Prologo

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***

"Sei bella sai, sei fottutamente bella. Piaci pure a Lucille!"

Paura e rabbia.
Rabbia e paura.
Echeggiavano in quella sporca camera da letto.

"Dai, non ti spaventare, non gli piaci in quel senso, ti trova dannatamente sexy anche lei. Deve approvare le mie mogli prima che diventino tali, mi serve un.. Come si chiama? Ah si, un testimone"

Lei non si mosse, rimase incatenata alla spalliera del letto. Paralizzata. Gli occhi fissi verso in quelli di Negan che lo sfidavano, lo odiavano, lo maledicevano. Si sforzò di non versare una lacrima ma furono solo tentativi vani, si sentiva come ai piedi di un baratro pronta a gettarsi giù.
Pronta a sacrificare la sua integrità per gli altri.
Per la sua famiglia.

"Ascolta..."

Negan si avvicinò a lei asciugandole quella lacrima traditrice.

"...Non deve piacerti per forza... cioè sarei più contento se ti piacesse, insomma, a chi non piace del buon sano sesso? Puoi pensare ad altro se vuoi, puoi pensare a Daryl. Cazzo, mi sentirei un po' offeso, dai, è un bifolco di bassa categoria. Io sono meglio!"

No, non lo era.
Il tempo si fermò, congelandosi a quelle parole, era giunto il momento di ingoiare quel rospo e di farsi forza.
Sarebbe passato in fretta, le altre "mogli" l'avevano preparata a questo.
Negan si tolse i pantaloni.

"Si aprono le  danze Baby!!"

****
Silenzio.
A Hilltop regnava il silenzio di una notte oscura come tante dopo l'avvento dei Salvatori. La guerra è da sempre il più grande dei mali e, anche quando finisce, rimane tatuata sulle pelle dei combattenti per sempre. Ovunque andranno ne sentiranno l'odore, ne percepiranno il sapore, e rimarranno eternamente in allerta. Una condanna ad essere delle vedette permanenti.
La lotta contro i seguaci di Negan aveva lasciato un segno profondo nella mente di ogni persona che ne aveva preso parte, nessuno era più solo un contadino, un medico, un fabbro. Erano tutti dei soldati pronti alla prossima battaglia e il silenzio della notte echeggiava di mille rumori che esistevano solo nelle teste di chi aveva combattuto davvero.
"Diaminie..."
Martha si svegliò di soprassalto dall'ennesimo incubo, l'ultimo di una lunga serie.
Le immagini del suo trauma erano tutte dispiegate difronte a lei, come in un film horror senza fine.
Negan, il carnefice, dormiva comodamente in una cella ad Alexandria riverito e servito fino all' ultimo dei suoi giorni, senza ansie ne timori, senza paure o sgomento, mentre lei era intrappolata nel loop della violenza che le aveva inflitto. D'altro canto era sopravvissuta ad un matrimonio con il diavolo.
"Devo uscire, devo uscire da qui"
Rapidamente si catapultò fuori dall'edificio principale della cittadella portandosi dietro una marea di rumore e porte chiuse di fretta.
Fuori c'era il nulla, il silenzio, la morte e mentre si avvicinava alla recinzione in legno ne percepì l'odore acro, disarmante.
Era così che sarebbe diventata una volta morta?
Era quello il destino di un riposo senza pace?
Da tempo la sua mente era affollata da simili interrogativi che non trovavano una risposta, avrebbe voluto urlare, buttare fuori tutta la sua rabbia, ma non poteva. Non era più permesso.
Decise allora di stringere i pugni, così forte da farsi male, e sferrare un colpo violento al cancello di Hiltop, talmente forte che per un secondo fu convinta di essere riuscita ad aprirlo.
Che pensiero stupido.
Che gesto imbarazzante da compiere davanti alle vedette che in quel preciso istante aprirono il cancello di fronte a lei.
Daryl Dixon dall' altra parte attese qualche minuto, fissandola, prima di entrare quasi ne fosse intimorito e forse era così. Era colpa sua.

"Daryl...tu... cosa?!"
Martha lo guardò con aria truce, intimidatoria, triste.
Non si erano più visti da dopo la guerra con i Salvatori, da quando lei aveva barattato la sua liberà con quella di Daryl.
***

"Sono venuta qui per consegnarmi"
Alle porte del Santuario un unico grido ruppe il silenzio di quel luogo
"Negan! Sono qui! Negan!"
L'urlo si fece più potente e deciso appena un secondo prima che il capo dei Salvatori si presentasse di fronte a lei con la sua fedelissima Lucille.
"Cazzo, non avevo mai visto nessuno urlare così forte.
Hai deciso di accettare la mia offerta? Che brava..."
Negan rideva divertito, estasiato da quella scena, godeva nello sbeffeggiare la gente.
"Si, diventerò tua moglie se lascerai andare Daryl"

A Town called MaliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora