Tendi le mani

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Voglio conoscerlo. Voglio sapere di più su Hanako-kun. Lo considero un mio amico, ma di lui non so nulla.
Da quando l'ho conosciuto sono finita sempre in un mare di guai mortali, insieme a Kou-kun per riportare l'equilibrio tra i misteri della scuola. Come dei superiori! Ne abbiamo già sistemati alcuni di cui siamo anche diventati amici. Io, Yashiro Nene, tempo fa ho stabilito un legame con Hanako-kun, in cambio di farmi tornare umana dopo essere accidentalmente diventata un pesce, durante il tentativo di aiutarmi a conquistare un ragazzo. E ora il mio compito è quello di distruggere gli oggetti più cari dei misteri che causano disordini. Ma ogni volta che lo distruggo, rivendo i momenti più importanti riguardante quell'oggetto, e ovviamente anche del mistero. Una volta ho rivisto un ricordo dove c'era Hanako-kun quando era ancora vivo. Era un sognatore, voleva andare sulla luna e mostrava un sasso a un suo professore, che nel mentre lo stava medicando. Sognava di andare sulla luna, ma ci rinunciò affermando, che lui non andrà da nessuna parte. In seguito le cose si complicarono. Un giorno mentre eravamo sul tetto io e Hanako-un, per mangiare le ciambelle, che avevo scoperto piacessero molto a lui, comparve un ragazzo uguale ad Hanako-kun. Il suo nome è Tsukasa e dopo essere stata rapita da lui, Natsuhiko e Sakura, una ragazza che come me aveva stabilito un legame con uno spirito, scoprí che lui era il fratellino di Hanako-kun che aveva ucciso. Parlando con loro non mi sembravano nostri nemici, fino a quando non tentarono di uccidere sia me che Natsuhiko, conducendoci in un luogo che non era il mondo dei morti ma neanche un intermezzo. Era un luogo buio con tantissime porte. Tramite una radio che mi ha permesso di parlare con Hanako-kun, il quale mi aveva suggerito di aprire solo le porte che mi sarebbero sembrate famigliari. Ma dovevo stare attenta perché al di là di quelle porte ci sono pericoli, e altre che portano a vari strazi temporali. Dopo una temporanea scomparsa, risucchiato da una delle porte, ne trovai una, la porta del vecchio sedici io abbandonato della scuola. La aprí e al di là di questa, mi ritrovai dentro una classe e li in un angolino di questa un ragazzo chinato a terra. Era Hanako-kun ma con l'uniforme scolastica. Corsi verso di lui ma non mi riconobbe. Notai che aveva delle ferite gravi sul corpo e gli chiesi che cosa era successo. Subito dopo sentì una voce che lo chiamava da fuori la porta, ma non la vedevo. Vedevo solo il vuoto di quel luogo pieno di pericoli dove mi avevano mandata. Hanako-un corse verso la porta, ma li uno degli spiriti del Hanako-kun del mio tempo mi trovò. Mi stava per riportare a casa quando vidi delle braccia uscire dalla porta, e poi la figura di una ragazza e lui che le va incontro abbracciandola. Non la vidi molto bene, era tutto sfocato, sbiadito, causato dal tentativo di riportarmi a casa. Tornai nella mia era da Hanako-kun. Non gli raccontai nulla di ciò che avevo visto in quel luogo, in quel momento l'unica cosa che volevo era rimanere in quel suo abbraccio.

Il nastro rossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora