Capitolo 16

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Salgo per prima sulla moto. Mi sento le guancia bruciare dal calore, non me ne sono accorta di arrossire.
Abbasso la testa toccandomi le guancia per poi salire alle orecchie calde.

«Te ne prenderò ultra.» Lui mi mette il casco lilla in testa sorridendomi.
Lo guardo negli occhi, ma tolgo lo sguardo il secondo dopo.

«Riesco a malapena a guardarti ora.» Parlo sottovoce.

«È imbarazzante?» Chiede.

«Forse.» Ribadisco.

«Io mi sento più felice.» Mi picchietta un bacio sulla guancia. Rimango basita. Sento improvvisamente la temperatura del mio corpo salire.

«Ei...che fai.» Accenno un sorriso timido.

Dopo qualche minuto, partiamo. Larry guida ad alta velocità facendo sì che le punta dei miei capelli sorvolino nell'aria. Guardo nello specchietto.

"Che matto, sorride." Sorrido altrettanto.

Arrivata, mi prendo la ramanzina dai miei. Ma non importa, si è rivelata una bella serata.
Mi riposo sul letto, ma all'improvviso mi sento estremamente stanca. Tanto stanca.

"Mi è salita la febbre. "

Mi arriva una notifica ma riesco a malapena a sbirciare fallendo nel tentativo di sollevare bene la testa.

«Sarà meglio dormire, domani sarò di nuovo in forma.» Mi incoraggio.
La coperta che ho sopra è pesante. Quando mi copro fa troppo caldo e quando tolgo la coperta fa molto freddo.

«Che sofferenza.» Sfrego gli occhi stanchi.

Tento di alzarmi pian piano, vado in cucina e decido di farmi del latte al cioccolato caldo mentre poggio la schiena su un tavolino.
Mentre il bicchiere di latte gira nel microonde, mi prendo il tempo di fissare il cielo attraverso la finestrella.

«Mi immagino come sarebbe se il mondo intero spegnesse tutte le luci soltanto per qualche minuto. Sarebbe definitivamente uno spettacolo la sù!» Fisso, con il contraccolpo della luna negli occhi. All'improvviso il bip del microonde mi richiama l'attenzione. Prendo il bicchiere e soffio sul latte.

«La lingua!» Mi lamento dopo un assaggio rovente.

Fuori dalla finestra sento delle moto ruggire nella strada d'avanti a casa mia. Sbircio e vedo dei ragazzi guidare delle moto a tutta velocità. Facendo dei giri a cerchio. Non vedo i visi visto che coprenti con dei caschi, cui sopra disegnati dei teschi.

«A queste ore tarde? E la nanna si salta giustamente.» Ironizzo.
I ragazzi saranno cinque o sei.

«Ma chi saranno mai?» Mi domando sotto i baffi.

«Ma che importa.» Tolgo l'attenzione e giro i tacchi sorseggiando.

«No bello. Andiamo, a quello ci penseremo dopo!»

Mi blocco sul posto con del latte in bocca.

«Questa voce l'ho già sentito.» Mi incuriosisco, ma appena si fa sentire la febbre più di prima, mi scordo tutto e mi affretto in camera.

Tutto inizierà ad avere senso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2020 ⏰

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