Vi consiglio di guardare sempre le note a fine capitolo, perché all'interno inserisco foto e materiali carini che possono aiutarvi nel visualizzare meglio ogni personaggio e le sue caratteristiche. Detto questo, buona lettura! 🌼
"𝑁𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑡𝑟𝑜𝑝𝑝𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑠𝑒𝑟𝑖𝑜.
𝑁𝑜𝑛 𝑛𝑒 𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑎𝑖 𝑣𝑖𝑣𝑜."- 𝐸𝑙𝑏𝑒𝑟𝑡 𝐻𝑢𝑏𝑏𝑎𝑟𝑡.
ℂ𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: 𝐒𝐡𝐞'𝐬 𝐄𝐥𝐞𝐜𝐭𝐫𝐢𝐜, 𝐎𝐚𝐬𝐢𝐬 🔊
CAMILLE.23 𝙻𝚞𝚐𝚕𝚒𝚘 𝚍𝚒 𝚞𝚗 𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚏𝚒𝚌𝚊𝚝𝚘.
(𝙾𝚟𝚟𝚎𝚛𝚘 𝚒𝚕 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚘 𝚍𝚘𝚙𝚘)
«Sei una sprovveduta! Uguale identica spiccicata a tua madre. Non c'è giorno che passi senza che tu abbia combinato un guaio. Cosa devo fare con te? Inizio ad esaurire le idee Camille. Ti avevo già dato diverse possibilità per dimostrarmi di saperti comportare bene e puntualmente mi hai deluso. Te l'avevo detto, anzi te l'avevo promesso: alla prossima bravata ci sarebbero state delle conseguenze. Sono stufo di doverti correre dietro nonostante tu abbia praticamente diciotto anni. Sei un'adulta diamine! Quando inizierai a comportarti come tale?»E questa è solo una parte della ramanzina lunga ore che mi sono dovuta sorbire al mio rientro in casa, ieri sera. Come se non bastasse, il fatto di essere praticamente già in post sbronza aveva fatto sì che le urla isteriche di mio padre risultassero diecimila volte più forti di quello che erano già. Tutto ciò non ha per niente giovato al mio misero autocontrollo, già messo a dura prova da tutti gli eventi della serata. La ramanzina è quindi sfociata in una lite piuttosto alterata, le nostre voci gravi rimbombavano per l'enorme villa che possediamo. E alla fine, mio padre pronunciò proprio le ultime parole che avrei voluto sentire:
«Tu a Settembre andrai in accademia per il tuo quarto anno di scuola. Non mi interessa se non sei d'accordo, puoi piangere anche in greco per quanto mi riguarda. È il momento che tu impari un po' di sana disciplina.»
Al che, nonostante mi avesse già minacciata più volte in simil modo, non gli credetti subito. Ormai me l'aveva promesso tante di quelle volte che ero abituata a sentirlo sproloquiare su questa possibilità. Poi però, dopo aver ricevuto lo sguardo azzurro gelo che mio padre usa in tribunale o quando si parla di affari, non ho più avuto dubbi: era fottutamente serio.
Non potevo contestare. Conosco mio padre come le mie tasche: se ti guarda in quel modo, puoi provare tutto quello che vuoi, ma l'avrà sempre vinta lui. E nel momento in cui si è seduto sulla sedia girevole posta dietro all'elegante scrivania in mogano che spicca nel suo studio altrettanto grande e sfarzoso, nel momento in cui ha abbassato lo sguardo sulle sue scartoffie come se non esistessi più, ho capito di non avere scelta. Sarei andata in quella stupida accademia: volente o nolente.
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𝐒𝐇𝐄'𝐒 𝐄𝐋𝐄𝐂𝐓𝐑𝐈𝐂 - 𝑪𝒂𝒎𝒊𝒍𝒍𝒆
Teen Fiction"Sʜᴇ ɪs 🇪 🇱 🇪 🇨 🇹 🇷 🇮 🇨 ᴄᴀɴ ɪ ʙᴇ 🇪 🇱 🇪 🇨 🇹 🇷 🇮 🇨 ᴛᴏᴏ? " - 𝒐𝒂𝒔𝒊𝒔 "Alla fine che sarà mai un semestre? Qualche misero mese. Io sono Camille Forrest e trovo sempre un modo per girare la situazione a mio favore" Camille, detta Mil...