8-le piccole cose che mi fanno impazzire

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Rye's point of view:

Mi trovavo nella mia camera con un orologio tichettante e una mente confusa. Lauren mi aveva appena lasciato solo, la sua assenza per la prima volta comportava un vuoto nel mio cuore.

Quando chiudevo gli occhi non riuscivo a fare altro che a vedere Andy in lacrime con tagli alle mani per colpa mia e quella bambinetta che mi urlava in faccia la verità.
Come ho potuto perdere la mia strada in questo modo?
Lauren aveva ragione, sono cambiato. Dopo che Mikey Cobban, un mio grande amico ha lasciato la band per motivi personali, io ho iniziato a vacillare. Abbiamo chiuso i rapporti da parecchio oramai, ma non posso negare il mio affetto per lui in passato. Poi ha mollato anche Jack e da lì in poi sono stato come un treno in corsa che nessuno, nemmeno Andy, è riuscito a fermare.
Come ho fatto a ferirlo così, perché sono così stupido?!

Era tutto il giorno che gli altri erano fuori con il mio migliore amico e nessuno mi rispondeva al cellulare.
Non avevo di cosa preoccuparmi, capivo benissimo perché mi stanno evitando.
Non riuscivo a dormire, a mangiare o anche solo a pensare d'altro.
Avevo bisogno di aiuto...

A quest'ora mia madre si starà riposando, quindi ho deciso di chiamarla più tardi e lasciarle del tempo libero.
Dovevo schiarirmi le idee e mi venne l'idea di andare a correre, solitamente la gente dice aiuta...

Non mi cambiai nemmeno, presi le cuffiette e partii.
In primo luogo pensai a Fovvs, al mio piccolo Andy. Dovevo farmi perdonare, dovevo stargli vicino cosa che avrei dovuto fare sin dall'inizio.
Appresi i miei errori che si erano accumulati nel tempo e mi ripromisi di non rifarli.

Ero già di ritorno quando una sensazione incompiuta mi arrivò tra i pensieri.
Mia...

Cosa aveva lei di così speciale?
Cosa la distingueva dalle tante altre?

Mi odiava, in un certo senso era questa la risposta. Sono sicuro che lei vedeva un egoista, uno che se ne frega dei problemi altrui, che colpisce le persone con i palloni da calcio e che fa dei commenti fastidiosi.
Volevo davvero tanto farle vedere la vera persona che sono, una persona lontano dall'ego di Rye Beaumont, il cantante figo.

Quando mi guardava con quello sguardo interrogatorio mi veniva voglia di prenderla in giro perché sembrava una bambina che cerca di fare la seria, ma poi l'ho vista con Ethan, con lui era spontanea, innocente, non mi ero svegliato dalle urla, volevo semplicemente vederla ridere, perché sapevo che non lo avrebbe mai fatto con me.
Poi lui si chinò su di lei e l'idea di quel bacio mi turbava.

Non ero geloso, lei...lei non mi piaceva in quel modo.
Ma mi piaceva.
Mi piaceva da morire.

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Mia's point of view:

Tornammo a casa per le 23:00, era tardi, ma ne era valsa la pena. Andy si era dimenticato di quei commenti, aveva ripreso l'appetito ed inoltre abbiamo trascorso gran parte del giorno a saltare come dei matti e a fare percorsi di arrampicata, ci siamo divertiti a fare attività fisica e la cosa faceva bene a tutti quanti.

Le due squadre si erano impegnate a conoscersi meglio ed i rapporti erano migliorato ulteriormente, finalmente potevamo dire di essere dentro.

L'idea del fatto che questo in realtà era una finzione mi era passata per un istante, ma nel vedere i loro sorrisi smisi di incolparmi perché sapevo che quei sorrisi erano veri.
Non ricordo da quanto tempo era che non mi divertivo così tanto...

La prima cosa che notai una volta tornati, era che la macchina di Lauren non c'era più; ma non ci feci caso.
Una volta entrati era tutto spento, a quanto pare Rye era andato a dormire presto. Noi restammo ancora sveglia per un po', ma poi il sonno si fece sentire.
Mi passò per idea il fatto che non avevo letto niente di tutti i messaggi della Natural selection e per farlo usai come scusa un progetto che dovevo consegnare domattina del quale mi ero dimenticata.

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