della spiaggia poi, una volta entrati in acqua, arrivare e tornare fino agli scogli in stile libero.
Questa ripetuto due volte, la seconda volta invece che in stile libero, andava fatta in rana.Felix si prese un attimo di pausa una volta finito il primo giro.
Non riusciva proprio a descriverlo.
Amava con tutto il cuore questa sensazione di stanchezza e di affaticamento.
Il suo respiro affannato e il cuore che a momenti scoppiava fuori dal petto.-Ti senti bene?- domandò Chan, qualche metrò più avanti di lui, preoccupato.
Felix non rispose rimandendo con le mani appoggiate sulle sue ginocchia.
Proprio quando Chan si avvicinò a lui per vedere come stava, Felix scattò in avanti superandolo prima di buttarsi in acqua e ripercorrere il tragitto di prima.
Era decisamente stanco, le sue gambe non erano abituate a quel tipo di sforzo e avevano iniziato a cedere.
Gli mancava il fiato, mano a mano le sue braccia si facevano sempre più deboli.
Ma lui avrebbe vinto, mancava poco agli scogli, ce l' avrebbe fatta.Niente da fare, il suo corpo non era in grando di sopportare tutto quell', esercizio, doveva ficcarselo in testa.
Quante volte era arrivato quasi al punto di morire davanti a Chan?
Si chiedeva coma mai lui volesse ancora uscire con un pazzo suicida del genere.
Sarebbe riuscito a salvarsi anche questa volta?
Poco prima di sprofondare del tutto sotto l' acqua, due braccia possenti lo presero da sotto le ascelle e lo portarono su.
***
-Changbin...- mormorai.
Forzai me stesso ad aprire gli occhi, non volevo continuare quel sogno.
Mi guardai in torno.
Dove ero finito?
Angolo pruu:
Prima di scrivere questo capitolo sono rimasta 20 minuti davanti allo schermo aspettando che mi venisse il colpo di genio.
Per chi non l' avesse capito sono scene che accandono in tre tempi diversi.
Nella prima Felix è piccolo.
Nella seconda è adoescente e inizia a ribellarsi e a voler godersi la vita.
Nella terza, si scopre che Felix sta sognando ricordando auesti momenti della sua vita.Non vedo l'ora del comeback delle itzy
-by Pruu
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~𝑯𝒐𝒎𝒆 ②~ 𝐂𝐡𝐚𝐧𝐠𝐥𝐢𝐱
FanfictionPREMESSA: La storia precedente è dovuta terminare con un capitolo a caso, quindi per i lettori nuovi che non lo sanno, questo è un sequel forzato. Ho dovuto dividere la storia in due parti o wattpad esplodeva. Correte a leggere la storia precedente...