Irregular Game [Yuta X Reader] (Aggiornamenti Lenti)

Capitolo 4

POV. Autore
Quella stessa sera tutti andarono nuovamente al casinò e Yuta era deciso di ignorare la misteriosa ragazza che lo "perseguitava".

____________________

Erano passate ore da quando erano entrati e di nuovo tutto quello a cui pensava Yuta era giocare..

Ma c'era una cosa di cui non si era accorto...
In un angolo della sala...lei lo stava osservando da quando era arrivato... continuava a fissarlo con un sorrisetto sulle labbra soddisfatta di vederlo così assorto nel gioco.
Quello che il ragazzo non sapeva è che lui stava inconsapevolmente giocando anche ad un'altro gioco...molto più subdolo...ed era proprio lei che dirigeva questo gioco.
E quella sera aveva intenzione di fare una mossa azzardata.
____________________

Yuta POV.
Come al solito avevo perso la cognizione del tempo...ma non me ne importava nulla. Tante belle ragazze erano al mio fianco per vedermi giocare e "sostenermi" nel gioco.

Stavo per puntare di nuovo quando vidi sul mio tavolo un bigliettino...il mio cuore saltò un battito.
Lo presi..

Autore POV.

"È bello vederti"

Il ragazzo alzò o sguardo e non troppo lontano davanti a lui vide una ragazza girata di spalle...dalla chioma nera.
Ma non era una ragazza qualunque...

Era lei...

Lentamente girò il viso verso di lui e un'attimo dopo i loro occhi si incontrarono.
Il ragazzo spalancò gli occhi e lei gli fece un sorrisetto malizioso.

Quel contatto durò un paio di secondi perchè Yuta all'improvviso sentì un tocco sul suo braccio.
Era una ragazza vicino a lui.

Ragazza random:"Hey Yuta? Che ti prende?"

Lui distolse lo sguardo e si concentrò sulla ragazza al suo fianco poi guardò ancora davanti a lui ma non c'era più nessuno.

All'improvviso era diventato nervoso, agitato, era come se lei lo stava prendendo in giro.

Finì velocemente quello che stava facendo per poi uscire dallo stabilimento all'aria aperta.
Fece qualche respiro profondo per poi tornare dentro.
Iniziò a guardarsi in giro.

Yuta POV.

La stavo ancora cercando...continuavo a guardarmi in giro finchè non la vidi salire delle scale...allora la seguii.

Continuai a salire fino ad arrivare al tetto dove lei mi stava già aspettando.
Seduta ad ammirare il paesaggio

Girò il viso verso di me ed io non mi mossi.

Y:"Pensi di potermi prendere in giro?
Che cosa vuoi?"

Lei si alzò e fece una risatina e per la prima volta sentii la sua voce.

X:"Dovrei essere io a farti questa domanda...Yuta."
Disse avanzando lentamente verso di me.

Assottiglia gli occhi a quell'espressione.
Y:"Che cosa intendi?"

X:"Sei sempre stato tu che venivi a cercarmi...sei sempre stato tu che mi seguivi..."

A quell'affermazione qualcosa mi colpì...

È vero..

Le mie intenzioni erano sempre quelle di ignorarla ma ogni volta finivo col seguirla e cercarla.
Perchè?

Mentre ero assorto nei miei pensieri non mi ero accorto di quando lei si era avvicinata a me.
La guardai negli occhi...
Era così bella...ed era così...famigliare...

Quegli occhi, quel viso...
Assottigliai di nuovo gli occhi scrutando meglio il suo viso.

Poco dopo lei mi fece ancora un sorrisetto per poi andarsene.

Io restai qualche minuto fermo...
Y:"Io l'ho già vista."
C'era qualcosa di così famigliare in lei...

Me ne andai anch'io

Stavo scendendo le scale quando ad un certo punto vidi una lucina lampeggiare su un muro.
Ma non era solo una lucina...

Era una bomba.

Sgranai gli occhi ed iniziai a correre giù per le scale e mi resi conto che c'era più di una bomba.

Iniziai ad impanicare
Y:"Devo trovare gli altri! Devo avvertirli!"

Tornai più veloce che potevo nella sala principale ma mi fermai subito.

Il casinò era vuoto...non c'era più nessuno.

Sconvolto avanzai tutto quello che si sentiva era il mio respiro affannoso.

Mi guardavo in giro e notai un bigliettino su un tavolo da gioco.

Lo presi..

"Questo è il prezzo da pagare per quello che hai fatto"

Y:"Ma che cosa?"

Alzai lo sguardo e lei mi stava guardando da una vetrata dall'esterno con in mano una specie di interruttore, e un sorriso malsano danzava sulle sue labbra.

Spalancai gli occhi scioccato, e ancora prima che potessi fare qualcosa lei premette l'interruttore...

Tutto l'edificio iniziò a tremare, guardai in alto...l'enorme lampadario che illuminava la sala si staccò dal soffitto.
Mi stava per cadere addosso, quando all'improvviso...

Y:"AAAAAHHH!"
Lanciai un'urlo e mi ritrovai seduto sul mio letto.
Il respiro pesante, il cuore mi stava uscendo dal petto e avevo la fronte imperlata di sudore.
Mi guardavo freneticamente in giro.

Y:"È stato tutto un sogno?"