Scommettiamo

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"zi ma che cazzo, almeno impegnati a restare in piedi"

Non era la prima volta che Elia dopo una serata all'insegna dell'alcol, si dimenticasse quasi di camminare; una cosa facilissima, eppure in quel momento stava facendo davvero una fatica immonda per varcare la porta di casa.

"porca troia Elì, quello è il mio piede!" mormorò Luca saltellando appena, facendosi sfuggire dalle mani il braccio del ragazzo che cercava disperatamente un appoggio per rimanere in piedi.
E così, oltre alle parole di Giovanni e Luca, ruppe il silenzio in casa anche il tonfo provocato dalla caduta di Elia, seguito dalla sua risata.

Era completamente buio ed era stata una fortuna che il ragazzo, cadendo, non abbia sbattuto la testa contro qualcosa che non sia il pavimento.

"zì scusa non volevo calpestarti il piede"
biascicò dopo un po' continuando a ridere silenziosamente sdraiato in mezzo al corridoio.

La risata soffocata di Elia contagiò anche i suoi amici, che nel mentre si abbassarono per provare a rimetterlo in piedi.

"sei un deficiente, alzati su" sussurrò Giovanni afferrandolo per un braccio, quando improvvisamente la luce si accese e davanti a loro apparve la figura di Greta, che probabilmente era stata svegliata da tutto quel rumore.
Ed Elia cadde nuovamente per terra, perché Giovanni e Luca si erano completamente dimenticati della presenza della ragazza in quella casa e furono colti alla sprovvista quando la videro lì, così entrambi lasciarono le braccia dell'amico, lasciandolo cadere rovinosamente a terra, per la terza volta quella sera.

"ahia zi, porca troia"

"oh ciao, ti abbiamo svegliato?" sovrastò le parole di Elia, Giovanni, grattandosi imbarazzato la nuca.

"no, ci hanno già pensato Martino e Niccolò nell'altra stanza" mormorò la ragazza incrociando le braccia sotto il seno per poi alzare un sopracciglio e osservare Elia sdraiato per terra.
"cos'hai bevuto? l'acqua frizzante ti riduce così?"

"simpatica" rispose con una smorfia scuotendo la testa.

"ma mi devo beccare il divanetto fuori un'altra volta? Martino e Niccolò si sono presi di nuovo il letto matrimoniale?" chiese con sguardo preoccupato Luca, ricevendo da parte di Greta un "si", molto secco, e da parte di Giovanni una pacca amichevole sul collo e un "dai zì, mica è male su"

Quella sera, dopo l'arrivo di Niccolò, i tre amici decisero di prendere le bici, visto che i taxi si rifiutavano di arrivare fino a lì, e di fare un salto in città, provando a vedere se qualche bel locale fosse aperto.
Hanno brutalmente abbandonato la ragazza; le hanno mostrato il bagno, il giardino e... basta, la casa è veramente piccola, e dopodiché sono sgattaiolati fuori per dare una svolta alla loro serata, che fino ad allora sembrava essere irrecuperabile.

Inutile dire che Greta era particolarmente dispiaciuta nel passare ore ed ore in una casa che nemmeno conosceva, ma non ha fatto storie; forzò un sorriso e li guardò uscire contenti fuori dall'abitazione.

"avete bisogno di una mano per alzarlo?"
chiese la mora dopo qualche minuto di silenzio, scuotendo il capo nel vedere Elia in quello stato. Quasi le scappava da ridere.
Gli altri due annuirono, ritornando chinati verso terra per riafferrare le braccia del loro amico.

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