Richie's pov
Faceva così freddo, era tutto così buio, dentro quelle mura con le sbarre. Richie continuava a stare male, era da circa una settimana che era rinchiuso, il cibo scarseggiava, anche l'igiene. Le giornate erano tutte uguali, di mattina ci si alzava all'alba, tutti i prigionieri venivano liberati e mandati in un giardino per allenarsi ai combattimenti, poi si pranzava, restavano in cella, cenavano e alle 21:00 tutti a letto. C'era una tale desolazione... I ragazzi avevano dai 14 ai 17 anni. Chissà per cosa erano stati imprigionati? Omicidio, rapina, spaccio o semplicemente senza motivo? Richie passava le sue giornate da solo, nella sua cella, erano 7 fottutissimi giorni che non spiaccicava parola, anche se dentro di sé voleva urlare a squarciagola. Non aveva più ragioni per vivere, lui era convinto che Eddie fosse morto, secondo lui non era stato in grado di salvarlo, ma ora chi salverà il corvino dalla sua sorte? Lì in prigione era un vero schifo, una volta a settimana i genitori o chiunque altro veniva a trovare i carcerati per parlare, nessuno era mai venuto per Richie. Proprio oggi era giorno di visita ma era tardo pomeriggio e aveva perso le speranze, pensava di non ricevere nessuno. Stava lentamente diventando pazzo in quella fredda e buia cella, fin(n) quando una guardia non lo venne a chiamare.
X:"C'è un ragazzo che ti aspetta..." udì il corvino. La prima persona che gli venne in mente era Eddie, ma come poteva essere... Andò in fretta e furia in sala per parlare, ma quando vide chi era rimase di stucco, era Bill.
R:"E tu che ci fai qui?" chiese Richie deluso.
B:"Sei deluso? Volevi ci fosse Eddie al posto mio non è vero? Sono venuto quí solo per parlare un po' con te." ammiccó Bill.
Richie si mise in posizione d'ascolto.
B:"Sai...io e Stanley ci siamo messi insieme, lui si è dichiarato e io gli ho risposto di sì, mi fa pena. Perché non sarà mai la persona che amerò."
Richie gli lanciò uno sguardo glaciale.
B:"Ma non sono quí per parlare di questo. Te lo dico solo perché sei dietro le sbarre e non potrai spaccarsi la faccia in due come hai fatto con Bowers e gli altri..." disse ma il corvino lo interruppe.
R:"È con questo che vorresti dire? Come fai a saperlo?" chiese confuso.
B:" Perché io ero lì, ho assistito a tutto quanto. E sono stato io a chiamare la polizia dando la colpa a te. Io e Bowers ci eravamo messi d'accordo. Io ti amo...se non posso averti io non ti avrà nessuno."concluse Bill.
Richie rimase in silenzio, aveva le lacrime agli occhi, ma poi disse:
R:" Sai che tu staresti proprio bene con Gretta? Avete detto la stessa identica frase. E se ti chiedi perché sono calmo è perché, come ai detto, mi sto trattenendo per spaccarti la faccia appena uscito da quest'inferno. Ah un'ultima cosa...non dire a Stanley quello che hai fatto, non faresti una bella impressione..." concluse Richie di ghiaccio. Bill uscì dalla stanza dove stava parlando con il corvino. Richie invece tornò nella sua cella, avrebbe preferito non ricevere affatto visite a questo punto.
Si stava molto annoiando, non poteva fare niente. Era notte fonda, e lui era l'unico ancora sveglio. C'era un silenzio di tomba, smorzato dai suoi continui singhiozzi, avrebbe tanto voluto essere lì con Eddie, avrebbe voluto morire anche lui solamente per stare insieme. Dalla sua cella c'era una piccolissima finestra con delle sbarre, si poteva vedere il cielo stellato. Quelle stelle gli ricordavano la sera di San Valentino, quando aveva guardato il cielo stellato con il suo ragazzo. Si mise una mano in tasca, aveva ancora il suo biglietto che gli aveva messo nell'armadietto. Lo strinse forte ma ormai era stropicciato e bagnato dalle troppe lacrime che il corvino stava versando. Si sentiva senza speranze. Stava congelando in quella cella, aveva delle coperte ma non aveva intenzione di usarle, sperava di morire, come una specie di suicidio, voleva solamente stare con Eddie e non gli importava quanto avrebbe dovuto soffrire. Improvvisamente nella sua cella, all'angolo vide un'ombra, era una strana figura, quella con gli occhi rossi. La vedeva sfocata a causa delle sue condizioni per il freddo. Si stava avvicinando, non prometteva nulla di buono. Non aveva le forze per muoversi, lo avrebbe preso, proprio come aveva fatto con Eddie. Ma proprio mentre era a pochi centimetri da lui, una botola sul pavimento si aprì, era la botola che portava fuori prigione ed era possibile aprirla solo dall'esterno e non dall'interno, lo sapeva perché ci aveva già provato molte volte. Dalla botola salì un ragazzo con i capelli marroni e gli occhi dello stesso colore. Era accompagnato dalla luce dell'esterno, gli sebrava un angelo(😂). Richie pensava di essere morto, dato che Eddie gli stava solo a qualche metro, ma cambiò subito idea appena il moro si gettò sulle sue labbra, in un bacio pieno di passione.*SPAZIO AUTRICE*
Eila!! Poor Richie imprigionato... Ma per fortuna c'è Eddie che è venuto a liberarlo yeeee!!!! Vi comunico ufficialmente che mancano due capitoli alla fin(n)e. Ci vediamo. Ciauuuuuuu!!!!! ❤️-Claudia 📍
STAI LEGGENDO
Wrong love - REDDIE
RomansaDrug💊💉🚬 Sex🔥 Bad word🤬 Alcohol🥃🍺 Love lgbtq+🌈 (è la mia prima fanfiction ❤️)