Capitolo 2

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Sono passati tre anni dalla morte dei miei genitori e ora sono in terza superiore. Non sono mai stato molto bravo a scuola, ma me la cavo abbastanza anche grazie all'aiuto di Sasuke. È un lunedì mattina e non posso credere di essere già stanco, insomma, la settimana deve ancora iniziare e io già non ce la faccio più. Voglio solo starmene in camera mia, magari abbracciato a Sasuke.
"Sei sempre in ritardo Dobe" dal tono ironico di Sasuke capisco che sta scherzando, ma effettivamente sono sempre in ritardo.
"Non ho dormito sta notte e sono crollato poco prima che suonasse la sveglia" con pochi passi mi raggiunge e mi posa le sue fredde mani sulle guance, con un pollice mi accarezza la guancia destra e l'altro lo passa sotto al mio occhio.
"Dovresti provare a dormire un po' di più, hai delle occhiaie assurde" dice sottovoce.
"Sai che non ci riesco, stessi incubi e pensieri" Sasuke sospira e mi guarda negli occhi.
"Sta sera vengo da te e dormiamo insieme, va bene?" annuisco e mi scanso dalla sua presa allungando una mano verso la sua e afferrandola.
"Siamo già in ritardo, ci conviene andare"
Arrivati a scuola ci separiamo e mi preparo per andare nella classe di chimica, materia che odio con tutto me stesso, ma che grazie all'aiuto di Sasuke riesco sempre ad avere una sufficienza. Passando davanti ai bagni sento delle voci e mi avvicino curioso, non riesco a vedere chi sia la persona inginocchiata a terra, ma le persone intorno ad essa le conosco anche troppo bene. Entro nel bagno, scanso con una spallata il tipo davanti a me, guardo la persona a terra e mi accorgo che è Hinata, una mia compagna di corsi. Hinata è una delle ragazze più timide e silenziose della scuola, per questo delle volte potrebbe risultare strana e per via della sua estrema gentilezza viene spesso ingannata.
"Tutto bene Hinata?" lei alza di poco il volto e noto che ha gli occhi lucidi
"S si Naruto, tranquillo" mi risponde tremando.
"S si Naruto tranquillo, ma sentitela è imbarazzante" sento queste parole alle mie spalle e capisco che provengono dal ragazzo che ho colpito prima
"Hinata, torna in classe" le dico con un sorriso, le do una mano ad alzarsi, le faccio cenno di uscire e così fa.
"Dovete smetterla di rompere alle persone, Hinata non vi ha fatto niente" dico rivolto verso di loro.
"Ma sentitelo, chi ti credi di essere eh? Non ci ha portato i compiti che le avevamo chiesto e abbiamo solo messo in chiaro le cose" dice quello più alto di tutti.
"Dovete lasciarla stare, ci siamo capiti?" continuo a dire rivolto verso di loro.
"Secondo te abbiamo paura o ci facciamo comandare da un ragazzino?" mi guardano ridendo.
"Beh effettivamente siete troppo stupidi, nessuno vorrebbe essere a capo di persone che non riescono neanche a farsi un compito da soli" rispondo quasi senza pensare. Riesco a vedere le loro facce infuriare prima che un pugno mi prenda in pieno il naso
"Ora le prendi, frocio" e da lì, sappiamo tutti come è andata a finire. Mi sveglio dopo un po' sul pavimento freddo, guardo l'ora e mi accorgo che sono stato incosciente per 2 ore. Cazzo ho saltato le lezioni, le mie condizioni fanno schifo e ora ho una lezione nella classe vicina a quella di Sasuke, gli avevo promesso che ci saremmo visti ma con questa faccia non posso. Mi alzo con fatica e provo a raggiungere la porta, ma in quell'istante entra Neji, il migliore amico di Sasuke, che mi guarda con faccia sconvolta.
"Che cazzo ti è successo?" dice con tono preoccupato
"Sasori e compagnia bella, non hanno smesso di infastidire le persone"
"Ma Sasuke non aveva chiarito con loro che non avrebbero più dovuto toccarti?"
"Si, ma me la sono andata a cercare" faccio per fare un passo avanti, ma un giramento mi fa perdere l'equilibrio. Grazie al cielo Neji mi prende prima che il mio corpo riesca a toccare il pavimento
"Grazie Neji" sussurro senza forze
"Cazzo Naruto, devo chiamare Sasuke, non sei preso molto bene" le sue parole sono distanti
"Non farlo, sto bene, non devi disturbarlo per me" sono le uniche cose che riesco a dire prima di perdere i sensi.









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