Prologo

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||Prologo||

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St. Louis, 10 novembre 1987.

                    L'agente Jones scese frettolosamente dall'autovettura di servizio. Era tanto impaziente e  nonostante il suo corpo fosse ormai stanco, aveva voglia di chiudere per sempre questa storia. Non ce la faceva più, non aveva più le forze necessarie per correre dietro a quel brutto figlio di puttana. Non dormiva da giorni, passava notti intere sui fascicoli analizzando prove, cercando collegamenti e ora di una cosa era certo: Il caso doveva essere chiuso entro fine giornata.
Alla centrale verso le tre del mattino era arrivata una donna sulla cinquantina che sembrava appena uscita dall'inferno. Il nero delle lacrime scure segnavano il suo visto pallido e spaventato. Aveva detto di voler lasciare una deposizione: sapeva chi era il responsabile di tutte quelle uccisioni che avevano sconvolto la città di St Louis. Fino a quel momento non uno straccio di prova che connettesse gli omicidi a qualcuno e questa volta Vincent Jones era speranzoso. Vedeva finalmente luce dopo tanta oscurità.

La donna aveva dichiarato di aver visto, poco prima di dirigersi alla centrale, un uomo trascinare la sua vicina nella casa difronte alla sua e che poco dopo aveva sentito delle urla. "Lui– aveva detto la donna tra le lacrime  – è... è stato lui." Indicando una delle foto che gli erano state mostrate.
E alla domanda: "Ne è sicura?" Aveva  raccontato di averlo visto e che era sicura che fosse lui.

Vincent a quel punto aveva raccolto la sua pistola ed era partito alla ricerca di questo Ruben Quinn, quello era il suo nome, il suo incubo, la sua spina nel fianco. Secondo le indicazioni che gli erano state fornite il mostro si trovava nella terza casa infondo, l'ultima del quartiere. L'agente si armò di forza e coraggio e avanzò fino alla porta socchiusa.
La casa era immersa in un silenzio agghiacciante, non un ronzio o un qualsiasi rumore. I primi raggi solari quella mattina avevano tardato a sorgere e il buio incombeva ancora intorno a lui, l'unica fonte di luce erano i lampeggianti dell'auto che illuminavano in modo alterno di blu e rosso la casa. Alcuni agenti raggiunsero Vincent restando dietro di lui per coprirgli le spalle salirono le scale in legno scuro mentre puntavano le pistole color pece davanti a loro, mentre altri si sparsero per il primo piano dell'abitazione.
D'un tratto finalmente Vincent Jones vide una figura scura nel bagno, accovacciata, un diavolo dall'aspetto umano che se ne stava lì di spalle a contemplare il corpo insanguinato della sua ennesima vittima.

"Allontanati dalla donna!" Vincent urlò con rabbia mettendo il dito indice sul grilletto.

Il criminale era inginocchiato con la mano poggiata sul collo insanguinato del corpo ancora caldo ma fu costretto ad alzarsi e restare poi immobile con il resto del corpo che ben presto venne strattonato e costretto a muoversi. Non parlò, no non l'avrebbe fatto. I suoi occhi verdi studiarono accuratamente ogni persona davanti a lui muovendosi a destra e sinistra mentre apriva di getto le braccia sollevandole in segno di resa.

Vincent socchiuse per un attimo gli occhi mentre i suoi colleghi si affrettavano a circondare Ruben.
"Fermi! Voglio farlo io – sbarrò gli occhi e tirò fuori le manette – lasciatelo a me." Avvicinandosi lo fissò con una rabbia furiosa e preso da un momento di poca lucidità sferrò un terribile pugno colpendo in pieno il viso di Ruben, il quale vacillò per un attimo ma venne sostenuto dagli agenti intorno a lui. La stanza silenziosamente era stata popolata dal personale medico alle prese contro il tempo per cercare di salvare la donna stesa sul pavimento.

"Hai il diritto di non parlare. – Vincent afferrò con forza le braccia del giovane uomo – Qualunque cosa dirai potrà essere usata contro di te in tribunale. Hai il diritto di nominare un avvocato in tua difesa, se rinuncerai a questo diritto te ne verrà assegnato uno d'ufficio." Il detective Jones recitò quelle frasi come fa un fedele con il rosario, un messaggio chiaro e prestabilito. Il metallo freddo delle manette rinchiuse i polsi robusti. "Ora non farai più del male a nessuno." Gli sussurrò all'orecchio.

Lo strangolatore di St. Louis era fuori gioco, Vincent Jones ne era convito. Ma era davvero così?

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Spero che questo piccolo prologo vi abbia in qualche modo incuriosito, al prossimo capitolo!! 🌞

Questo libro è un'opera della fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono prodotto dell'immaginazione dell'autrice o, se reali, utilizzati in modo fittizio. Ogni riferimento, se non voluto, è puramente casuale.
© platinumn

Under Wraps || hs AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora