Là, nell'alto dei dolci cieli
C'è Dio con i suoi fedeli
Ci son campi infiniti, gioia
E no, non esiste la noia
E si è tutto e si è nessuno
Là, dove il volere è sol'uno
Qui, regna un grande disordine
Di singhiozzi, desideri e pianti.
Eppure mi ritrovo in queste spine
E mi crogiolo nell'animo
D'una prostituta, d'un suicida, d'un orfano,
Qui, nelle urla dell'inferno.
Là, nelle sfere dei beati
Delle pene ci si è scordati
E sono divenuti ciechi
Ridotti a pallide ombre, echi
E ci hanno dimenticato, come cani
Là dove non si è più umani
Qui, si piange, tossisce, muore,
Noi figli d'una bestia malata,
Ma io non rinnego ciò da cui son nata
E accetto mia madre, i miei fratelli
Sia quando son lupo, sia quando agnelli,
Qui, un fragile canto di infinite storie.
Là, state tutti voi perfetti
Nel vostro regno degli eletti
Senza peccato o distizioni
Perché ammessi solo i santoni
E il difforme, è abbandonato
Là, Eden, asettico stato
Qui, solo qui, noi siamo accolti
Nessun ci lega o ci obbliga a cambiare:
Possiamo esser noi, in un attimo dell'eterno.
Qui, paria della scandalosa Terra,
Meglio regnare all'inferno
Che servire in paradiso
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Rime Sparse
PoetryHo iniziato a scrivere queste semplici poesie nel tempo libero, per me stessa. Alla fine ho deciso di condividerle, sperando che ognuno riesca a ritrovare in esse una parte di sé o uno spunto di riflessione.