Vidi la sagoma di un ragazzo avvicinarsi sempre di più, mentre Travis restava fermo.
All'improvviso sentii un forte colpo; il ragazzo lo aveva colpito allo stomaco.
Poi continuò con altri pugni in faccia, finchè non si fermò e si voltò verso di me.
Non ero abbastanza sobria da capire chi fosse, ma mi sembrava di averlo giá visto.
Mi spinse dentro la sua macchina e partì a tutta velocitá.
Non fui in grado di dire nemmeno una parola, tutto quello che volevo in quel momento era dormire, e così feci.
***
Mi svegliai con un forte mal di testa e con un'ansia incredibile.
Mi alzai dal letto in cui mi trovavo e.. dove cazzo ero?
Pensai alla sera prima, ma non riuscii proprio a ricordare.
Forse avevo conosciuto qualcuno, mi ero ubriacata ed ero finita qui?
Non riuscivo a pensare ad altro.
Ma una cosa era certa: dovevo andarmene.
Scesi le scale e appena vidi una porta, ci corsi in contro.
Provai ad aprire, ma era chiusa a chiave.
"Finalmente ti sei svegliata" disse una voce dietro di me.
Mi presi uno spavento enorme.
Mi girai di scatto e vidi un ragazzo seduto sul divano.
Come avevo fatto a non notarlo prima?
Quando lo vidi ricordai tutto quello che era successo.
"C-chi sei? E che ci faccio qui?" domandai impaurita.
Un sorrisetto comparve sul suo viso.
"Sai perfettamente chi sono" disse senza distogliere lo sguardo da me.
Lo guardai bene e ci pensai su.
Aveva un ciuffo biondo scuro e degli occhi che, pur essendo lontana, riuscivo a vedere per quanto erano spettacolari, color nocciola.
Le braccia erano ricoperte da tatuaggi e indossava dei pantaloni di tuta e una canottiera bianca.
Fu allora che lo riconobbi.
Era nella mia stessa scuola e lo conoscevano tutti per il suo conto.
E mi stupii.. che voleva da me?
Mi fece segno di avvicinarmi, ed io, titubante, mi avvicinai e mi seddetti sul divano.
"Com'è che ti chiami?" domandò.
Esitai un attimo, poi risposi.
"Kelsey" dissi solo.
"Ti ricordi di ieri sera, Kelsey?" mi fissò negli occhi.
E se prima ero riuscita a vedere quanto fossero belli, ora per poco non mi ci persi.
"Più o meno.. tu sei il ragazzo che mi ha salvata?" domandai intimorita.
"Sai hai fatto un grosso errore ad avvicinarti a Travis.. ora non potrai stare da sola" disse calmo, ma serrando di poco la mascella quando quando disse "Travis".
Travis.. era il ragazzo di ieri!
Ma che voleva dire con quella frase?
E io perchè dovevo fidarmi di lui?
Mi alzai di scatto.
"Voglio andarmene" mi diressi verso la porta,poi ricordai che era chiusa.
"Avresti dovuto pensarci prima. Tu non te ne andrai" disse sempre con lo stesso tono.
"Mio fratello.. devo avvertire mio fratello. Sará preoccupatissimo" infilai le mani nelle tasche e trovai il mio cellulare.
Justin mi afferrò il braccio con forza.
Justin.. si chiamava Justin!
Se eri nella mia scuola era impossibile non conoscerlo.
"Tuo fratello..James?" disse ridendo.
Alzai gli occhi verso di lui.
"Come cazzo fai a conoscerlo?" domandai alzando la voce.
Mio fratello conosceva questo idiota?
"Non importa. Ti dico io cosa scrivergli" disse liberando il mio polso.
"Tu non devi dirmi proprio niente" dissi ridendo.
Come si permetteva?
Mi afferrò di nuovo, stavolta con più forza.
"Forse ho dimenticato di dirtelo, ma qui decido tutto io, e non voglio storie, chiaro?" disse, con il viso vicinissimo al mio.
Per un attimo gli fissai le labbra, e Dio, sembravano scolpite.
"Sennò?" lo fissai.
Non sopportavo l'idea che mi parlasse così.
"Non ti conviene scoprirlo" disse con un ghigno.
A quel punto stetti zitta.
"Adesso scrivi quello che ti dico" ordinò.
Mi faceva malissimo il braccio, che fino a poco fa mi stava stringendo fortissimo.
Se ne accorse, ma lasciò perdere.
Presi il telefono e iniziai a scrivere quello che mi dettava.
"James, scusami tantissimo se non ti ho avvertito ma avevo il cellulare scarico.
Resto da Meg per un po', okay? Un bacio"
"Brava bambolina, ora questo lo prendo io" disse prendendomi il telefono dalle mani e tornando sul divano.
Deglutii per il modo in cui mi aveva chiamata.
Lo seguii.
"Mi spieghi che vuoi da me? Perchè mi hai portata..qui? Dove siamo?" chiesi, stanca di questa storia.
"Sei a casa mia, e ci resterai per un po'" disse serio.
"Cosa? Stai scherzando? Io devo andarmene" gridai.
"Adesso mi hai stancato. Vuoi che ti punisca per caso? Piuttosto ringraziami per averti portata via" disse.
Sembrava abbastanza arrabbiato.
Però aveva ragione.
Mi aveva salvata da Travis, anche se infondo era stata colpa mia..
"Ha-hai ragione. Ti ringrazio davvero, ma ora perchè dovrei stare qui?" domandai calma.
"Basta domande. Devo uscire, come avrai capito non hai modo di andartene, quindi evita anche di provarci. Per il resto, fai quello che vuoi" detto questo prese le chiavi e uscì.
Rimasi senza parole.
Justin Bieber, quel puttaniere del cazzo, desiderio di tutte le troiette della mia scuola, mi aveva "rapita" e io non potevo andarmene.
Che avrei dovuto fare?
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He Saved Me In Every Way
FanficKelsey e Justin, due persone completamente diverse. Due vite, diverse. Una festa andata male. Un incontro. E la loro vità cambierà per sempre.