《02》Non per la prima volta...

48 8 37
                                    

Allungò il dito sul bordo della torta, immergendolo nella panna.

"Smettila, adesso! È per lui, così la finisci tutta!" La sorella sbircio' dalla porta socchiusa e fece segno alla nonna di entrare. Poi si rivolse alla sorellina:
" Dai, vieni!"

Si nascosero ridendo e sghignazzando dietro al divano.
La nonna poi entrò, insieme al nonno.
"Siediti qui, George."

Le bambine si guardarono negli occhi:
"1..2..3! Sorpresa!"
George sobbalzò:
"Ah, ragazze!"
"Buon compleanno nonno!"
La nonna lo baciò in fronte:
"Auguri George."

Posarono la torta sul tavolo:
George scrutò sorridente il bordo della torta:
"Ohhh, sembra che qualcuno sia già passato qui..." osservo' ridendo,rivolto alla più piccola, che diventò subito rossa.

"George!" Esclamò la coniuge: "Questo è per te, da parte nostra."
"Oh, un regalo!" Prese a scartarlo felice, proprio come un bambino.
Le due nipoti lo guardavano contente:
"Pss, secondo te gli piace?"
"Zitta! Voglio sentire!"
"Ohhh...non ci credo! Un nuovo orologio?"
La più grande deglutì veloce, quasi nervosa: "Ti piace?"

Ci fu un secondo di silenzio.
"Se mi piace..? Se mi piace..? Lo adoro!"
Lei trasse un sospiro di sollievo e si gettò insieme alla sorella tra le braccia spalancate del nonno.
Lui se le stritolo' sul petto:
"Venite qua! Le mie piccole... dolci... bellissime... nipotine!"
La nonna guardava i tre felice e si aggiunse nell' abbraccio.

"Oh, piccoline. Voi avete preso questo per me, ma adesso io ho qualcosa per voi."
Le sorelline si guardarono incredule l' un l' altra:
"Un regalo?! Nonno!!!"

Lui prese due pacchettini regalo, uno rosso e uno blu:
"Questo...è per Phepp." Lo porse alla maggiore: "E questo...è per Siggy."
Le due si precipitarono ad aprirlo
La nonna gli sussurrò all' orecchio:
"Che gli hai preso?"
Lui ridacchiò: "Guarda, Annie."
"Oh, ma è bellissimo!"
"Che cos'è?"
"Siggy, è un cerchietto. Devi metterlo in testa, così! Il tuo è blu e il mio è rosso."

Quello di Phepp era rosso, con un grande fiore, mentre quello di Siggy era blu, con una farfalla.
Annie alzò gli occhi al cielo:
"Vedi di viziarle ancora un po' e non cresceranno mai."
Lui le fece l' occhiolino:
"Allora diventeranno come te!"
"Viziata a me?! Ma piantala!"

Tornò dalle nipoti:
"Allora? Vi piace?"
Loro gli corsero vicino:
"Grazie nonno!"
Le sollevò entrambe e le strinse a sé; le baciò forte in fronte:
"Allora la vogliamo mangiare la torta?"
"Si!" Urlò strepitante Phepp
"La prima fetta a me!" Strillò Siggy fiondandosi al tavolo.

Annie cominciò a tagliarla e a distribuire le fette. Ridevano tutti. Era una mattina perfetta. Troppo perfetta.

                                    ...

Prese le cesoie dal tavolo incrostato di sangue. Si avvicinava lento, con una pausa da un passo all' altro.

Il corpo anziano tremava come un bimbo spaventato. I polsi cercavano tremolanti di liberarsi dalle strette manette.

"Ambarabaciccicocco', quale ditino ti taglierò?"
L' uomo immobile traeva respiri profondi, cercando di non pensare al presente.
"Oooh andiamo! Così mi complichi le cose..."gli disse giocando con le cesoie.

L' altro chiuse gli occhi:" Non sono qui, non sono qui, non sono qui..." borbottavano le labbra tremolanti.
"Dai, Georgie. Questo non serve a niente. Lo sappiamo perché sei qui."
Gli aprì: "La supplico, Presidente..."

"Dillo ancora."
"La supplico..."
"Ancora."
"La su-pp-plico...Pr-es-siden-te"
"ANCORA!"
"La supplico Presidente! La supplico! La supplico! La supplico...la supplico... la supplico..."
"Oh, Georgino. Che ti succede? Non eri un soldato? Dov'è finito i tuo spirito combattivo? Come si dice, fino alla fine...".

Lies On BloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora