||Tre||
Vincent Jones se ne stava seduto sulla sua comoda sedia in pelle acquistata un paio di anni prima in un negozio dell'usato, era quasi nuova di un colore simile al verde scuro. Nel suo ufficio si sentivano le note di Bette Davis Eyes di Kim Carnes, il volume non troppo alto da dare fastidio agli altri ma abbastanza da nascondere il suo leggero canticchiare.
"....What it takes to make a pro blush. She got Greta Garbo stand off sighs. She's got Bette Davis eyes..." batteva le mani sulle cosce a ritmo della canzone.
D'un tratto sentì qualcuno schiarirsi la voce. Subito buttò giù le gambe dalla scrivania e abbassò il volume della radio. "Un attimo." Disse prima di alzare lo sguardo verso la porta e notare una giovane donna appoggiata con la spalla allo stipite. Capelli rossi e viso angelico, il suo completo nero spiccava su quella pelle candida, la maglietta stretta infilata nella gonna midi metteva in risalto il suo petto prosperoso e i suoi fianchi snelli mentre portava la giacca appoggiata sul braccio. Non appena Vincent scattò in piedi si accorse che la donna non era molto alta, nonostante avesse i tacchi."Buongiorno. Sono Janina Baker." La vide staccarsi dallo stipite della porta e allungargli la mano.
Vincent ricambiò il gesto. "Vincent Jones." Gli era praticamente impossibile staccare gli occhi da quel viso.
Lei sorrise debolmente. "Posso accomodarmi?"
Indicò la sedia.L'uomo scosse la testa cercando di ritornare alla realtà. "Ma certo – che figura di merda, pensò – accomodati." La porta venne chiusa e si trovarono faccia a faccia, da soli. Il poliziotto fu il primo a parlare. "CIA o FBI?" Chiese immaginando già la risposta. Quella donna puzzava di federale e infatti glielo confermò pochi secondi dopo. Vincent arricciò le labbra e annuì ripetutamente. "Cosa ci fa qui l'FBI?" Sorrise.
"Per la riapertura di un processo – la donna lo guardò da sotto le lunghe ciglia – mi sorprende che lei non ne sia a conoscenza dato che le apparteneva." Vide Janina corrugare le sopracciglia.
Vincent sospirò. "Sono tornato da poco, si saranno dimenticati di informarmi."
Era stato via per due settimane, una piccola vacanza, ma ciò non giustificava il fatto che non fosse stato aggiornato. Odiava essere impreparato, soprattutto in quel momento davanti a quella bellissima donna."Oh. Bene allora la informo che le indagini per il caso dello squartatore di St.Louis sono aperte."
Il poliziotto in un primo momento sbarrò gli occhi e rimase in silenzio poi strinse con forza le palpebre e inspirò. Mantieni il controllo, ordinò a se stesso. Separò le labbra per dire qualcosa ma non ne uscì niente quindi ci riprovò. "E?"
Janina lo guardò strana. "E io mi occupo delle indagini."
Vincent credeva di essersi liberato per sempre di Ruben Quinn e invece quell'angelo davanti a lui gli aveva comunicato che era di nuovo un problema. "Credevo ci fosse una testimonianza schiacciante."
"È stata ritrattata – disse velocemente la donna – lei si è occupato delle indagini e dell'arresto?"
Vincent voleva cambiare discorso decise dunque che era giunto il momento di approcciare. "Diamoci del tu, e si sono io."
Lei sorrise leggermente. "Puoi darmi il tuo fascicolo? È più approfondito rispetto al mio e ho bisogno di informazioni."
Il detective annuì titubante. "Si posso farlo."
"Ci tenevo a dirti che non stiamo mettendo in dubbio le tua capacità investigative né tantomeno tutto il lavoro che hanno fatto i tuoi colleghi, ma dato che la testimonianza di quella donna era il cardine dell'accusa ora che ha ritrattato la Corte deve rivalutare tutte le prove incriminanti e noi dell'FBI abbiamo più mezzi per venirne a capo – lasciò Jones senza parole – Inoltre se vuoi puoi affiancarmi." Gli propose.
Il poliziotto la guardò mentre si mordeva l'interno della guancia sinistra. "Io ho chiuso con quel caso – si allontanò dalla scrivania dirigendosi vicino alla porta pronto a mandarla via – ma potrei dirti quello che so. Magari davanti ad un caffè?"
Janina in cuor suo avrebbe voluto rifiutare ma quello poteva essere l'unico modo per parlare quel poliziotto. "Va bene – rispose alzandosi e avvicinandosi a lui – e non nasconderai nulla."
Gli tese la mano che lui afferrò. "Ti dirò tutto quello che so." Le fece l'occhiolino.Vincent Jones era un uomo alto dalle spalle robuste e il sex appeal paragonabile a quello di un criceto ma nonostante quello era un bell'uomo. La conferma di questo suo pensiero Janina l'ebbe nel momento in cui si sedette insieme a lui intorno a dei tavolini di una caffettiera; quando l'uomo decise finalmente di togliersi quello stupido berretto con lo stemma dell'aviazione inglese.
I capelli erano abbastanza corti e color miele, il viso dai tratti ben definiti e la carnagione chiara. Gli occhi verde scuro erano incorniciati da un paio di ciglia folte che donavano al suo sguardo molta più intensità, il naso sottile attirava poco l'attenzione rispetto alle labbra carnose in quel momento leggermente aperte."Sei giovane per avere già un caso tutto tuo." Osservò Vincent dando vita alla conversazione.
Janina prese un sorso del tuo tè caldo alla cannella, uno dei suoi preferiti. "Ho lavorato tanto per poter ottenere questo caso."
Il poliziotto la guardò corrugando le sopracciglia. "Perché proprio questo?" Le domandò.
La donna si morse il labbro cercando di non guardare per nessuna ragione Vincent in viso. "Un-... – una questione personale." Balbettò.
Vincent fu investito da un'ondata di dispiacere e le posò con dolcezza la mano sulla sua. "Oh, beh mi dispiace... qualsiasi cosa sia successa, deve essere difficile affrontare certe situazi-."
"Credo che mi sentirò meglio una volta sistemato tutto – lei lo interruppe – Avrò le mie risposte un giorno, lotterò per averle e quando finalmente ci riuscirò me ne farò una ragione. Sarà più facile." Spiegò Janina alzando finalmente gli occhi verso di lui. La sua mano se se stava al caldo sotto quella dell'uomo almeno fin quando lui non decise di rompere quel contatto per consegnarle una cartella piena di fogli. "Questo è il fascicolo di Ruben Quinn, all'interno troverai anche tutti miei appunti – gli consegnò la matassa di fogli – ci sono sei anni della mia vita qui dentro." Picchiettò l'indice contro la carta. Janina afferrò il tutto con entrambe le mani."Aspetta! – Vincent tirò di nuovo il fascicolo verso di se – Se hai bisogno di qualcosa..." estrasse una penna dalla tasca del cappotto e le scrisse il suo numero in un angolo del fogli A4.
Le strappò un sorriso. "Ti ringrazio."
L'uomo fece una smorfia. "Chiamami per qualunque cosa."
A quel punto le fu chiaro che il belloccio ci stava provando sfacciatamente con lei.
Dopo anni ho aggiornato, spero vi piaccia!
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Under Wraps || hs AU
Gizem / Gerilimᴄᴏᴍɪɴɢ sᴏᴏɴ Janina Baker, agente dell'FBI viene messa a capo delle nuove indagini sul caso di un noto serial killer che ha sconvolto la città di St. Louis. Ben presto si troverà a fare i conti con verità scomode e con una perversa attrazione nei c...