Una furtiva lagrima

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Era veramente tardi quando uscii da casa di Axel, sentii rintoccare il grande orologio della Raimon.. erano le 20.
Ero stato un verme, letteralmente... avevo abbandonato Nelly, nel letto, da sola, la mattina presto, e come se non bastasse, la avevo tradita con un uomo senza preoccuparmi di lei fino ad adesso... cosa le avrei detto una volta a casa?
Nelly era sul divano, chinata e con lo sguardo basso.
Teneva in mano una foto di noi due e il parquet su cui poggiava i piedi era umido.
Forse piangeva..
non lo so con certezza, non mi guardò nemmeno quando entrai, si limitò a dirmi:
-"Mark, io ti amo.. veramente tanto"
Non so bene come descrivere ciò che sentii, forse il modo più corretto per farlo è pensare al mio cuore come alla Mano di Luce quando si frantumò durante la finale con la Zeus..
Sì..sto cercando di sdrammatizzare un po'.. la verità è che mi comportai come un mostro con lei.
Io non dissi nulla, non feci nulla, rimasi fermo lì fino a che lei, allora visibilmente in lacrime, se ne andò in camera da letto.
Una volta scoppiato in lacrime anche io la raggiunsi e mi sedetti vicino a lei:
-"Mark dimmelo" disse lei singhiozzando.
Io sobbalzai..
"Mark, io lo so che ami un altra persona, eri da lei vero?"
Non sapevo che dire, mi limitati ad un misero:
-"io..."
Lei continuò:
-"dimmi... Questa persona..", respirò allora profondamente, "la ami davvero?"
Stava soffrendo veramente molto ed io ebbi pure la faccia tosta di dirle che non ne ero sicuro.
-"Mark" continuo lei.. " allora rispondi a questa domanda, e sono sicura che la risposta di questa la conosci... tu mi ami?"
Decisi di essere sincero, tenerglielo nascosto le avrebbe solo fatto più male in futuro; le presi la mano e le dissi:
-"tu, tu sei la donna che ho sposato. Non sarei un uomo degno di essere definito tale se non ti amassi, ma la verità è che più che un uomo sono più simile ad un verme.. quello che provai per te allora lo provo ancora oggi, non so bene cosa fosse e tantomeno so cosa sia oggi, so solo che lo scambiai per amore, ma ora sono sicuro che non lo fosse"
Fu allora che scoppiò in un fiume di lacrime... quella notte non fece altro che piangere, urlare e piangere..
-"io desidero che tu sia felice, sentiti libero di amare chi ti fa stare bene" mi singhiozzò a fatica.
Restai tutta la notte con lei, la mattina successiva , ancora singhiozzando chiamò suo padre che arrivò poco dopo.
Mi chiese di andare via solo per qualche ora e mi assicurò che avrei trovato la casa libera al mio ritorno.
Feci come voleva, ma la verità è che "il mio ritorno" non sarebbe avvenuto da lì poco... Il dolore mi stava divorando da dentro e non mi sarei mai ripreso se non fosse stato per...

Un Ritorno Di FiammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora