Chapter 3

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Mi svegliai, di soprassalto, sentì la mia pelle sudata e il respiro affannato.

Avevo di nuovo fatto lo stesso sogno.

Mi capitava spesso di sognare i miei genitori, noi che passeggiavamo come una famiglia felice, senza che nessuno ci dividesse.

Mi mancano da morire.

Se fossero ancora vivi, non sarei in questa situazione di merda.

Guardai l'orologio e vidi che si erano fatte le sette, così decisi di alzarmi.

Feci il mio letto, mi misi una maglia a maniche corte, con sopra una felpa rossa, dei jeans chiari ed andai di sotto.

"Buongiorno" dissi entrando in cucina

"Buongiorno" mi salutò.

John era l'unico che mi stava simpatico, anche se non lo conoscevo bene.

"Pronta per oggi?" Mi chiese bevendo il suo caffè.

"Si o almeno credo"

"Tranquilla, basta solo che fai quello che ti dice il capo"

Annuisco semplicemente.

Finì la colazione, mi lavai i denti, presi il mio zaino ed uscì dall'appartamento.

Dopo, ancora dodici anni, non avevo coraggio di chiamarla "casa" perché io non mi sentivo a casa.

Presi le mie cuffiette ed ascolatai un po' di musica, era l'unica cosa che riusciva a farmi rilassare.

Arrivai davanti ad un istituto, con le mattonelle di colore marrone.

C'era un sacco di gente fuori dalla scuola.

Non conoscendo nessuno decisi di entrare dentro.

Jane

Ero dentro a scuola insieme ai miei amici, parlammo per un po' finché non vidi, davanti alla segreteria, una ragazza.

Una ragazza con i capelli lunghi e rossi.

"Hey ma voi la conoscete?" Chiesi ai miei amici.

"No" risposero tutti

"No, ma avevo già sentito, che c'era una nuova" disse Richie, il mio migliore amico facendo spallucce.

"Vado a parlare, magari e simpatica" dissi per poi andare da lei.

"Hey ciao"

"Ciao"

"Sei nuova giusto?"

Lei annuì

"Immaginavo, comunque io sono Jane, e tu sei?"

"Maxine, ma chiamami solo max"
Disse sorridendomi

Quanto era bello il suo sorriso...ma che sto dicendo, no no e no.

"Che lezione hai?" Le chiesi.

"Scienze"

"Perfetto, anche io! Se vuoi ti posso accompagnare?"

"C-certo"

Questa ragazza è molto misteriosa, ma sembra simpatica.
E poi è davvero carina.

Già da un po' di tempo, ho capito che provo qualcosa per le ragazze, nessuno sa questo segreto apparte i miei amici ovvio.

Entrammo nella classe di scienze.

"Buongiorno professore" dissi salutando il prof.

"Buongiorno, Jane e buongiorno..."

"Maxime, ma mi chiami max" disse la ragazza sorridendo.

"Perfetto max, benevnuta a bordo siediti pure vicino a Jane"

Così io e max ci sedemmo vicine.

"Non mi hai detto, da dove vieni?" Le chiesi.

"Dalla California, mi sono appena trasferita, tu invece vivi molto qui?" Mi chiese.

"Si, vivo qua da sempre insieme a mio padre"

"Anche io...vivo con mio padre"

"E dove vivete?" Non fece in tempo a rispondere che il professore ci ripirese.

Finì la lezione, e direi finalmente.

"Vuoi venire con me a mensa, così ti faccio conoscere i miei amici?"

"Certo" disse così presi la sua mano, un gesto che neanche mi resi conto.

Vidi le sue guance che erano rosse, ma forse era solo una mia impressione.

Solo ora notai, che aveva le guance piene di lentiggini, che erano molto evidenti data la sua pelle chiara.

Devo ammetterlo...era molto bella












~spazio autrice~
Hiiii guyss, questo è il terzo capitolo.
Spero vi piaccia e mi raccomando lasciate una stellina

•ⁱ ᶜᵃⁿ'ᵗ•𝕖𝕝𝕞𝕒𝕩Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora