Paulo's pov
Sentivo la rabbia che mi ribboliva in petto, le viscere che si contorcevano per l'odio a guardare quello che reputavo un mio amico ma che si è rivelato un traditore schifoso.
Lo avevo sotto al naso potevo colpirlo, offenderlo in qualunque maniera possibile, volevo picchiarlo, spaccargli il naso e la faccia...
Ma sapevo che se lo avrei fatto sarei andato dritto verso l'espulsione."Salve Paulino...tutto bene con la tua nuova ragazza?"
"Pezzo di ....mmmmhhh....lasciami in pace...lasciaci in pace."
"Sennò che mi fai??"
La sola risposta di Paulo fu guardarlo in un modo sprezzante con uno sguardo pieno di odio e di rancore.
"Monsieur Paulino tanto non ha il coraggio di picchiarmi vero sfigatello?"
Tutto ad un tratto la porta si aprì e ne uscì la bellissima ragazza con cui stamattina mi stavo divertendo un mondo... Mi prese per il braccio e disse:
"Senti stupido lascialo stare...""Ohoh adesso lo difende pure al piccolo Paulino"
"Smettila" gli disse con un'occhiata a dir poco disgustata.
"A si vero ora siete la coppia che scoppia non più Paulino e Alessandra vero?" Disse Higuain con uno sguardo meschino.
Stavo per dargli un pugno in faccia quando Alessandra mi prese per le spalle. Adoro quando fa così...
"Paulo fermo, non lo fare"
"Perché?" Dissi io.
"Perché lo sto per fare io."
E diede un pugno in faccia a Gonzalo scaraventandolo per terra.
Tutto ad un tratto arrivò un uomo panciuto con molti capelli che gli mancavano sulla testa.
"Cosa è successo qui?!!...Gonzalo! Cosa ti hanno fatto?!""Chi di voi due è stato?" Fece Sarri con aria feroce.
Alessandra con mio grande stupore si fece avanti. Avvertii una sensazione strana, come se dovessi farlo anche io. Ma nemmeno avevo finito di pensarlo che mi ritrovai sopra la stessa linea di mattonella di Alessandra."Io" dicemmo all'unisono.
"Ora se vi muovete di qui mentre porto Gonzalo in infermeria tutti e due domani farete le valigie."
Il tecnico portò l'argentino ferito in infermeria. Restammo fuori io e lei. Imbambolati uno guardando l'altro.
"Paulo...è colpa mia...lo dirò io ad Agnelli che sono stata io... Tu non c'entri niente" disse la lei quasi piangendo.
"Tu sei fuori...se questa è una causa la affronteremo insieme. Promesso? "
"No Paulo l'ho picchiato io!"
"Ma sono stato io a incontrarlo per primo!"
Calò il silenzio. Nessuno dei due spiccicò più una parola, almeno fino ad entrare nell'ufficio di Agnelli.
Il caso si risolse. Io e Alessandra dovemmo scartare tantissime scartoffie vecchie almeno di 40 anni.