s e v e n

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Suono il campanello con titubanza, percependo ogni secondo che passa come un'ora.

Mi mordo l'interno della guancia nervosamente, sentendomi più a disagio che mai: Veronica ha organizzato un pigiama party a casa sua, invitando me e Betty per "consolarla" dopo ciò che è successo la scorsa settimana al Whyte Whyrm.

Da quel poco che Jughead ha voluto dirmi, la serata per loro due non è finita nel migliore dei modi: Betty ha ammesso a Jug di amarlo ancora, e di essere voluta entrare nei Serpents per poter far parte del suo mondo. Lui, in tutta risposta, le ha detto che non può permettere di vederla finire nei guai, e perciò di restarne fuori.

Forse sono io a non capire i magici meccanismi dell'amore, ma effettivamente entrare a far parte di una gang di motociclisti soltanto per dimostrare qualcosa al tuo ex ragazzo non è esattamente la cosa più intelligente da fare a mio avviso.

Ovviamente non lo dirò a Betty: non voglio certo alzare un polverone nella serata fatta di pigiamini di seta e vicendevoli spazzolate di capelli organizzata da Veronica.

La porta si apre, e come previsto, V ha già addosso il suo pigiama di seta pregiata color ciclamino; mi accoglie con un sorriso smagliante.

«Thea!» mi saluta con due baci sulle guance, facendomi entrare.

Non posso fare a meno di sentirmi inappropriata nel lussuoso appartamento dei Lodge, fatto di mobili di marmo su misura e soprammobili che probabilmente costano quanto casa mia.

«Betty è già in camera – incalza, versando dello champagne in dei flûte di cristallo – ci sta molto male per questa questione di Jughead... dobbiamo cercare di distrarla stasera» mi porge il bicchiere, prendendo poi il suo e quello per la bionda.

«Certo...» riesco soltanto a dire, seguendola verso camera sua.

Camera di Veronica è ordinata, tutta sulle tonalità del beige.

Betty è seduta a gambe incrociate in mezzo al letto, la coda di cavallo più morbida del solito e gli occhi spenti, tristi.

«Ciao Betty» la saluto, e lei mi fa soltanto un cenno, abbozzando un sorriso non troppo convinto.

Due profonde occhiaie violacee segnano il suo volto.

Per un attimo nessuna delle tre se la sente di dire niente.

«B ha detto che c'eri anche tu alla festa settimana scorsa»

Avvampo.

Non pensavo neanche che se ne ricordasse, tante sono state le cose che sono successe quella sera.

«Sì – balbetto – Mi hanno affidato il compito di fare da tutor scolastico a Jughead e per sdebitarsi mi ha invitata» invento, riscoprendomi ancora una volta più brava del previsto a dire bugie.

Le due sembrano crederci, anche se sento che Betty è un po' più diffidente di Veronica, che sorride maliziosa.

«Mi ha anche detto che ti ha vista abbastanza intima con Sweet Pea...» dice poi; Betty la guarda confusa per un attimo: Veronica sta probabilmente mentendo. Non è da Betty spifferare gli affari altrui, ed in ogni caso, dubito che la bionda abbia avuto modo di vedermi vicina a Sweet Pea quella sera, non ero certo io l'oggetto del suo interesse.

House of Cards - 𝘚𝘸𝘦𝘦𝘵 𝘗𝘦𝘢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora