Un errore impulsivo

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"Cosa sta succedendo?" È probabilmente ciò che si chiesero entrambi in quel momento.
Levi si era mosso senza neanche pensarci eliminando quei già pochi centimetri che dividevano i loro visi. Non si ricordava come fosse successo, era come se il suo corpo si fosse mosso da solo. Stupido stupido pensava mentre aspettava che Hanji lo allontanasse. Ed ecco che dopo pochi istanti la donna appoggiò le mani sul suo petto come per spingerlo via. Levi era pronto a godersi quell'ultimo istante prima di essere inevitabilmente respinto, eppure... era una sua impressione o quel momento stava durando più a lungo del previsto?

La mente di Hanji si fece immediatamente più lucida grazie al gesto di Levi e così, di riflesso, le sue mani si mossero per allontanare l'uomo, ma qualcosa le fermò. Ecco la sensazione di prima risvegliarsi dentro il suo stomaco. Hanji non capiva perché ma non voleva allontanarsi, al contrario. E più istanti passavano più quella sensazione aumentava, insieme al suo battito cardiaco. Per qualche attimo si lasciò pervadere e inebriare da quell'emozione, sentiva il respiro caldo di Levi, le sue labbra morbide, si permise anche di chiudere gli occhi, finchè di colpo si ricordò. Una serata con gli amici, una bevuta di troppo, e quel desiderio che provava dentro di sé, che le aveva fatto baciare qualcuno. Quel sogno che aveva rivissuto così tante volte nel giro degli ultimi giorni e che solo ora realizzava non essere un sogno. Finalmente era riuscita a vedere l'uomo in grado di risvegliare in lei quella sensazione: era la persona di fronte a lei proprio in quel momento.
Appena giunta a questa realizzazione Hanji aprì gli occhi di scatto e permise alle proprie mani di allontare finalmente Levi.

-Io, ehm...- ballettò la donna. La sua mente era completamente sobria, eppure, per qualche ragione, il suo cervello le stava urlando che aveva appena fatto un errore nel respingere Levi. No no no non poteva essere, doveva solo essere confusa. Voglio dire il bacio era stato molto molto molto bello, forse quello le aveva scombussolato le idee, non poteva essere innamorata di Levi giusto? Eppure ora se la ricordava quella sera, lei non aveva baciato Levi perchè aveva voglia di baciare qualcuno a caso, lo aveva fatto perché era Levi. No no no, quello doveva essere l'alcol, anche ora era stata colpa dell'alcol! Esatto, doveva essere così per forza!Però prima mentre ballavano... No! A cosa stava pensando. Hanji aveva bisogno di riflettere e il posto giusto non era sicuramente quello.
-... devo andare.- concluse la donna.

Hanji si allontanò in fretta e Levi la perse di vista tra la folla. Il corvino restò per qualche secondo a guardare il punto in cui la donna era scomparsa.
L'uomo si toccò le labbra ancora umide.
Cosa. Aveva. Fatto!?
Levi fu preso dal panico man mano che la realizzazione di ciò che era appena successo si faceva strada nella sua mente. Questo era esattamente quello che NON doveva succedere. Come gli era venuto in mente!? Questa volta non c'erano scuse, era stato lui a fare la prima mossa. Perché aveva fatto una cosa così stupida!? Ora Hanji lo avrebbe evitato? Le cose sarebbero state strane tra loro? Levi aveva davvero perso l'unica persona che sembrava capirlo solo per un bacio? Quel bacio era stato un errore gigantesco, eppure quegli istanti di esitazione da parte della donna? Hanji non lo aveva respinto subito, proprio come lui non l'aveva respinta al bar quella sera. Forse...? No, non importava più ormai, alla fine lei se n'era andata. Ci potevano essere un milione di motivi per quella piccola esitazione e Levi dubitava che uno di quelli fosse perché Hanji era innamorata di lui. L'unica cosa che poteva fare ora era scusarsi con la donna e sperare che le cose tornassero più vicine possibili a come erano prima. Così decise di andare a cercarla, ma qualcosa catturò la sua attenzione poco prima che si potesse alzare, qualcosa che si trovava nel punto precedentemente occupato dalla mora.

Hanji si stava dirigendo velocemente verso l'uscita, quando fu colpita dalla spiacevole realizzazione che era stato Levi a portarla lì.
-Dannazione-
Hanji fece per mettere le mani nella borsa... la borsa... Dove era la sua borsa!? Cavolo devo averla lasciata sul divanetto.
Hanji ritornò nel posto da dove si era appena allontana, pregando che Levi se ne fosse andato... ed era così! Peccato che se ne fosse andata anche la sua borsa.
Mentre pensava dove altro avesse potuto averla lasciata Hanji sentì una mano appoggiarsi sul suo braccio, il che la fece sussultare. Fai che non sia lui, fai che non sia lui, fai che non sia lui.
-Hey- sentendo la voce di Nanaba la donna tirò un sospiro di sollievo.
-Tutto bene...? È successo qualcosa?-
-Benissimo! Perché chiedi ahah...-
-Sei tutta rossa in faccia. Levi ha fatto una mossa?- disse Nanaba con un sorrisetto.
-Ecco...- Hanji spostò lo sguardo per evitare gli occhi indagatori della donna, ed ecco che poco più in là vide Levi che vagava per la sala, con la sua borsa!
-Nanaba ti prego prestami il cellulare!-
-Perché?-
-Devo chiamare un Uber, sbrigati per favore!-
-Ok ok, tieni-
Hanji le strappò il telefono dalle mani.
-Grazie-
-Di nulla, ma perché te ne vai così presto?-
-Non mi sento molto bene...-
-Oh mi spiace... Aspetta! Tu mica eri venuta con Levi??-
-Sì, cioè no!-
-Cosa è successo, dai dai racconta- insistette Nanaba con un grigno sul viso -Ci ha provato con te?-
-Devo proprio andare!- disse Hanji correndo via.
-Hey aspetta!- Ma la donna se ne era già andata.

Ormai era da un quarto d'ora che la cercava, ma Levi non riusciva a trovare Hanji da nessuna parte. Si sedette su un divanetto, poco distanti c'erano Erwin e Moblit che parlavano insieme a Nile Marie. Erwin sorrideva, ma aveva uno sguardo malinconico. Anche lui sarebbe diventato così? Che stupido che era stato a pensare che lei provasse lo stesso. Mentre rifletteva Erwin gli fece cenno di venire e così fece.
-Ancora qui?-
+Sì, perché me lo chiedi? Non è così tardi-
-È che ho visto Hanji andarsene un po' di tempo fa e pensavo foste venuti insieme-
-Oh...- anche la più piccola speranza che l'esitazione della mora gli aveva dato si spense in quel momento.
-Qualcosa non va?-
-No, niente... Hanji ha dimenticato la borsa-
-Se vuole gliela riporto io, domani ricomincia la scuola e ci vedremo alla prima ora, così gliela posso ridare subito- disse Moblit che, essendo poco distante, aveva sentito la conversazione.
Levi ci pensò su. Hanji se n'era andata, sicuramente non voleva vederlo. Forse era meglio che se ne occupasse Moblit... però quella era la sua unica scusa per poterle parlare domani, altrimenti chissà quando Hanji se la sarebbe sentita di affrontare l'argomento. No, Levi voleva mettere le cose in chiaro subito. Visto che lei non ricambiava le avrebbe detto di non preoccuparsi, si sarebbe dimenticato di questa cotta e le cose sarebbero tornate alla normalità. Era questo che voleva, giusto?
-No lascia stare, faccio io- Non c'era più motivo per Levi di stare alla festa, così salutò i suoi amici e se ne andò.

Hanji si svegliò di colpo. Era il solito sogno ricorrente, solo che adesso era finalmente a conoscenza della vera identità dell'uomo nel suo sogno e, nonostante sapesse che quella persona era il suo migliore amico, i sentimenti che provava durante l'intera scena non erano cambiati. Ma come poteva essere? Quelli non erano sentimenti che aveva mai provato verso i suoi amici, beh almeno non fino alla sera precedente...
Guardò la sveglia, tra poco era ora di andare a scuola. Levi l'avrebbe cercata per darle la borsa, questo lo sapeva, ma non aveva ancora idea di come comportarsi quando lo avrebbe visto. Doveva trovare un modo per respingerlo senza rovinare la loro amicizia. Perché lei voleva respingerlo... giusto?

Una semplice verità ~Levihan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora