Memorie angeliche (Capitolo 11)

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Questo capitolo (come suggerito dal titolo) sarà un capitolo che precede di secoli le vicende narrate e tratteranno il motivo della caduta di Zarafriel.... detto ciò buona lettura.

Zarafriel POV
Era uno di quelle solite giornate, dovevo solo assicurarmi che non ci fossero problemi con lo scorrere del tempo e di controllare il giocattolo preferito di nostro padre cioè l' umanità, lui poteva fare tutto ma creò la terra e l' umanità, che spreco inutile di energie e di spazio che sarebbe potuto essere stato occupato per altri scopi, ovviamente la terra e gli esseri viventi in generale erano intriganti ma ciò che detestavo con tutto me stesso erano loro, quegli inutili esseri che sfruttano ogni cosa fino a quando non si esaurisce per poi buttarla e dimenticarla.
Questi esseri chiamati umani, tutte le loro spregevoli azioni, tutti i genocidi, gli umani sono una specie corrotta che continuano a pensare di essere al centro dell' universo e non capiscono che sono umani e lo saranno sempre, anche dopo la morte.
All' inizio erano belli, intendo quando erano in 2 cioè Adamo e Eva, poi mi sono ricreduto per il fatto che sono stati cacciati dall' Eden per finire sulla Terra, e per cosa?? Perché hanno mangiato la mela, potevano fare di tutto ma..... hanno fatto l' unica cosa che non dovevano fare e poi contro ogni mia aspettativa hanno inizio a a riprodursi, almeno io non dovevo badare a loro ed avevo un compito molto più importante, quello di monitorare e se necessario correggere lo scorrere del tempo e lo spazio, dopotutto io ero uno dei più belli, splendenti ed intelligenti angeli del paradiso, pochi potevano raggiungermi è solo pochi angeli mi superavano.
??: Zarafriel stai bene, c'è qualcosa che ti turba?? La riunione sta per iniziare.
Zarafriel: Eh?? Ah no no, ero immerso nei miei pensieri, sto bene Gabriele.
Gabriele: Non hai intenzione di ribellarti a nostro padre come ha fatto in passato Lucifero??
Zarafriel: Cosa? Non farei mai in azione così stupida e sconsiderata.
Gabriele: Lo so, stavo solo scherzando.
Zarafriel: Devi migliorare le battute.
Gabriele: Perché? A me sembrano carine.
Zarafriel: Se lo dici tu.....
??:Hey cosa state facendo, il consiglio sta per riunirsi, sbrigatevi avete un eternità per chiacchierare.
Zarafriel/Gabriele: Arriviamo subito Michele.
Zarafriel: Almeno noi ci divertiamo, non come te che non ti diverti mai
Michele: Io prendo i miei compiti seriamente e non come te Zarafriel, anche se svolgi i tuoi compiti egregiamente, ciò non ti da il diritto di prendertela comoda.
Zarafriel: Come vuole lei mister perfezione,ai suoi ordini...
Gabriele: Hey hey hey, vi prego smettetela, non è un comportamento da angeli del nostro livello, quindi se non vogliamo avere un biglietto di sola andata per l' inferno dovremmo andare perché è appena cominciata l' assemblea, quindi andiamo.
Zarafriel/Michele: Va bene.
Entrai come di consueto dentro il palazzo in cui si sarebbe svolta l' assemblea che a parer mio era completamente inutile; solitamente durante queste assemblee mi limitavo a parlare solo se necessario e/o interpellato oppure per informare di variazioni inaspettate nel flusso spazio/temporale, ma questa volta era diverso, volevo fare la differenza e quindi, iniziai a proporre idee per il miglioramento della specie umana, far cambiare mentalità a quegli scellerati ma.... fu tutto inutile, mi risero in faccia e mi dissero che l' uomo aveva il libero arbitrio e che noi lo dovevano servire e salvaguardare, erano tutte idiozie ma questa fu la goccia che fece traboccare il vaso, qualcosa si era acceso in me, era rabbia, odio, invidia, superbia, sentimenti che sarebbero dovuti essere inesistenti per un essere puro e perfetto come me ma... successe, tutto succede per un motivo ed il cambiamento è inevitabile.... volevo vendetta per avermi riso in faccia, per avermi sottovalutato, io... io non sono lo schiavo di nessuno e farò vedere come anche io riesco a divertirmi con il giocattolo di mio padre..... iniziai con piccole cose per non essere scoperto, erano più che altro sperimentazioni, erano anche per puro e sadico divertimento ma.... ormai non mi bastava più e quindi iniziai a provocare qualche guerra, non sapevano che io facessi ciò, nessuno aveva mai sospettato di me, tra le mie "opere" migliore ci fu la caduta dell' impero Romano, la scomparsa di un continente il quale portava il nome di Atlantide, migliaia di morti, era passato tempo e io ero uno dei pochi a poter fare ciò quindi ...ormai qualcuno aveva iniziato a sospettare di me ed era solo questione di tempo per.... beh la mia caduta.... ma prima di essere cacciato dal paradiso volevo dare un ultima occhiata al luogo in cui mi sono divertito e "cresciuto".... a dir la verità un po' mi dispiaceva lasciare questo posto, ma tutto cambia, il cambiamento è inevitabile e, come angelo dello spazio/tempo lo sapevo molto bene.
Il paradiso a differenza di come tanti sostengono non si trova sulle nuvole o in cielo, è semplicemente una dimensione parallela alla dimensione conosciuta dagli umani, però su una cosa ci avevano azzeccato, era bellissimo, una bellissima vegetazione era pressoché ovunque e, un po' come gli umani anche noi avevamo delle "città" e "case" in cui vivere ma la loro bellezza era ineguagliabile.... grandi strutture bianche, con affreschi e rifiniture del materiale che gli umani avevano soprannominato "oro", lunghe strade fatte di pietre preziose su estendevano lungo tutte le nostre città, non molto lontano da dove mi trovavo io si trovava il giardino dell' Eden che come il resto era meraviglioso *sospiro* immaginavo che fra non molto sarebbero arrivati alla conclusione che a provocare tutti questi problemi all umanità sono stato io, ma prima di cadere e perdere la maggior parte dei miei poteri rilasciai sulla terra un potente virus che secondo i miei calcoli in poco tempo si sarebbe diffuso e sterminato gran parte della popolazione mondiale.... era da anni che lavoravo a questo virus e finalmente era pronto per essere rilasciato ed essere ricordato come la pandemia che come previsto sterminò metà umanità ed in seguito venne chiamata peste.
Ormai sapevo già cosa mi attendesse e aspettavo sulla grande balconata della mia abitazione, su cui, migliaia e migliaia di anni fa, prima della creazione dell' uomo e della ribellione, Michele, Gabriele, Lucifero ed io eravamo tranquilli a chiacchierare su quella balconata, eravamo come fratelli, ma l' arrivo dell' umanità rovinò tutto, separandoci, dopo quel ricordo se ne aggiunsero altri, eravamo sempre insieme, quando io e Michele insegnammo a tirare con l' arco a Gabriele, quando io e Lucifero spaventammo Michele, le battute scambiate con Gabriele...e ancora più ricordi si aggiunsero fino ad arrivare alla ribellione di Lucifero.... a tutti quei ricordi una lacrima mi percorse il volto, e dopo ancora un altra, ancora, ancora ed ancora fino a quando, come previsto vari angeli irruppero nel palazzo finendo per arrestarmi e processarmi per i crimini commessi, ovviamente venni dichiarato colpevole e la mia condanna consistete nel venir esiliato all' inferno, nella perdita quasi completa dei miei poteri e.... qui venne la parte peggiore cioè la perdita completa di quasi tutti i miei sentimenti, gli unici che mi lasciarono intatti furono l' odio e la rabbia ma.... come a tutti i caduti, mi fu detto che avrei dovuto imparare ad amare gli umani e pentirmi di ciò che feci per poter ottenere il perdono è tornare ad essere un angelo , ormai era l' ora della mia caduta ma poco prima arrivarono Michele e Gabriele, che, contro ogni mia aspettativa mi abbracciarono un ultima volta e provarono a rassicurarmi che sarebbe andato tutto bene anche se tutti e tre sapevamo bene cosa sarebbe successo..... poco dopo venni scagliato in quel posto orribile, la mia caduta fu orribile e, come detto in precedenza non provavo nulla se non l' odio e la rabbia, ero sigillato in un lato dell' inferno, non potevo uscire da lì, avrei voluto fare una visita a Lucifero ma... non provavo nulla e quindi non mi interessava più, passarono secoli ma nel 1500 riuscii finalmente a spezzare il sigillo ed a scappare dall' inferno, per un altro secolo rimasi buono ad attendere, ormai ero debolissimo, il mio aspetto, un tempo bellissimo e lucente era diventato un concentrato di orrore, le mie ali un tempo in grado di illuminare un intera nazione, erano completamente rovinate e per di più, dovevo stare in mezzo agli umani... per non spaventarli e rassicurarli presi la forma di un semplice ragazzo di 13/14.
Ma......mi venne in mente di uccidere gli umani e col tempo divenni sempre più bravo, tal mente bravo che si creò una leggenda su di me, i bambini mi chiamavano mostro sotto al letto, era divertente torturare psicologicamente ed uccidere quei mocciosi, passarono secoli, ed un giorno entrai in una casa, per esattezza nella camera di una bambina che, senza saperlo, mi avrebbe cambiato la vita.... il nome di quella bambina è Emily.... il mio dolce angelo.
Hey hey hey, ciao a voi, no non sono morto e non ho abbandonato il libro, ho avuto un blocco e non sapevo cosa scrivere ma.... adesso le idee mi sono ritornate è in questi giorni aggiornerò anche The fallen god... adesso sono le 4:30 di mattina... non è l' orario perfetto per publicare ma non importa... comunque noi ci vediamo nel prossimo capitolo bye 👋

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 07, 2020 ⏰

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