(July I)
Le vetrine dei negozi erano luminose e colorate e July non poteva davvero evitare di guardarle, non importava se aveva soldi appena sufficiente per mangiare, avrebbe volentieri speso tutto quello che aveva per un bel capotto soffice di magenta lucido, come quello che svettava davanti ai suoi occhi, sul manichino. Ai piedi spiccava in nero e bianco, una cifra molto alta che faceva venire i brividi. Lei aveva sempre avuto un buon gusto, anche da poveraccia come in quel momento, sembrava più che bene, con tante collane colorate al collo ed il vestito arancio con i pantaloni morbidi a vita alta di corallo. Vistoso, luminoso. Ma suo. Eppure la pelle si era seccata, le labbra screpolate, i capelli erano unti, lunghi, squamosi e triple punte sulla schiena, neri sulla cima e quasi ossigenati alla punta, ella stessa era disidrata, magra e segnata sul viso. Il ventre vuoto e la gola arsa.
Si allontanò dalla vetrina alla fine. Chiudendo il cappotto dei grandi magazzini che aveva rubato ad una svendita fino al collo. Il padre di July gestiva una casa di moda, l'aveva ereditata da sua madre, e da che ne aveva memoria, lei aveva sempre vestito bene, avuto un ottimo gusto per le mode, un passo avanti a tutto e certamente non aveva mai avuto problemi economici. Erano poche le persone che potevano permettersi caviale e patè per brunch. Aveva anche partecipato alle più svariate prime internazionali di film, si ricordava ancora la sua foto con Tristan McLean sul tappeto rosso, quell'uomo era incredibilmente affascinante, specie per avere quasi l'età di suo padre ed una figlia di poco più piccola di lei. Aveva anche cercato di farci amicizia, si chiamava Piper, invitandola alle più svariate feste, ma alla fine aveva ottenuto nulla, anzi alla fine si era addirittura fatta arrestare. July aveva sentito la notizia dai telegiornali, si era chiesta quanto le sue amiche ne avessero riso; la figlia di uno degli attori più pagati di Hollywood si fa arrestare per furto di una BMW? Si i giornali scandalistici ne avevano parlato per giorni, così come avevano parlato della sua prima fuga di casa. July però l'aveva capita Piper, anche lei aveva un padre troppo occupato per curarsi di lei ed aveva fatto davvero di tutto per farsi notare. La differenza tra le due era che Tristan McLean aveva evitato che sua figlia finisse in galera, suo padre non si era preso neanche la briga di cercarla quando era andata via di casa. Entrambe le volte.
Racimolò i vari centesimi che le erano rimasti dall'ultimo scippo che aveva fatto ed era andata a comprarsi un panino da Subway, così per essere sicura di non svenire nei prossimi tre giorni. Aveva deciso di mangiarlo su una panchina vicino alla stazione degli autobus, così per godersi la frenesia delle persone che andavano e venivano e la compagnia dei barboni, erano anche simpatici quando qualcuno cercava di metterle le mani addosso o prenderle la giacca. Il suo preferito era quello che parlava dei mostri, tutti dicevano che era un vecchio pazzo, ma July aveva capito che era un semplice mortale parecchio sfigato che sapeva vedere attraverso la nebbia.
"Mio fiore di loto, non è che puoi darmi un po'?" aveva domandato per l'appunto il vecchio Hobb, venendo da lei, era curvo, con una barba grigia e crespa sul mento ed occhi affaticati e stanchi, indossava un lungo impermeabile macchiato d'olio, capelli lunghi, ma la parte superiore era quasi del tutto rasata. "Tieni Hobb" aveva detto. Non era sua abitudine essere cortese, con gli altri, ma il vecchio le piaceva abbastanza, anche perché nessuno sembrava curarsi di lui, "Sei sempre così cara" aveva detto quello, con un sorriso che sembrava incredibilmente bello per essere fatto da una bocca sdentata con pochi denti gialli. "Ti ho mai raccontato di quella volta che ho visto un ragazzo penzolare da un maxischermo in mutande?" domandò il vecchio, mentre si ingozzava del panino, un sopraciglia si alzò meccanicamente, "Questa me l'ero persa" rivelò alla fine con un sorriso scanzonato in viso. "Si a New York City, quasi un anno fa" rivelò Hobb, richiamando alla sua memoria quell'avvenimento, "C'era una gran bella donna vestita d'oro che cantava in maniera divina a Madison Square" rivelò con un sorriso nostalgico , " E di tutto punto vedo questo tizio in mutande blu che penzola" aveva rivelato, "Io l'ho sempre detto che ci sono cose molto strane a questo mondo" aveva detto.
July aveva ridacchiato, finendo il suo panino, probabilmente Hobb aveva visto qualcosa riguardo la foschia che non era stato in grado di spiegarsi. Magari era qualche missione suicida dell'olimpo ed un bel mezzosangue si era trovato appeso in mutande, conosceva chi avrebbe riso di quella cosa. Mary si sarebbe fatta delle grasse risate, come quella volta che un telecino aveva annodato la sua coda attorno alla caviglia di Carter e quello era finito dritto nella piscina svuotata dove riposava il Drakon, se Rodriguez non fosse corso a salvarlo i mostri della Principessa Andromeda si sarebbero goduti mezzosangue arrosto quella sera, Tammy avrebbe gradito.
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Il crepuscolo degli Idoli
Fiksi PenggemarDa capitolo II: [...]"E quindi hai pensato che abbandonarmi era meglio?" domandò irascibile lei, "Tesoro, nasciamo, viviamo e moriamo soli. Non è mia abitudine aiutare i mortali, mai, neanche i miei figli. Neanche quelli divini, se per questo" aveva...