N°4 -CICATRICI-

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TONI
Sento bussare alla porta, mi alzo dal letto e vado ad aprire.
"Toni!"
"Toni apri sono Fenks"
"Ei Fenks, ma lo sai che ore sono?"
Fuori è ancora buio non si vedono ancora le prime luci dell'alba,
"Toni, hanno preso Jug"
"Chi...chi ha preso Jug?"
"I goolies, gli hanno scagionati ieri e sono parecchio incazzati"
"Aspettami alle moto e chiama gli altri dammi il tempo di cambiarmi"
Dopo 2 minuti sto correndo verso la Fenks, Sweet pea e altri 5/6 Serpent.
Sfreccio con la mia moto verso il posto che mi ha indicato Fenks, quando arriviamo troviamo Jughed ricoperto di sangue vicino ad un fuoco, ci guarda con occhi allarmanti, come se vorrebbe avvisarci di qualcosa.
In un attimo veniamo circondati dai goolies, sono almeno 10 in più di noi.
"Guarda guarda, il serpenti nella tana dei lupi"
"Lascia andare Jughed e noi ce ne andiamo."
dico al ragazzo che mi ha parlato prima, è alto, muscoloso e ha varie cicatrici sul volto e sulle mani, sembra essere il capo li,
"Oh reginetta, voglio ovviamente qualcosa in cambio...Ci avete mandato voi in prigione, e noi vogliamo vendetta"
"Che cosa vuoi esattamente?"
"La vita di qualcuno di voi"
"Fanculo! Noi prendiamo Jug e ce ne andiamo e voi sparite!"
Sento delle risate attorno a me,
"Oh principessina, vuoi difendere il tuo re?"
Faccio scattare il coltellino e stessa cosa fanno gli altri Serpent,
"Ultimo avvertimento, dacci Jughed e noi ce ne andiamo"
Sento le sirene della polizia in lontananza. Il ragazzo mi guarda con aria di sfida e poi scappa assieme a tutti gli altri. Corriamo a liberare Jug, e scappiamo, sento uno sparo e un dolore atroce al fianco, mi giro e vedo il ragazzo con le cicatrici con una pistola in mano che scappa mentre cado a terra e perdo i sensi.

CHERYL
Il telefono vibra affianco a me, lo guardo, sono le 4:10 del mattino, mi chiedo chi sia a quest'ora.
"2 chiamate perse da Jughed"
"1 chiamata persa da Sweet Pea"
"Betty: vieni immediatamente in ospedale."
Mi vesto velocemente ed esco, arrivo il più veloce possibile in ospedale, vedo Jug, Betty, Sweet Pea, e altri Serpent...merda,
"Cheryl!"
"Betty! Ho fatto più in fretta possibile, che succede?"
"Toni... avevano preso Jug e..."
"E cosa Betty?!"
"Un goolies ha sparato Toni"
"Cosa!? Dovè ora?"
"In sala operatoria, non sappiamo ancora nulla"
Mi salgono le lacrime, Toni, la mia Toni, in fin di vita, per colpa di quei bastardi dei goolies. Piango, così forte che mi guardano tutti, ma non mi importa, la mia ragazza, la mia vita, è stata sparata quando io dormivo, potevo essere con lei, potevo salvarla.
Piango per quelli che sembrano minuti, ma che invece sono ore.
Entrano le prime luci dell'alba dalle grandi finestre dell'ospedale, e io ancora piango. Non abbiamo ricevuto notizie, non sappiamo niente.
Sono le 8:56, sono quasi 5 ore che Toni è dentro la sala operatoria. Verso le 9:30 un'infermiera ci chiama,
"Sta bene, l'operazione è stata lunga, se non l'avessimo operata subito forse non c'el'avrebbe fatta. C'è una brutta notizia... è in coma, non sappiamo quanto possa durare."
Mi manca il respiro.
"Posso vederla?"
"Sei una parente?"
"Sono sua sorella"
Lei capelli castani, io capelli rossi, lei occhi scuri, io occhi chiari, mi affretto ad aggiungere,
"Sorellastra"
"Entra"
Mi dice l'infermiera con evidente dubbio sul volto.
Entro dentro una camera, e la vedo, la mia Toni, distesa su un letto.
Corro da lei le tengo la mano e la stringo forte,
"Torna da me Toni..."

