4.Can't take my eyes off you

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Luke allungò una mano verso Lola per poterla stringere.
Il contatto fra i due provocò una scossa e i loro occhi si incontrarono.

"Luke ho chiesto a Lola di cantare qualcosa prima di te sabato, va bene? "

La voce di Albert riportò il tempo al suo normale scorrimento.

"Oh, si! Certo che va bene! "
Disse il biondo quasi imbarazzato "ti ascolterò con molta attenzione allora! "

Continuò guardando la ragazza ancora in trans davanti a lui.
Albert accompagnò Luke nel suo ufficio e i due continuarono lì la loro conversazione.
Lola aveva finito di sistemare il pub.

"Albert, io vado! Ti serve qualcosa? "

"No tesoro, tranquilla! Ma Steve? Non vorrai mica tornare a casa da sola? "

"Oh, no! Non preoccuparti! Torno da so-"

"Ti accompagno io!" Esordì il biondo.

"Luke, davvero! Non devi! " Disse la ragazza.

"Insisto!" Disse alzandosi "Amico ci vediamo sabato allora! Non fare tardi come al solito! Questo locale è una bomba, non dannarti la vita! "

Lola era già sull'uscio e aveva solo voglia di scappare da quella situazione imbarazzante.
Aveva appena acceso la sua sigaretta quando Luke uscì dal locale.

"Perdonami per la situazione imbarazzante! Non tutti i giorni ti capita di incontrare il frontman di una band che segui da anni! " Disse la mora cercando di non guardarlo negli occhi.

"Oh no! Scusami tu! Sono stato io quello che è sbucano dal nulla! Non sono Steve! " Disse ridendo "ma chi è Steve? "

"Oh è un mio amico, ci siamo conosciuti quando sono arrivata ed è stato l'unico, insieme ad Albert, ad avermi aiutata con tutto! "

"Da quanto sei qui? " Chiese il ragazzo

"Oh poco più di un mese!"

"Io ormai torno a casa solo quando non sono in tour ... Mi manca molto Sidney! "

"È meravigliosa... Non ho ancora avuto modo di girare per la città come si deve, ma il panorama dalla mia finestra è mozzafiato! "

Erano ormai arrivati a casa.

"Io sono arrivata! È stato un piacere! "

"Non ti libererai di me facilmente! " Disse il ragazzo ridendo "Buonanotte Lolita! "

"Buonanotte Luke! ".

Le gote di Lola erano visibilmente rosse. L'aveva chiamata Lolita e la sua voce mentre pronunciava il suo nome aveva un ché di angelico.
Chiuse il portone alle sue spalle e salì i tre piani a piedi, correndo.
Quando riuscì ad entrare in casa un urletto isterico fuoriuscì dalle sue labbra.
Luke Hemmings. Proprio quello lì.
Era cambiato, niente più labret, capelli lunghi, barba, niente più vestiti da emo boi.
Era ancora più bello di come l'aveva immaginato.
Lola si gettò immediatamente sotto la doccia per poter calmare i bollenti spiriti che si muovevano dentro di lei.
Invano si poggiò sul letto cercando di dormire. I suoi pensieri correvano veloci e le riportavano alla mente ricordi di quel ragazzino che imbracciando una chitarra e, accompagnato dai suoi amici, faceva urlare schiere di giovani fan.

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"Allora Lola sei pronta? " Disse Albert con fare tranquillo.

La ragazza non rispose, era persa nei suoi pensieri, era spaventata.

"Lola... Ehi... " L'uomo si fece più vicino e posò una mano tra i lunghi capelli neri della ragazza "va tutto bene, ti ho sentito provare e devo dire che lo spilungone aveva ragione. La tua voce è meravigliosa, sei così bella con quella chitarra in mano, è tutto così naturale. Cosa ti preoccupa?"

Lola lo guardò e non riuscì comunque a dir nulla.
Luke non era ancora lì ed era piuttosto contenta perché quello che più le metteva ansia era dover cantare davanti a quei due occhi blu.
Prese la chitarra e uscì dall'ufficio di Albert pensando "mettiamo subito fine a questa tortura".

Lo sgabello era perfettamente posizionato al centro del piccolo palco. Il cavo per amplificare lo strumento era poggiato sull'asta del microfono. Collegò la chitarra e con lo sguardo puntato sulle corde iniziò a suonare.
La scaletta comprendeva otto canzoni tra cui due pezzi che aveva scritto lei.
Parlavano di lei, della sua situazione, del suo essere stretta in quella vita che non le apparteneva.

"Ciao a tutti! Io sono Lola, molti mi conoscono perché... Beh perché lavoro qui. La prossima canzone si intitola 'Tattooed heart' di Ariana Grande!"

'You don't need a lot of money
Honey, you don't have to play no games
All I need is all your loving
To get the blood rushing through my veins
I wanna say we're going steady
Like it's 1954,
No, It doesn't have to be forever
Just as long as I'm the name
On your tattooed heart'

In quel momento Lola alzò la testa e vide quegli enormi occhi blu puntati su di lei. Luke la guardava come si guarda un'opera d'arte in un museo, con la bocca semi aperta, lo sguardo fisso, senza mai sbattere le palpebre.
Era incantato, estasiato.
Non aveva mai sentito una voce più limpida di quella.

'You don't need to worry about making me crazy
'Cause I'm way past that
Eh, and so just call me, if you want me
'Cause you got me, and I'll show you, how much I wanna be
On your tattooed heart'

Le parole scorrevano leggere come piume, la voce di Lola riempiva il locale, qualcuno si era alzato e aveva preso a ballare con la propria moglie.
Albert la guardava incredulo.
C'era anche Steve che era strabiliato dalla bravura della sua amica.

'Just as long as I'm
The name on your tattooed heart
Wrap me in your jacket

My baby
And lay me in your bed
And kiss me, underneath the moonlight
Darling let me trace the lines on your tattooed heart'

Quando anche l'ultima nota fuoriuscì dalla chitarra l'intero pub applaudiva così forte che le guance di Lola diventarono completamente rosse.
Era sorpresa. Non cantava davanti a tanta gente da così tanto tempo che aveva dimenticato quanto gli altri apprezzassero la sua voce.
Quando finalmente l'agonia di Lola terminò, si chiuse nell'ufficio di Albert.
Qualcuno bussò ed entrò senza nemmeno aspettare una risposta.

"Albert... Ti prego... Lasciami sola qualche istante! " Disse la mora con il viso tra le mani.

Una mano si poggiò sulla sua schiena scoperta. Il caldo del palmo e dei polpastrelli era spezzato dal freddo del metallo. Lola capì che quello non era affatto Albert.

"Lola... Sei stata incredibile... Ho bisogno di parlare con te... Devo chiederti un favore... "

Il ragazzo lasciò un piccolo bacio tra i capelli di Lola e uscì.
Poco dopo la sua chitarra prese a suonare e la voce di Luke scosse il pensieri della ragazza.
Quella voce era incredibilmente unica, tanto dolce quanto aggressiva.
La mora si fece forza e uscì dall'ufficio.
Albert e Steve l'aspettavano impazienti di complimentarsi, ma Lola voleva solo crogiolarsi ascoltando Luke e guardandolo suonare.
'Quanto è bello' pensò e in quel preciso istante i loro occhi si incontrarono ancora fondendosi in uno sguardo carico di elettricità.

If this walls could talk || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora