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"C-come stai?" Chiedo alla ragazza. Il suo sguardo è palesemente incazzato. E i suoi occhi sono rivolti verso la finestra.

"Stai con mio fratello ora?" Chiede lei acida. Ma potevo intravedere gli occhi lucidi illuminarsi dalla luce del sole.

"No Billie. Non sto con tuo fratello" dico ridendo

"Perché ridi?" Chiede lei inarcando le sopracciglia non capendo

" ho passato tutta la notte qui. Sta mattina è arrivata la tua ragazza...ho dovuto inventarmi una scusa" dico abbassando lo sguardo. Le mie guance iniziavano ad arrossire

"Ah" dice lei per poi fare un sospiro lungo e posizionarsi meglio sul lettino, con l'intento di stare un po' più dritta. Ma dalla sua bocca uscivano solo lamenti di dolore.

"Hey hey...non dovresti muoverti così " dico avvicinandomi velocemente, cercando di fare qualcosa ma vengo bloccata dal sorriso di Billie.

"Sto bene" dice lei con un piccolo sorriso

"Ok..." dico allontanandomi di un passo.

Dio, è bella anche conciata male.

Il silenzio stava diventando imbarazzante, così decisi di romperlo.

" billie..." dico cercando di guardarla negli occhi
"Si?" Chiede lei alzando lo sguardo

"Ieri sera..prima dell'incidente, dovevi parlarmi" dico, sperando che continuasse lei.

"Si.." dice lei debolmente, per poi abbassare lo sguardo.
Era distrutta, lo potevo percepire. Forse non era il momento di parlarne.

"Forse è meglio se ne parliamo un'altra volta" decido di non farla stressare il più del dovuto ma la ragazza sembra bloccarmi

" no. Voglio dirtelo adesso" dice per poi fare un sospiro e girarsi tra le dita i mille anelli che aveva.
Era nervosa. Non ho mai visto Billie così insicura.
Per lei parlare è un gioco da ragazzi, ma questa volta sembra proprio una bimba indifesa.

Mi siedo di fianco a lei in completo ascolto, mentre aspetto che vada avanti.

Billie's pov

Era il momento di aprirsi e dire finalmente ciò che provavo.
Ma se non era ricambiato? E se stessi facendo un grosso sbaglio?
Non riuscirei mai ad accettare un suo rifiuto.
E poi con Danielle...se Emma sapesse solo il motivo per cui continuo ancora a starci.
Se avessi lasciato Danielle, mi sarei messa in trappola da sola.

Ma poi mi ricordai delle parole di mio fratello qualche settimana fa:

Meriti di essere felice Bil

Ha ragione.
Faccio un ultimo respiro e apro la bocca per parlare, ma velocemente la richiusi, ricordandomi la lettera.

Ieri sera prima dell'incidente passai circa un'ora a scrivere una sorta di discorso da rivolgere ad Emma.
Lo lessi almeno 20 volte prima di partire da casa e se avessi voluto, lo potevo anche recitare a memoria, ma non sono molto brava a parlare... perciò metto una mano in tasca e tiro fuori il foglio ancora spiegazzato, per poi tendere il braccio verso la ragazza che mi guarda confusa.

Emma's pov

Non feci domande al gesto, mi limitai solo a prendere il foglio davanti a me.

Apro lentamente e faccio scorrere gli occhi su quella calligrafia perfetta in ogni dettaglio.

Cara Emma, (nono , non cara Emma. Stupida billie)

Faccio un piccolo sorriso leggendo la prima riga, per poi continuare.

Ciao Emma...
non sono mai stata brava con le parole..
Sono più una che ti sorprende con un ukulele tra le braccia e una melodia malinconica.
Ma tu questo già lo sai...

La prima volta che ho posato gli occhi su di te mi sono sentita egoista. Si, egoista.
Egoista perché non avrei mai voluto condividere con nessuno quel sorriso. Il sorriso che mi fai ogni volta che ti ammiro.
Mi sono sentita egoista, perché vorrei non aver lasciato la tua stanza quella sera.
Egoista perché ho preferito nascondermi dietro ad una ragazza che non amo pur di non concedermi un attimo di felicità.
Felicità.
L'emozione che provo quando sono con te.
E la verità è che ho così tremendamente paura di essere felice. Ho paura ad abbandonarmi ad un sentimento che non ricordo più, e soprattutto...ho paura del dolore che tu hai il potere di provocarmi.

Perció sta sera sono qui per dirti che sono disposta a mostrarti il mio lato più debole Emma.
Sono disposta a rischiare tutto per darmi una chance.

Ora puoi crogiolarti dentro al tuo cappuccino al ghiaccio e mandarmi a fanculo

.....

Inutile dire che una lacrima cadde sul foglio macchiando l'inchiostro.

Piego il foglio lentamente e alzo lo sguardo verso Billie che mi sta guardando mentre si tortura nervosamente le mani.

Mille lacrime pervasero i miei occhi. Non sapevo cosa dire, volevo solo piangere.

"Allora non sono poi così male con le parole" dice la ragazza facendomi un sorrisetto, mostrandomi una piccola fossetta.

"Sei un'idiota" dico asciugandomi una lacrima, per poi fare una risata.

"Vieni qui" mi sussurra la ragazza, picchiettando con una mano sul lenzuolo, facendomi cenno di sedermi

Mi avvicino lentamente e piano piano mi siedo, continuando a guardarla.
Anche i suoi occhi sono lucidi. Più che altro splendenti e cristallini come l'acqua.

La ragazza mette una mano sulla mia guancia, facendo tremare il braccio privo di forze, per poi con il pollice accarezzarla.

Milioni di brividi mi invasero il corpo.
Mi mancava il suo tocco bollente su di me.

Le afferro la mano evitandole la fatica di sostenerla per poi metterla sul mio petto, poco sopra il seno.

"Lo senti questo?" Chiedo alla ragazza che mi guarda un po' confusa.

" questo è quello che mi fai provare tu, con un solo tocco" Dico abbassandole le mano, per poi stringerla.

Ma lei la scosta e mi prende il viso con entrambe le mani, avvicinandolo furbamente difronte al suo.
Incateno gli occhi ai suoi e avvicinandomi piano a quelle labbra un po' rotte ma pur sempre bellissime, lascio che i nostri nasi si scontrino fino a che un bacio delicato mi fece tremare il cuore.

Mi stacco lentamente , non voglio farle del male.

Ma lei non ne vuole sapere e mi prende di nuovo il viso, appoggiandosi con il gomito sinistro al lettino.
Per poi approfondire il bacio in uno più bisognoso e passionale.
Chiedo accesso alla sua lingua, la quale presto si mise a danzare con la mia dolcemente.
Il suo respiro un po' affannato mi ricopriva le guance. E il suo profumo mi invase presto le narici.
Mi mancava.

Sta volta si staccó lei, a causa del respiro corto.
Ha ancora i tubicini attaccati al naso quindi posso capire.

"Ops" dice lei ridendo, per poi passarmi il pollice sulle labbra e mostrarmelo.
Era sangue.

La guardo meglio e notai che le avevo aperto il labbro. Così mi avvicinai di più

"Oh..." "s-scusami Bil" dico, facendo diventare presto le mie guance rossastre.

"Tranquilla, non è niente" dice lei sorridendomi, per poi leccarsi il labbro e pulirselo.

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Listen before i Go~Billie Eilish Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora