Nei Tarocchi, la carta del Mago rappresenta lo spirito, il soggetto pensate che si riflette nell’Io. Indica intelligenza, azione, padronanza, libertà nei confronti del pregiudizio. E ancora, esprime abilità, diplomazia, furberia, capacità di persuasione.
Al negativo, però, significa intrigante, senza scrupoli e sfruttatore.«Bisogna dargliene atto: Riario sa esattamente come intimidire le sue prede».
«Forse Dio è dalla parte della contessa in questa faccenda».
«Non ho fede in alcun Dio che si schiera con quella… subdola manipolatrice».
«Volete spuntare la vostra lama su di me, quando invece dovreste tenerla affilata per Riario?»
Leonardo ormai non riusciva più a sentire nemmeno i suoi pensieri, tanto la sua mente era affollata di parole dall’ultima conversazione, avuta nell’osteria. Uscì barcollando dalla porta sul retro, sperando così di allontanarsi da quelle voci, da quelle accuse, ma purtroppo non trovò alcuna pace.
Si passò le mani sugli occhi, cercando di recuperare lucidità, ma quando sollevò lo sguardo vide qualcuno attraversare il vicolo a passo svelto. Non ebbe bisogno di più di un secondo per riconoscere la persona davanti a lui: l’arma più potente del Vaticano.
Ancora incerto sulle sue stesse gambe, cercò di nascondersi velocemente dietro ad una colonna, aspettando il momento giusto per lanciarsi per le strade di Firenze, all’inseguimento del suo nemico. Non appena la vide voltarsi dall’altra parte e dargli le spalle, uscì allo scoperto.
Purtroppo, però, non riuscì a muovere più di qualche passo, e il suo sguardo fu nuovamente catturato.
Alla sua sinistra, la strada era un lago di sangue, coperta da decine e decine di cadaveri brutalmente martoriati. Iniziò a tremare violentemente, mentre si avvicinava per controllare cosa fosse accaduto.
Tra tanti cittadini a lui sconosciuti, però, vide chiaramente il volto di Nico, la pelle pallida, gli occhi sbarrati e il sangue che gli colava lungo la fronte. Accanto a lui, il corpo di Zoroastro giaceva senza vita, accasciato scompostamente su sé stesso.
Avanzò di qualche altro passo, sempre più incerto e scosso, ma presto desiderò di non averlo mai fatto.
Con la schiena poggiata ad una colonna, Andrea aveva lo sguardo perso nel vuoto e la camicia impregnata di sangue. Poco distante giaceva tutta la famiglia de’ Medici, comprese le tre piccole bambine di Clarice e Lorenzo, il candore delle loro vesti devastato dalle ferite. Giuliano aveva lo sguardo rivolto altrove, e seguendolo Leonardo riconobbe Vanessa, sdraiata su un fianco.
Sentiva che il cuore stava per uscirgli dal petto, il suo viso era imperlato di sudore e i suoi occhi si stavano bagnando di lacrime. Rialzò lo sguardo ma la situazione non fece che peggiorare: tutte le altre vie della città si stavano riempiendo di cadaveri, vittime innocenti morte per la sua incapacità di salvare la città.
L’aria stava diventato irrespirabile, improvvisamente densa di fumo, mentre nelle orecchie dell’artista risuonava il boato dei suoi cannoni. Questa volta, però, non erano rivolti verso il nemico, ma nella sua direzione.
Tentò invano di recuperare fiato, di deglutire, di muovere anche un solo muscolo del suo corpo, ma il terrore lo aveva paralizzato e nemmeno la sua mente era in grado di ragionare.
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Il Gioiello del Vaticano
Fanfic~ fanfiction sulla serie tv "Da Vinci's Demons" ~ . Il conte Girolamo Riario una volta disse: «Quando si deve trasmettere un messaggio, preferisco servirmi di mezzi che gli altri non userebbero». Una donna, ad esempio. E se papa Sisto IV non avesse...