Emozioni (Capitolo2)

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Drew POV
Ero in macchina con il padre della mocciosa, L uomo canticchiava in modo stonato una canzone degli anni ottanta trasmessa alla radio.... Volevo ucciderlo subito ma la curiosità prese il ed opravvento seguirlo in ufficio.
Era ben voluto da quasi tutti gli impiegati ma soprattutto da una donna.... avrà avuto due anni in meno di lui, parlavano, facevano battute ma sembravano intimi, molto intimi infatti durante la pausa pranzo decisero di intraprendere un "avventura"..... mi faceva schifo quell uomo....in genere tutti gli umani mi fanno schifo ma non capivo perché lui in particolare..... durante L "avventura" lui le continuava a dire che avrebbe lasciato la moglie che amava lei, che la fiamma del suo matrimonio si era spenta e sarebbero stati insieme, a quelle parole sul mio volto si stampò un sorriso sadico e decisi che prima di ucciderlo gli avrei fatto perdere tutti quegli amici e lasciando per ultima quella puttana.

Due ore dopo

Continuai a seguirlo divertito fantasticando sul momento dell incidente e alla reazione che avrebbe avuto una volta scoperto gli atti che avrebbero fatto i suoi amici.... lo vidi particolarmente amico con un certo Vincent ed in quel momento ascoltando i loro discorsi capii che erano amici d infanzia, decisi di iniziare da lui.
Iniziai a farli avere degli incubi sempre più oscuri ed iniziai a sussurrargli cose orribili spingendolo all autolesionismo ed in fine al suicidio.
L uomo era distrutto dalla morte del suo amico e vedendolo in quello stato mi decisi di fare lo stesso anche ai suoi altri amici....
Intanto passavi le notti a parlare con quella mocciosa e sembrava e ripeto sembrava più intelligente ed aperta rispetto ai suoi coetanei che al confronto sembravano vermi.....Lei faceva pensieri più profondi e sembrava più seria(cosa che fa una mocciosa non mi sarei mai aspettato) mi ha anche confidato che la notte che mi chiese di essere suo amico era perché a scuola nessuno voleva essere suo amico solo per i discorsi e per le tematiche che trattava.... In quel momento provai una strana sensazione, un sentimento, quel sentimento
era compassione..... ma perché il mio cuore aveva ricominciato a provare (anche se per poco) un sentimento, questo mi terrorizzava non sapevo cosa fare, ero confuso, la mia testa era bombardata di domande ma le parole della moc..... di Emily mi riportarono alla realtà ed allora le chiesi perché non scappava, perché non chiamava aiuto. Lei in tutta risposta mi disse perché le stavo simpatico ed in fondo eravamo simili, eravamo entrambi soli... a quelle parole una sensazione di calore mi pervase il corpo ed allora volli vedere come avrebbe reagito al mio aspetto più terrificante ed intimidatorio, indossavo i miei abiti umani in quel momento cioè una felpa verde, pantaloni da ginnastica ma anche con quegli abiti quell aspetto era traumatico per gli umani (lunghi artigli color ebano la mia pelle da rosa si indurì diventando scura e più dura dell ossidiana, i miei occhi diventarono completamente neri con L iride tutta rossa, lacrime nere e denti affilati com'era rasoi ) a quel punto mi aspettai che avrebbe urlato, pregato di non farle del male, scappata dai suoi genitori...ma il gesto che fece non me lo sarei mai aspettato.... mi abbracciò a quel punto ero così sconcertato che persi il controllo e tornai al mio aspetto originale cioè di un ragazzo di tredici anni con pelle rosa tendente al chiaro, denti bianchissimi, capelli neri come il carbone ed occhi blu.
Ero congelato non riuscivo a muovermi, ero pietrificato perché il mio cuore dopo secoli e secoli che non provava emozioni con quel abbraccio provò felicità, quella mocciosa era riuscita a fare breccia nel mio cuore, ero così spaventato che mi teletrasportato via, la mia testa era in subbuglio, non capivo il perché il mio cuore dopo così tanto tempo tornò a provare emozioni al di fuori dell ira; in quel momento non volli pensarci e allora tornai a tormentare gli amici del padre di Emily.

Emily POV

Ero andata a dormire la sera dopo una giornata particolarmente stancante di scuola;la scuola non era stancante per gli argomenti di lezione ma per le continue prese in giro subite ogni giorno....Come ogni notte aspettai Drew ma quella notte non venne e neanche per le notti successive, passarono i giorni, rimanevo sveglia fino a tardi aspettando Drew ma non tornava e come ogni notte mi addormentavo triste di non poter parlare con L unico che mi ascoltava risvegliandomi la mattina seguente tornando a scuola e continuando ad essere infastidita dai bimbetti della classe. Drew era il mio unico amico ed adesso ero rimasta sola, di nuovo....

I am the monster under your bedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora