Pertanto mi appresto ora a fare una rapida sintesi della Teogonia, a cui farò seguire ulteriori riflessioni. All'inizio del poema...
No.
Pertanto mi accingo ora a elaborare una rapida sintesi della Teogonia, a cui seguiranno le opportune riflessioni. All'inizio del poema Esiodo afferma di aver ricevuto dalle Muse il racconto dei fatti, che si appresta a narrare, invocando la loro ispirazione, per aiutarlo a riportarli
No.
Pertanto mi accingo ora a elaborare una rapida sintesi della Teogonia, a cui seguiranno le opportune riflessioni. All'inizio del poema Esiodo afferma di aver ricevuto dalle Muse il racconto dei fatti, che si appresta a narrare e invoca la loro ispirazione, per aiutarlo a riportarli: "Salve, figlie di Zeus, datemi l'amabile canto; /celebrate la sacra stirpe degli immortali, sempre viventi..."
Digitò Greta sulla tastiera con uno sbuffo, dopo mezz'ora che cancellava e riscriveva lo stesso capoverso. Quindi, stanca di rimanere impalata davanti al pc, chiuse il documento di Word e si avviò in cucina in cerca di uno spuntino. Si sentiva la testa pesante e il sole primaverile, che filtrava attraverso la fessura degli scuri, le faceva venire una gran voglia di uscire e lasciare la tesi incompleta. Ormai erano mesi che stava chiusa in casa a rileggere quel testo giorno e notte: lasciava camera sua solo per andare in bagno, fumare una sigaretta al davanzale o bere un caffè. Insomma, peggio che in prigione. Per fortuna mancavano soltanto due settimane alla discussione e presto sarebbe stata libera di viversi l'estate di meritato riposo che tanto sognava. Non vedeva l'ora di andare in vacanza, leggersi un libro e soprattutto di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa. Un racconto, una poesia, magari un diario di bordo. Era troppo tempo che non lasciava le sue dita libere di muoversi su un foglio bianco, se non per riassumere saggi. Troppi mesi che non partiva alla volta di un posto nuovo, per raccontare tutte le meraviglie che ne facevano parte. Aveva cominciato a viaggiare con i suoi genitori fin da piccola e da allora non si era più fermata: Inghilterra, Spagna, Grecia, Turchia, Marocco, Kenya. E poi ancora Russia, California, Florida, Arizona, New York, Messico, Brasile, Australia, Thailandia: a ventidue anni Greta aveva già visto mezzo mondo. Certe volte partiva da sola, altre con le amiche; in alcuni casi lo faceva per imparare le lingue; altre per il piacere di viaggiare e basta. Ma a prescindere dalle motivazioni che la spingessero ad andarsene o dai compagni di avventura che scegliesse di mettersi a fianco, sembrava che quella ragazza si sentisse a casa soltanto coi piedi poggiati su un aereo. Immersa nell'altrove. Solo così – libera da qualunque vincolo di appartenenza geografica e sociale – Greta era davvero felice, ispirata. Quando percorreva strade mai battute, parlava con gente che non conosceva e ammirava scorci in cui non aveva ancora avuto occasione di imbattersi infatti, il brivido della scoperta era capace di suscitarle dentro emozioni indescrivibili. Riflessioni in grado di fermare l'essenza del mondo in impressioni estatiche e profonde, lontane dalle ingerenze del tempo e della quotidianità. Ecco perché, pur non avendo ancora prenotato alcuna vacanza, aveva già comprato un taccuino nuovo. Sentiva che la sua vena poetica stava per ritornare e nel momento esatto in cui ciò fosse accaduto – in mezzo alle dune di un deserto come fra le strade di una metropoli trafficata – solo una cosa sarebbe stata importante: avere a portata di mano carta e penna.
«Allora per oggi hai finito con Dèi e Muse?» domandò Amerigo, comparso all'improvviso sulla soglia della cucina, proprio mentre sua figlia allungava le mani dentro al freezer.
«Diavolo, papà! Mi hai spaventata» esclamò quella con un sobbalzo, quindi scartò l'involucro del cono gelato e sedette a tavola, pronta a gustarselo. «Dopo aver passato in rassegna dieci invocazioni diverse, sto per iniziare a parlare in greco antico anch'io» aggiunse infine ironica e lui sorrise.
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La rana e lo scorpione - libro primo
General FictionRiccardo Deggi ha venticinque anni, vive a Modena e da sempre sogna di sfondare nel mondo della musica. Greta Bellei ne ha ventidue, studia Lettere e ancora non ha trovato il suo posto nel mondo. Lui è oscuro, manipolatore e dispotico; lei riservata...