STAR DIVINATION// LUKE HEMMINGS

Capitolo 40

Luke's Pov

Rimango immobile mentre osservo la ragazza dagli occhi viola guardarmi con quel briciolo di vita che le ho lasciato, il giusto per poter far credere ai suoi amici di poterla salvare.

In pochi secondi svaniscono in un tornado di aria comandato dal segno dell'Acquario, stringo i pugni non appena la barriera d'aria crolla davanti a me lasciandomi finalmente libero. Sospiro alzandomi e notando sulla mia guancia del sangue, sangue non mio, come quello sulle mie mani. Sorrido consapevole di quello che ho fatto, forse non è stata l'azione più eroica, ma lei se lo meritava.

"Stai bene?" Una mano si posa sulla mia spalla dolcemente ed io alzo i miei occhi azzurri notando Ariete mentre mi guarda preoccupata per il sangue. Velocemente mi sposto dal suo tocco prima di annuire e pulirmi il volto con la manica della mia camicia.
"Sono fuggiti, tipico dei codardi" Dico con un tono di voce annoiato e la ragazzina stringe i pugni infuriata mentre alcune fiamme scappano al suo controllo accendendosi sulla sua testolina minuscola.

"Me li sono lasciata sfuggire così facilmente, quel maledetto stregone mi ha addormentato come se niente fosse, maledetti!" Dice furiosa ed io sorrido prima di appoggiare una mano sulla sua testa infuocata spegnendo le fiamme con il mio gelo e calmandola.
"Non è colpa tua Millie, sono dei traditori, hanno ucciso senza pietà in passato e lo rifaranno con me se ne avranno l'occasione, se non riescono neanche ad avere pietà con una ragazzina con te, non l'avranno con nessuno di noi" Le dico e lei mi volge un piccolo sorriso di ringraziamento.

Ariete è solo una ragazzina, eppure quei codardi l'hanno attaccata alle spalle, eppure non l'hanno uccisa, come non hanno ucciso me, ci hanno provato, eppure quella patetica ragazza ha cercato di salvarmi.

Stupida.

"Luke sei ferito?" Domanda Zayn entrando nella stanza in cui Pesci mi aveva raccomandato di aspettare Bilancia. Scuoto la testa per poi guardare i suoi vestiti strappati.
"Oh non è niente, non ho neanche un graffio" Mi spiega Capricorno ed io osservo alle sue spalle Louis ancora confuso e spaesato mentre si gratta il retro della sua testa.

"Hai preso una bella botta eh" Dice sorridendo e scherzando Toro mentre controlla che lui stia bene.

Eravamo pronti al loro attacco, Niall ci aveva avvisato, lo aveva previsto, Erin mi voleva morto, ma non lo avrebbe fatto lei di persona, avrebbe mandato qualcuno in grado di manipolare la mia mente, qualcuno come Bilancia.
Conosco Rebecca da quando siamo nati, è sempre stata così riservata, sempre nel suo tempio con le sue lucertole, non ci ho mai passato molto tempo, eccetto per gli ultimi anni.

Quando ha deciso di prendere quello che amavo di più.

"Luke dove vai?" Domanda Millie confusa quando esco dalla stanza ed io mi dirigo verso la zona in cui Pesci mi aspetta. In silenzio continuo a pensare agli occhi viola di Bilancia, come ha potuto davvero credermi? Come ha potuto davvero pensare che sarei caduto nel suo tranello? E perchè ha voluto salvarmi?

Lei è sempre stata debole, sempre gelosa delle gioie altrui e sempre in corsa per ottenere attenzioni da uno di noi, quando Erin l'ha reclutata non vedeva l'ora di poter avere finalmente la luce su se stessa e convertire gli altri segni al suo esercito. Segni deboli e consumati come lei dalla voglia di governare, Scorpione, Acquario, Cancro.

"Luke stai bene?" Domanda Niall nel vedermi sporco di sangue ed io alzo gli occhi al cielo.
"Non è mio, smettetela di chiedermi se sto bene" Rispondo per poi notare la sua stanza, quello che ho sempre considerato come un ufficio, tutto disordinato, le tende ed i tappeti strappati e i tavoli ribaltati.

Osservo Niall mentre mi scruta lentamente come per accertarsi che non stia mentendo per poi guardarsi attorno dispiaciuto e scuotendo la testa.

"Erin è venuta da me per uccidermi" Spiega ed io stringo i pugni.
"Non ho voluto farle del male, lei è come una figlia per me, non potrei mai ferire uno di voi, eppure lei era senza pietà" Dice Pesci mostrando come al solito il suo lato paterno e buono.