NICHOLAS 5

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                        ~Una Volta~

Cerco di ascoltare i discorsi dei miei futuri suoceri e della mia futura moglie Casy.
Cerco! Ma la mia testa è da un'altra parte. I suoi zii non sono affatto preoccupati a mandare qualcuno a cercarla. Niente! Si comportano come se non fosse esistita.
L'unica persona che ha notato la sua assenza è mia figlia.
《Thomas!》,lo chiamo notando che stava parlando con Miranda, la domestica di Lei.
《Tutto bene?》, mi domanda.
《Sì.  Che cosa voleva Miranda?》, gli chiedo andando subito al dunque.
《Voleva sapere se avevo notizie della Signorina Carlotta. 》, mi spiega facendomi capire che Miranda era molto preoccupata per la sua Signorina.
《Gli hai detto qualcosa?》,domando nervoso. Ho giurato a Lei che non avrei detto niente a nessuno e così ha fatto anche lui.
Non volevo infrangere il giuramento fatto a Lei. Non potevo immaginare di deluderla.
《No. Tranquillo!》, mi rassicura lui.
《Come sta?》, gli domando senza riuscire a tenere a bada la mia curiosità. Sono due giorni che non l'ha vedo.
《Mi sembra un fiore che appassisce sempre di più. 》,mi spiega metaforicamente.
《Padre! Padre!》, sento mia figlia tra le lacrime chiamarmi.
Mi precipito da lei e l'ha prendo subito in braccio cercando di calmarla.
《Perché piangi?》, le chiedo accarezzandole il viso da foletto.
《Casy mi ha detto che Carlotta è morta.!》, mi confessa ricominciando a piangere.
《Tesoro! Guardami! Non è così. 》, sono incredulo a quello che le mie orecchie hanno sentito,《Tesoro! Papà deve uscire un'attimo,  va bene?! Ci vediamo tra un po'.  Rimani insieme a Thomas, va bene?》.
Dopo che mi da un piccolo abbraccio mi lascia solo con Thomas che mi guarda come se mi leggesse la mente e sa quello che sto pensando.
《Vai da Lei, giusto?!》.
《Vi vediamo dopo!》, gli dico evitando di rispondere alla sua domanda.
Sto cercando di negare che quella frase detta da Casy non mi turbi, ma non ci riesco. Mi sta divorando lentamente.
E come se mi mancasse l'aria.
《Più veloce!》,ordino al vetturino. Voglio assicurarmi che lei stia bene.

《Signorina Evans-Smith?》,la chiamo ma non ricevo nessuna risposta.
Il panico e la paura mi assalgono con così tanta ferocita da lasciarmi senz'aria.
Inizio a cercarla per tutta la casa, però di lei non c'è la minima ombra.
《Carlotta!》, urlo per poi vederla nel giardino assieme ai fiori.
Non riesco a fare un passo.  Ne davanti ne dietro. Sto fermo lì come una statua e la guardo come se fosse la prima volta che la vedo.
Ho urlato il suo nome per la prima volta.
Come se avvertisse la mia presenza si gira ed incrocia il mio sguardo ancora imbambolato.
Le sue mani sono sporche di terra come il suo dolce volto.
Scuoto la testa nella speranza di cacciare via quel pensiero.
《Mi avete chiamata Signor Black?》, mi domanda appena mi è davanti, 《Scusate, ma ho sistemato un po' il giardino.》, mi spiega il suo stato abbassando il capo, evitando così il mio sguardo.
Adesso che mi guardo meglio intorno, noto con allegria e tristezza che la casa ormai ha il suo profumo.
《Mia figlia è preoccupata per voi.》, le spiego perché la mia presenza lì evitando di spiegare altre cose.
《Le avete detto qualcosa?》, mi domanda preoccupata.
《No. Non infrangerei mai una promessa.》, capisco dal suo sguardo che era spaventata.
《Sentite! Io voglio molto bene a....》, senza farla finire le do le spalle e me ne vado lasciandola sola, in quella grande casa.

《Come sta?》, mi domanda Thomas appena rimasti soli.
《Bene!》,rispondo freddamente.
《Tutto bene?》.
《Sì.  Se hai finito con le domande ti dovrei chiedere di fare una cosa per me.》, esclamo guardando e riguardando i documenti nelle mie mani.
《Sei nervoso! Sei sicuro.....》.
《Thomas!》, lo richiamo nella speranza che capisca che deve smetterla con le domande.
《Va bene!》,mi dice alzando le mani in segno di arresa,《Cosa devo fare?》,mi domanda serio. Però ho la netta sensazione che fosse serio anche prima.
《Metti a posto questi documenti. C'è scritto qui dentro il da fare. Nessuno deve sapere niente, capito?!》.
《Sicuro?》, vuole sapere dopo aver dato un'occhiata veloce ai documenti.
《Sì.  Adesso, per favore, basta parlare.!》.

《Papà!》, la voce di Katia mi arriva dritta al cuore.
Nell'ultimo periodo, soprattutto dopo la scomparsa di "Lei", la piccola piange quasi sempre. Si è legata subito alla fuggiasca.
《Ch'è successo?》, le domandando ma so già la risposta.
Non sono un mago. Conosco bene mia figlia.
《Voglio Carlotta! Nessuno la sta cercando.!》, mi dice tra le lacrime. Piccola ma perspicace.  I bambini vedono meglio degli adulti.
Ciò mi fa sentire un mostro nei confronti di "Lei". L'ultimo nostro incontro.
《Su! Non piangere! Sono sicuro che sta bene adesso dove si trova.》.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 11, 2022 ⏰

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