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Anche la vacanza era finita, erano gli inizi di agosto ed ero in ufficio da mio zio a riordinare vecchi casi, con Justin ci sentivamo ogni giorno, anzi, sembrerà strano, ma era lui che ogni santa mattina mi mandava il buongiorno e fino a che non rispondevo mi mandava altri messaggini, insicuro di tutto, soprattutto sul fatto che potessi avercela con lui per qualcosa di così stupido che magari aveva fatto o solo pensato di fare.

Ero concentrata sui fogli a scrivere nell'archivio al computer e leggevo i vari nomi in ordine alfabetico, ad un certo punto si aprì la porta come una furia <Janette> disse Justin serio guardandomi, cos'era successo adesso?! Ero così in ansia, non era mai venuto qui se non per prendermi a lavoro finito.

<Siediti cos'è successo? Vuoi acqua?> chiesi alzandomi di scatto e lui si sedette per bene <Mi ha scritto un' amica di Selena, mi ha chiesto se mi va di riuscire con lei per un caffè> dissi, Selena? Quella Selena? Non avevamo mai affrontare l'argomento ragazze, almeno non così nello specifico. E poi perché scriveva l'amica e non lei?!

<Tu cosa pensi di fare?> Chiesi guardando e forse il mio cuore si stava lentamente crepando, perché forse nel mio piccolo speravo in qualcosa, ma cosa? Era Justin Bieber, e io lo vedo solo come Justin e basta.

<Non lo so, non ho mai preso in considerazione l'idea di rivederla, ci siamo fatti così male Jane, io non so se sono pronto a riprovarci> disse guardandomi con gli occhi piedi di lacrime, e avrei voluto sapere altro, ma sapevo che non potevo chiedere di più.

<Aiutami> disse guardandomi e allungò il braccio prendendomi la mano, così guardai le nostre mani e poi lui e sapevo che mi sarei pentita davvero tanto.

<Io, io credo che se tu non ti senti pronto non dovresti farlo, ma se c'è solo un barlume di speranza all'interno di te non voglio che tu abbia rimpianti, adesso è passato del tempo, magari è cambiata anche lei> dissi e mi morsi il labbro, lui mi guardò e rimanemmo lì a fissarci in silenzio.

Due settimane dopo, era il 15 agosto, non ero a lavoro, ma ero andata a fare una gita fuori porta con mamma, zia e zio, e all'ultimo si erano aggiunti Justin e Selena, non l'avevo mai vista, non ero mai stata a contatto con lei, e sinceramente non ci tenevo. Justin non mi scriveva più, non mi rispondeva e non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea che ci potessi rimanere male, parlava solo con Zio e solo quando non c'ero io.

C'ero rimasta male, non sapevo come comportarmi, avevo consigliato io a Justin di provarci e mi ero pentita il secondo dopo, ma dovevo pensare in modo razionale per lui. Anche se mai avrei pensato che si dimenticasse così facilmente di me, povera illusa, così misi le cuffie e mi allontanai da tutti.

Mi avvicinai ad un laghetto e mi sedetti lì a fissare il nulla. Mi sentii picchiettare la spalla, mi alzai di scatto e vidi Justin fissarmi con Selena accanto, lo guardai e mi tolsi le cuffie <Dimmi> dissi fredda, doveva capire, non ero uno dei suoi giocattoli, specialmente in termini professionali, non stavo ai suoi comodi, non venivo neanche pagata essendo un tirocinio.

<Lei è Selena> lei mi guardò, non aveva uno sguardo troppo buono nei miei confronti <Ciao> disse lei ed io feci un cenno con la nuca <Dai andiamo> disse lei tirandoselo via, non mi piaceva, non mi piaceva solo per il fatto che ci aveva fatto allontanare, ma poi cosa volevo io da loro?! Era questo che mi meritavo.

Rimasi in disparte tutto il giorno, li odiavo, con quella risata, Justin sembrava così forzato e forse non capiva che lo capivo già dallo sguardo, che c'era qualcosa che non andava ma non potevo essere sempre io a chiedergli cosa come e perché, quindi basta così.

Tornai a casa e mi misi a dormire, il giorno dopo solita vita, tra studio, mare, e tirocinio e così fino alla fine di agosto.

Justin neanche per scherzo o per sbaglio mi cercava e io tutto ciò che sapevo era tramite twitter, ma andava bene così, ero forte, ero fortissima e questo era ciò che mi ripetevo ogni volta che pensavo di crollare.

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