in mille pezzi

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Nelson's pov

Ci avviamo verso la sala prove. Percorro la strada in automatico e in poco tempo siamo arrivati. Il mio cellulare segna le 16:12, infatti tutti gli altri sono già lì. La tensione è palpabile.

Alla vista mia e di Irene, tutti si voltano a guardarci. Gli sguardi preoccupati si poggiano sul mio occhio nero. Anche Frank sembra a disagio.

"Posso spiegare..." inizio.

"Non ce n'è bisogno." mi interrompe Marco. "Andiamo e basta."

Percorriamo le scale fino alla sala nel totale silenzio. Il solito tavolino ci attende al centro della stanza, e tutti prendiamo posto. Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio, Stiva si decide a parlare.

"Conosciamo tutti la situazione." dice.

"Ragazzi io..." tento nuovamente di spiegare.

"Ma non siamo qui per discuterne." mi ferma Stiva. "Il punto è" riprende. "abbiamo un tour. Abbiamo delle date. Irene deve cantare con noi." mi guarda, serio. "Cosa vogliamo fare? Perché dobbiamo decidere se vogliamo percorrere questa strada. E se lo vogliamo, dobbiamo farlo bene."

"Certo che lo vogliamo." risponde lei, senza indugiare nemmeno per un attimo. Tutti la guardano. "Io lo voglio." rettifica. "E anche voi lo volete. E' il vostro tour, sono i vostri fan." Inizio a intravedere degli sguardi di assenso da parte degli altri. Io la guardo fiducioso. So che se la sa cavare. Riprendo a parlare. "Tutte le persone in questa stanza hanno la passione per la musica. Sono certa che non si perderanno questa occasione per delle stupidaggini."

Guardo Stiva, che mi osserva compiaciuto. Tutti sembrano essere d'accordo. Persino Frank, annuisce in silenzio. Stiva si alza in piedi.

"Mettiamoci all'opera." esclama "Abbiamo delle prove da fare."

Tutti si mettono ai propri posti. Batteria, tastiera, chitarra... microfono. Le prove procedono normalmente, almeno fino alle sette di sera. Quando è ora di tornare a casa, uno alla volta, tutti iniziano a lasciare la sala. Fino a che non rimaniamo io, Ilaria, Frank e Luca. Mentre lei sistema gli spartiti nello zainetto e io, accanto a lei, raccolgo le mie cose, vedo Frank venire vicino a noi.

"Hai un attimo?" chiede sottovoce.

"Dobbiamo andare." dico io. Guardo Frank, impassibile.

"Inizia a salire." mi dice Irene. " Ti raggiungo tra cinque minuti." Guardo Irene, poi Frank. Lei mi rivolge un sorriso rassicurante.

"Vieni con me?" dico a Luca.

Entrambi usciamo dalla sala e ci dirigiamo su per le scale. Sui gradini, incrociamo Marco.

"L'hai lasciata sola con Frank? Non hai paura che..."

"Non dire scemenze, Marco." lo interrompo.

"Dicevo per dire..."

Tutti e tre proseguiamo verso l'uscita. Io mi fermo poco prima id arrivare alla porta.

"Io aspetto Irene, torniamo insieme a casa mia."

"Quindi, in pratica, voi due state insieme?" mi chiede Marco.

Mi fermo un attimo. Poi rispondo, ridendo un po'. "Io... questo non lo so. So solo che non riesco più a togliermela dalla testa."

Marco ride. Poi mi da una pacca sulla spalla. "Lei ti piace da morire!"

"Non lasciartela scappare. Sono certo che anche tu le piaci." dice Luca con tono amichevole.

Mentre parliamo, sento dei passi salire le scale. Dopo un po', vedo Irene, sorridente, correre verso di me. Mi coglie di sorpresa circondandomi in un abbraccio.

"Woah!" barcollo un po' all'indietro, prima di ricambiare il suo gesto, decisamente inaspettato. "Tutto... bene?" indugio.

"Oh! Sì, scusa!" mi dice, ridendo. Qualche secondo dopo, vedo anche Frank salire le scale e venire nella nostra direzione. Ha un'aria serena, come se si fosse tolto un peso. 

"Nelson, c'è una persona che dovrebbe dirti qualcosa." dice Irene, mettendosi di fianco a me. 

Frank inizia a parlare. "Io ti devo delle scuse se non vorrai accettarle io..."

"Non ti preoccupare." lo interrompo. "Va tutto bene. Anzi, anch'io devo chiederti scusa." Gli tendo una mano. "Senza rancori?"

Frank stringe la mia mano. "Senza rancori."

Come stelle ad agosto || rovere || NELSON POVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora