Tra passato e futuro

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Con la bruma della sera quando il tutto si appiattisce,

si ode un gemito lontano che l'orecchio appena avverte,

come un monito che avvisa del mondo che finisce.

Non è niente, è solo un cervo, che bramisce assai solerte

quasi a chiedere notizie, di quel sole tanto amato e ormai perduto.

Gli risponde, come in coro, la civetta li vicino

sembra dica nel suo tono “anch'io sono dispiaciuto”.

E pian piano come nulla, tutta l'aria si riempie,

di rumori grida e suoni che richiaman dolcemente,

alla vita che non fugge, con l'ausilio degli ormoni,

ma si innova fortemente nel montare i suoi mattoni.

Alla fine ciò che è stato, come sempre si ripete,

nella logica perpetua di un ciclo indefinito

come il ragno la sua rete

che produce all'infinito.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2014 ⏰

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