"Sʜᴇ ɪs 🇪 🇱 🇪 🇨 🇹 🇷 🇮 🇨
ᴄᴀɴ ɪ ʙᴇ 🇪 🇱 🇪 🇨 🇹 🇷 🇮 🇨 ᴛᴏᴏ? "
- 𝒐𝒂𝒔𝒊𝒔
"Alla fine che sarà mai un semestre? Qualche misero mese. Io sono Camille Forrest e trovo sempre un modo per girare la situazione a mio favore"
Camille, detta Mil...
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CAMILLE.
22 𝚕𝚞𝚐𝚕𝚒𝚘 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚏𝚒𝚌𝚊𝚝𝚘.
«Si muove.» Dice dal nulla Aiden, smettendo improvvisamente di ridere insieme a me nel modo sguaiato che adottano solo le persone totalmente ubriache, cosa che - per la cronaca - siamo dalle dieci di questa sera. Ma che cazzo dice?
«Si muove!» Esclama più forte, sta volta guardandomi negli occhi. Cerco di smettere per un secondo di essere ubriaca fradicia e mi concentro su quello che mi circonda, per capire cos'è che secondo lui si muove: in lontananza, oltre il parabrezza, posso scorgere le luci della festa da cui siamo appena andati via. Viola, azzurro, verde e rosa stroboscopico. Bleah, odio il rosa. Fa così Barbie.
Non è questo il punto. Concentrati.
Giusto. Stavo dicendo: abbiamo parcheggiato la macchina poco lontano dal vialetto della casa che sta ancora ospitando il party. Siccome siamo arrivati tardi però - per colpa mia ovviamente - nel giardino del proprietario non c'era il minimo spazio per parcheggiare e nemmeno nelle vicinanze della villa, quindi ci siamo dovuti accontentare di un parcheggio più che abusivo in doppia fila, sul breve tratto di salita che precede la zona del quartiere in cui siamo stati fin'ora. Eravamo entrambi in buona fede ad inizio serata, speravamo che nessun poliziotto passasse nella zona. E almeno quella ci è andata bene.
Mi guardo meglio intorno: solo ora noto che gli alberi che ci affiancano si stanno muovendo in avanti. Anche le macchine che sono parcheggiate e ch e quindi in teoria dovrebbero stare ferme, poi se guardo con più precisio-
«OH CAZZO» esclamo appena realizzo che è la macchina che si sta muovendo, non quello che la circonda. O meglio, sta scendendo la salita su cui eravamo fermi e parcheggiati. Da sola. Di culo. Ma chi gli ha dato il permesso?
«Fermala!» Grida Aiden in preda al panico, muovendosi in modo furioso, come se cercasse qualcosa. Ah si! Il freno a mano cazzo!