TONI
Apro gli occhi, sono in una stanza a malapena illuminata da una finestra, la testa mi scoppia. Sulla poltrona c'è una ragazza addormentata, sembra che non abbia dormito per notti intere.
"Cheryl"
Sobbalza sulla poltrona, quando mi vede corre da me e mi abbraccia, mi abbraccia fortissimo.
"Ei piccola"
Dico io,
"Toni"
Piange su di me, io la stringo,
"Ei sono qui"
"Mi sei mancata"
"Sono qui da malapena una notte, ti manco già così tanto?"
"Toni..."
"Si amore?"
"Sei entrata in coma..."
"Cosa... in coma? Come è possibile, era solo una piccola ferita."
Mi allungo e prendo il telefono di Cheryl dal comodino affianco al mio letto e leggo, 16 Luglio 10:44.
Fisso un punto, mi passano mille pensieri che vengono risvegliati da Cheryl,
"Sono rimasta qui giorno e notte, ogni singolo giorno"
"Oh Cheryl mi dispiace così tanto..."
Le asciugo una lacrima dal volto e la bacio, mi era mancata, tanto anzi tantissimo.
"Vieni qui"
le dico allargando le braccia. Si distende su di me piano per paura di farmi male, e io la stringo, e cerco di calmarla baciandole la fronte e le labbra. Ci addormentiamo così tutte e due, su di lei sono ancora evidenti i segni delle lacrime e delle notti insonni.
È rimasta con me, tutto questo tempo, la amo così tanto.

CHERYL
Mi addormento tra le sue braccia, fino a quando dei medici non entrano dentro la stanza. Le fanno le visite necessarie,
"Signorina"
Dice l'infermiera riferendosi a me,
"Antuanette Topaze è in condizioni stabili, si riprenderà piano, ancora non può camminare, deve riprendersi."
"Va bene, e entro quanto si riprenderà?"
"2/3 settimane, vada a sciacquarsi a casa e torni qui quando vuole, ha fatto già molto per lei standole vicino ogni giorno"
Chiamo Jughed, e le chiedo di avvisare gli altri.
Quando torno da Toni lei si è già riappisolata, le lascio un bacio leggero e torno a casa mia.
Quando torno a casa c'è mia madre ad aspettarmi,
"Dove sei stata oggi!?"
"Da Toni madre."
"Penelope, lascia stare tua figlia, non vedi come sta?"
"Grazie Nana"
Le lascio un bacio sulla guancia e salgo in camera mia.
Mi lancio sul letto e mi addormento con un sorriso sul volto, un sorriso che nessuno vedeva da un mese.

TONI
Quando apro gli occhi mi ritrovo circondata dai miei migliori amici,
"Ei"
"Ei Toni!"
Dicono loro quasi in coretto,
"Dov'è Cher?"
"È andata a casa, aveva bisogno di riposo."
"Va bene, come state stronzetti?"
"Ci sei mancata Topaz!"
"Oooh Sweet Pea, hai ingoiato un barattolo di Nutella per caso? Da quando sei così dolce?"
"Da quando Josey è finita per caso nei suoi pantaloni!"
"Oh finiscila Fenks"
"Ahah, Josey? Davvero?"
"Perchè tutti vi stupite quando lo dico?"
Scappa una risata contagiosa, mi mancavano i miei fratelli.
Cher entra in camera, mentre finisco quella sbobba chiamato anche pranzo,
"Ei amore"
"Ei principessa"
"Che mangi di buono?"
"Aah sinceramente non lo so nemmeno io, fa così schifo, bleah! Ci manca solo che il 'cibo' di metta a camminare da solo"
"Immaginavo... per questo ti ho portato... un Milkshake al cioccolato di Pop's, (ovviamente di nascosto dai medici)"
"Ooh amore, non dovevi"
Faccio per prenderlo quando,
"Ferma! Prima te lo devi meritare"
"Vieni qui Blossom"
Le do un bacio con tutto l'amore che posso e poi in fretta mi prendo il mio Milkshake,
"Ei! Non vale così!"
"Mai abbassare la guardia Blossom!"
Mi sorride, un sorriso che mi mancava, un sorriso caldo e familiare, che mi fa sentire a casa.








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A.C.♡















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