Scherzo d'Aprile

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1 aprile
"Aprile dolce dormire"
Sarebbe un bel detto se anche per me fosse così!
Mi alzo controvoglia dal letto e apro la finestra.
Il sole finalmente sta facendo capolino in città da una settimana e l'aria è decisamente più mite. Riesco a sentire l'estate vicina!
Mi preparo velocemente , afferro lo zaino e mi avvio in stazione.
Il pullman arriva , ma di Jade non c'è ancora traccia. Le invio un messaggio e solo dopo 5 minuti mi risponde assicurandomi che sta bene e che ha fatto semplicemente tardi. Come se fosse una novità!
Una volta scesa dal mezzo, infilo le cuffie in tasca e mi addentro in mezzo alla massa di studenti che accerchia l'enorme edificio.
C'è il gruppo del club del libro che con massi enormi fra le mani e lo zaino altrettanto pieno aspettano davanti all'atrio; più in là c'è il gruppo delle cheerleaders già truccate e pettinate per la partita di football che si svolgerà pomeriggio, accanto ci sono anche le matricole ancora spaesate.
E infine abbiamo il gruppo dei popolari. Loro sono apprezzati da tutti, venerati quasi come degli idoli, ma io li trovo troppo vanitosi e con la puzza sotto al naso.
Tra di loro però, c'è Danny. Lui è il cugino di Mark, il playboy della scuola. Nonostante siano parenti, sono come lo yin e lo young. Danny è la mia crush dal primo anno in cui ho messo piede in questa scuola. Ho sempre tenuto questo sentimento per me e ne è a conoscenza solo Jade, che è rimasta fedele, senza spifferarlo ai 4 venti!
Stringo lo zaino nelle spalle e sospiro, guardando quella chioma bionda e la sua mandibola pronunciata che mi manda in tilt . Quando desidererei averlo solo per me!
Lui è popolare , ma nel giusto limite. Si fa riconoscere , ma senza essere altezzoso. È tanto umile con tutti.
Premetto che è il mio prototipo di ragazzo e per questo mi incanto ogni volta che lo vedo.
Frequentiamo quasi tutti i corsi insieme, ma non ci siamo mai parlati. L'unica volta che ci siamo scambiati qualche parola è stato per chiedermi un foglio o una penna.
Controllo l'orario e oltrepasso il cortile.
Aspetto circa 5 minuti e vedo arrivare di corsa Jade.
-Non so vuoi un tamburo la mattina?-
-Scusa ma non ho sentito le sveglie- dice con tono affannato.
Scuoto la testa - Dai sennò facciamo tardi!-
Le prime due lezioni passano in fretta.
Poi io e Jade ci dividiamo perché lei va alla macchinetta per mettere qualcosa sotto i denti.
Nel frattempo mi siedo sopra sul mio solito muretto. Tiro fuori il corretto che ha preparato mia madre e faccio un giro veloce sui social.
Alzo la testa perché sento una risata familiare.
Jade sta parlando con Danny!
Ma loro fino a ieri nemmeno si parlano!
Continuo ad osservarli , ma dal modo in cui si comportano sembra che si conoscano da tempo.
Lei gli dice qualcosa all'orecchio e lui annuisce.
Cosa sta succedendo? E perché non me ne ha parlato la mora?
Qualcosa mi puzza!
Per tutto l'intervallo stanno insieme e al suono della campanella Jade torna dentro senza degnarmi di uno sguardo.
Cosa ci facevano insieme non me lo so spiegare...
La quarta ora di lezione nemmeno la seguo. Non riesco a concentrarmi,ma continuo a pensare a quei due e alla possibilità potrebbero avere una storia segreta o che semplicemente devono fare qualche compito insieme.
Per fortuna la prof non mi interroga e subito mi dirigo nell'aula di scienze.
Mi siedo al solito posto, in seconda fila, ricercando la concentrazione persa.
Appena fa capolino Danny,i nostri sguardi incrociano per caso e subito abbasso lo sguardo . Le sue iridi sono due oceani nei quali ci sprofonderei volentieri, ma questi non si indirizzerebbero mai verso una come me.
Alla fine la prof propone un lavoro divisi in gruppi da 4. In questo corso non ho legato con qualcuno in particolare, quindi vedremo la sorte con chi mi farà capitare.
Come uno scherzo del destino capito con due ragazze e ... Danny. Drizzo la schiena quando la donna alla cattedra pronuncia il suo nome.
Il compito dobbiamo consegnarlo domani, perciò pomeriggio ci metteremo a lavoro. Secondo me non sopravviverò!
L'ultima campanello della giornata suona e una ragazza del mio gruppo chiede se per me va bene vederci alle tre. Dopodiché vado al bar per pranzare, in quanto sarebbe inutile tornare a casa e riprendere di nuovo i mezzi.
Jade è sparita. Le invio un messaggio e inizio a farmi mille film mentali su chi possa averla trattenuta tutta la mattinata.
Ordino e poi mangio con tanta difficoltà , con un groppo alla gola, poi torno dentro scuola verso il laboratorio di scienze. Essendo ancora vuoto decido di fare un salto in biblioteca per prendere dei libri che ci potrebbero servire. Tornata trovo tutto il gruppo al completo.
Ci facciamo aiutare dalla più secchiona del gruppo e ognuno di noi comincia a svolgere il suo compito.
Mi viene difficile perché con la coda dell'occhio osservo Danny. Insomma il modo in cui sorride, ingoia, muove le mani... sono proprio cotta!
-Scusami potresti passarmi la forbice?- chiede il biondo rivolgendosi a me.
Io annuisco e gliele porgo. Le nostre mani si sfiorano e vengo percorsa da un brivido lungo la schiena.
Ho bisogno di prendere aria, perciò chiedo una piccola pausa.
Sventolo la mano sulla faccia e respiro profondamente.
Vado a prendere una bottiglietta d'acqua al distributore. Dietro quest'ultimo sento Danny parlare con qualcuno. Sembra la voce di Mike.
- Sono in gruppo con le ragazze più stupide della scuola. Soprattutto quella lì come si chiama? Jessica mi sembra...-
-Ma è quella che ti è letteralmente caduta addosso alla festa?-
- Esatto. Peggio di così non può andare!-
-Assurdo .Poteva metterti con qualcun altro! E' ridicolo stare con lei-
Sento il mio cuore rompersi in mille pezzi.
Sono delusa! Ha rotto tutte le certezze che avevo su di lui.
Il mio sesto senso non sbaglia mai, ma forse lui è stato bravo a fingere.
Torno in aula nervosissima. Pensavo che in qualche modo le cose potessero cambiare fra di noi, ma ho tratto solo conclusioni affrettate senza averlo davvero conosciuto.
Fortunatamente finiamo prima di quanto pensassi e faccio a piedi la strada verso casa.
Solo che mi fermo nel piccolo parchetto che frequentavo quando ero piccola.
Mi siedo su una panchina, chiudo gli occhi e ascolto la musica nelle orecchie.
Ricordo benissimo l'episodio di cui parlava prima Danny con Mike.
Era la festa del figlio del preside e aveva invitato tutta la scuola. Come al solito ero con Jade. La mora mi ha letteralmente trascinato in pista. Solo che non ero abituata a stare sui tacchi e accidentalmente ho calpestato il piede di Danny, ho perso l'equilibrio e sono caduta addosso a lui, facendo finire entrambi a terra.
È stato davvero imbarazzante, ma era come se qualcosa fosse cambiato fra di noi e lui si fosse accorto di me.
Quando si conclude la mia playlist si fa sera.
Mi alzo e mi incammino verso casa. Il telefono squilla.
-Scusami tanto . Vieni a scuola è urgentissimo!-
-Devi darmi spiegazioni lo sai?-
- Lo so, ma ora muoviti-
Chiudo il telefono sconcertata e prendo il primo pullman che passa per ritornare a scuola.
Entro nell'atrio che odora di candeggina e mi guardo attorno.
Non c'è nessuno e il silenzio assordante viene interrotto dalla vibrazione del mio cellulare.
"Ti aspetto in aula 3 , ma prima prendi un quaderno dall'armadio"
Ma che giornata oggi!
Faccio cosa dice, ma quando apro l'armadietto cade una rosa rossa. Mi abbasso per prenderla. Non ha un biglietto e non so come ci sia arrivata qui...Ma che succede oggi?
Vado in aula 3 dimenticandomi del quaderno.
Ma al posto di Jade trovo Danny. È seduto sulla cattedra e quando mi vede entrare scende da essa.
Tutto questo mi sembra assurdo!
-Che ci fai qui?- chiede in tono serio.
La porta alle mie spalle sbatte forte. Mi giro sobbalzando .
-Jade che stai facendo?- quasi urlo. Mi avvento alla porta però Jade gira la chiave, chiudendoci dentro.
-Non mi devi ringraziare- mi fa l'occhiolino e se ne va.
- Sono qui per un semplice motivo- irrompe nel silenzio Danny.
-Lasciami in pace. Cosa credi di fare con me?- mi giro di scatto -Ti ho sentito oggi pomeriggio parlare con tuo cugino . Forse dovresti farti un'esame di coscienza prima di giudicare le persone che non conosci-
Lui alza un sopracciglio.
-E non fare quella faccia come se non sapessi niente. Già è tanto se ci parliamo raramente-
-Sei venuta a fare la predica a uno che non conosci però- incrocia le braccia.
- Infatti sto sprecando solo fiato.Tanto non ti interessa la gente come me. Finiamo questo teatrino- mi siedo.
-Hai ragione, non mi interessa una come te-
-Se potessi me ne sarei già andata da qua. Persone come te è meglio se non si incontrano-
-E se invece ti dicessi che tu mi piaci?-
- Che non ci credo proprio per niente-
-Sei proprio testarda- sorride.
-Che ridi?- lo guardo male.
Mi dirigo verso la porta cercando di aprirla.
Danny mi afferra il braccio.
-Se pensi davvero che io sia un bugiardo girati e dimmelo guardandomi negli occhi-
Io lo faccio sicura, ma la sua bocca finisce sulla sua.
Voglio liberarmi, ma non ci riesco. Lui aspetta che io mi lasci andare. Senza controllarmi approfondisco il bacio.
Dopo 5 minuti ci stacchiamo.
Mi allontano confusa.
-Non avresti dovuto baciarmi- dico attonita.
-Hai ragione.Avrei dovuto farlo tempo prima-
-Non capisco: prima hai detto quelle cose,poi mi baci. Sei pazzo secondo me!-
-E se ti dicessi che era tutto organizzato?-
Una voce interrompe la nostra conversazione. Mi volto e trovo Jade con un sorriso a 32 denti.
-Pesce d'aprile!- urlano in coro.
Sgrano occhi e bocca.
- Abbiamo programmato questa cosa per avvinarvi-
Mi gratto la nuca - Ma siete pazzi?Cioè, voi cosa?-
Loro si mettono a ridere.
- Ho chiesto aiuto a Jade perché è la persona più vicina a te. Ti avevo visto guardarmi spesso di sfuggita e dai tuoi occhi traspariva un sentimento sincero, non era malizioso come quello delle altre ragazze. Allora sono andato spedito, sapendo di non sbagliare- spiega Danny.
- Poi ti spiego meglio dopo, ora vi lascio soli- sorride la mia migliore amica.
La mora se ne va di nuovo.
- Ma tu quindi...Come?Perché?-
-Mi piaci Jessica e questo non è uno scherzo-
-Da quando?- chiedo curiosa e ancora incredula.
- Da quando mi sei caduta letteralmente addosso- ridacchia.
-Oh..- esclamo imbarazzata.
-Ma allora non pensi davvero quelle cose su di me?-
-Assolutamente no- scuote la testa.
-Io pensavo che tu non mi considerassi nemmeno-
-Invece io ti osservavo di nascosto e in silenzio. Puoi capire tanto di una persona dai suoi atteggiamenti spontanei. E tu sei particolare, speciale. E ho capito che voglio provarci con te. Voglio conoscerti, insomma...viverti-
-Ancora non ci credo- sorrido. Lo guardo - Anche a me piaci... e tanto-
Lui sorride, si avvicina e mi afferra la mano.
-Sei sicuro che questo non sia uno scherzo?-
Lui mi bacia di nuovo e questa volta riesco a sentirlo davvero.
-Pensi che lo sia? chiede appoggiandosi alla mia fronte.
Guardo le sue iridi blu e sorrido.
-Sei pronta a vivere questa avventura insieme?-
Questa volta sono io a ribaciarlo.
Sperando che non sia un sogno!

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