Stefano. 3

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Mi sveglio alle 10.00. Ho dormito pochissimo e prima di riuscire ad addormentarmi non riuscivo a smettere di pensare a lei. Non so neanche il suo nome.

-Mi ammazzerà quando saprà che ti ho dato il suo numero, e mi ammazzerà anche Luck..
-tranquilla, non saprà che sei stata tu.
-dirai che l'hai trovato sulle pagine gialle? Ahahahah... va bene. tieni...-
-copio il numero sul mio cellulare, dal suo..
-mazza che telefono!
-me la passo abbastanza bene..- Sorrido.  È memorizzato 'my love' e mi piacerebbe memorizzarlo allo stesso modo, ma opto per 'Lei' . Non le chiedo il suo nome, voglio scoprirlo da solo.
-stai attento. È parecchio acida verso i tuoi confronti, anche se non ti conosce. Bo, Valla a capire..però mi piaci! Luck è troppo poco per lei..
-dovrebbe essere un complimento verso di me?
-può essere!- mi fa la linguaccia.
-grazie Molly..
-e di che? Oh..ma ti piace proprio! Aspetta di passare un giorno con lei, sempre che ti dia una mezza possibilità..
-so essere convincente! -le faccio l'occhiolino.....

Mi faccio una doccia e vado a fare colazione, evito di andare al bar Da Luck, anche se sono tentato. Molly mi ha detto che sarebbero andate li questa mattina. Faccio un giro e decido di andare a trovare colei che mi ha messo al mondo, mia madre. Non la vedo da cinque anni, ma l'ho sentita spesso.

-Buongiorno, cerco la signora Lisa Hucher.

La bella ragazza all'ingresso prende un libro e cerca sotto la "H".

-secondo piano, stanza 136.

-grazie.

Prendo le scale, sono emozionato.

134. 135. 136. Eccola..sta riposando, è bellissima. I suoi capelli bianchi la fanno sembrare un angelo. Mi siedo accanto a lei, ma poi penso che al risveglio possa spaventarsi,  così vado fuori a fumare una sigaretta. Mia madre è qui da quando è morto suo marito, e quindi da 7 anni. È stata lei a chiederci, a me e mia sorella, di venire qui. Diceva che voleva finalmente stare tranquilla, giocare a burraco con le amiche, e passare il resto dei suoi giorni senza pensieri.  L'ho sentita spesso da quando sto a Londra, e ogni volta era un colpo al cuore.

-Stefano, sei tu?

La sua voce mi fa tornare bambino, e riaffiora in me un nuovo ricordo...
-Stefano..mangia il minestrone dai!
-ma non mi piacciono i broccoli!
-facciamo così,  per ogni broccoletto, avrai un bacetto!!
Aveva il potere di trasformare tutto in una filastrocca, tutto in puro amore.
Peccato che quell'amore che tanto donava, di rado le tornava indietro. Sia mio padre, che il suo secondo marito...non l'avevano mai meritata.

-si mamma, sono io...

Torno in camera e mi guarda ammaliata, con le lacrime agli occhi...

-oh Stefano, che bella sorpresa..sei diventato un uomo...il mio bambino...quando sei tornato?

L'abbraccio..abbraccio forte quel corpicino fragile che mi ha dato la vita, la mia mamma...

-mamma..non piangere..sono tornato ieri..non ho avvisato nessuno, volevo fare una sorpresa..

-oh Stefano, temevo di morire  prima di riabbracciarti. .sono stata tanto in pena per te, per l'incidente..

-ora sono qui mamma...ti trovo benissimo- tiro su con il naso, non voglio piangere davanti a lei..

-qui mi trattano molto bene Stefano, è stata un ottima idea venirci..gioco a carte, vado in piscina..ho imparato anche a stare a galla! Ahahah...

Che dolce suono la sua risata...non riesco a dire nulla...

-mamma....-l'abbraccio ancora..

-oh tesoro mio, potresti passarmi la vestaglia? Voglio presentarti a tutte le mie amiche..ho parlato loro così tanto di te!

Mi accompagna da tutte le sue amiche e i suoi amici, un signore mi guarda e mi accarezza il viso quasi fosse mio padre...non vorrà diventare il terzo marito della mamma?

Passiamo tutta la giornata insieme, pranziamo in giardino solo noi due e parliamo molto. Le racconto tutto quel che mi è successo in questi cinque anni, del mio lavoro e di quanto ho dovuto sudare per essere quel che sono. ..a soli ventisette anni. Mi piace renderla orgogliosa di me, di suo figlio. Le racconto dell'incidente, di quanto è stato difficile e di quanto lo è ancora. Le racconto persino di Lei.

-magari le hai fatto qualcosa..

-no mamma non l'ho mai vista!

-ma magari non lo ricordi..

-quando vedo, sento,assaggio...I ricordi tornano alla mente. E lei non l'ho mai vista mamma, mai.

- scoprilo...- Mi accarezza una guancia.

-puoi contarci. 

Ci salutiamo con un abbraccio di quelli sinceri, veri, che vorresti non finisse più.  Torno in albergo che sono ormai le 20.30. Mi stendo sul letto e prendo il cellulare...adesso le scrivo..
Ciao, sono quello che ha pagato la colazione alla tua amica, ma in realtà volevo pagarla a te.

Decisamente no.
Ciao, ci siamo visti al bar..e mi piaci.

Si e gli asini volano.
Ciao, perché i tuoi occhi mi odiano?

No..

Ci sono... "Ciao, sono Stefano.."
INVIA.

Bene, è andata. Mi faccio una doccia e raggiungo gli altri. Il loro ritrovo è rimasto sempre quello: i tavolini di un vecchio bar sgangherato. Sono tutti li : gli amici a cui voglio bene ma di cui non ricordo un cazzo.

Si ride, si mangia, si beve.

-Allora Bob, Molly ti piace eh?

Mi guarda storto..

-oh...a me non piace eh!

-oh scusa Stè..ma è che fai colpo troppo facilmente tu...

-si vabbe...È arrivato George Clooney. .

-vabbè comunque si mi piace..

-Non la chiami?

Chiamala Bob. Falla venire qui con l'amica. Ti prego. Non mi ha ancora risposto.

-la chiamerò più tardi...mi ha detto di essere impegnata fino alle 23.00..

-hm..capito..

Merda. Prendo il cellulare. NIENTE. Dai, rispondi. Ma che mi prende? Sono diventato un ragazzino. Ma che mi frega?  È acida, stronza, antipatica. È bellissima......

Io ti perdonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora